Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
La notizia è questa: Ryad ( ARABIA SAUDITA) nei prossimi 4 anni avrà un posto tra i 45 di quell’organismo ONU che si occupa delle lotta per l’uguaglianza di genere! Quando gli opposti geografici ( Nuova Zelanda ed Italia ) si attraggono almeno come identità del pensiero “arcobaleno” perché siamo sicuri che il pensiero espresso da Helen Elizabeth Clark sia pienamente condiviso da molti nostri ambienti politici.
La sortita di Helen Clark ex primo ministro della Nuova Zelanda e fino allo scorso 19 aprile Amministratore del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite ed uno dei papabili nomi per la posizione di segretario Generale , ad una domanda fattagli circa l’elezione dei Sauditi nella commissione per i diritti delle donne delle Nazioni Unite lascia esterrefatti, ha detto la Clark : “È importante sostenere chi lavora per il cambiamento. Le cose stanno cambiando, ma lentamente.” Questo su Twitter. Che questa valutazione come minimo stravagante le dia il lasciapassare per il Segretariato Generale? Al peggio non c’è mai fine. Sosteniamo ,sosteniamo pure ogni cosa anche questa a favore di un Regno Islamico che è ultra conservatore e che il Global Gender Gap del 2015 ha classificato al 134mo posto su 145 paese per la parità tra i generi. Sarà una banalità ma tanto per ribadire,in Arabia Saudita a nessuna donna è consentito ottenere una patente di guida! Ebbene. Pare che 5 paesi della UE abbiano votato nel segreto dell’urna a favore di questa ammissione! Volete scommettere che c’è anche l’Italia?
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