Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Valerio Bertotto da una parte e Christian Brocchi dall’altra! Una rivoluzione di martedi.
Una al Milan l’altra alla Pistoiese ambedue sbagliate a mio parere magari non nel valore delle persone ,ma per il periodo scelto. Quella del Milan probabilmente legata anche a motivazioni extracalcistiche ( del tipo “rispostaccia” ) arrivata dopo una delle migliori gare disputate dai rossoneri in questo anonimo campionato . La settima sconfitta consecutiva dei rossoneri contro la Juventus
causata dalle superparate di Buffon è così stata fatale al tecnico serbo.Tecnico comunque non da Milan almeno nella filosofia di un gioco e di un atteggiamento in campo non consono ai “dettami” della proprietà.
Si è voluto premiare Brocchi che nella Primavera rossonera ha svolto un ottimo lavoro.Un quarantenne scaraventato dai giovani sul palcoscenico della prima squadra per tornare a far punti con una vittoria che al Milan manca ormai da troppe giornate ( 5 ) e con l’obiettivo di non farsi superare in classifica dal Sassuolo ,con l’obiettivo nella finale di Coppa Italia di evitare l’ottava sconfitta consecutiva contro la Juventus.
In ballo ci sono molti milioni ,c’è l’accesso all’Europa.
Mossa che a mio parere servirà a poco per il momento ,ma sarà forse utile in prospettiva soprattutto se verrà perseguita que
ll’idea di Berlusconi tesa a proporre un Milan di giovani e TUTTO ITALIANO. Dal Milan alla Pistoiese.
Aver incontrato una Carrarese in gran spolvero sia pure con un punto pesante ottenuto,è costata la panchina a Massimiliano Alvini l’ex tecnico del Tuttocuoio che a Pistoia avevano scelto anche per aprire un ciclo. E’ sempre rischioso allontanare un allenatore a sole 4 giornate dalla fine ma evidentemente il tecnico tra l’altro molto emotivo,non aveva più in sé quella sicurezza necessaria per far uscire i suoi da una pericolosa situazione di classifica.
La proprietà Orazio Ferrari ha scelto
Valerio Bertotto anni 43 ex capitano dell Udinese ed ex allenatore della Rappresentativa Nazionale di Lega Pro da circa 4 anni allenatore di prima categoria.
Bertotto ha il compito di evitare alla Pistoiese i pericolosi play-out pericolosi perché la squadra nel corso dell’annata più volte è sembrata fragile caratterialmente con numerosi episodi di calo di concentrazione nei finali di gara. L’abbiamo già detto.L’impresa non sembra impossibile.Arezzo e Savona in trasferta e Teramo e Pisa in casa.
Anche ad Arezzo si vivono ore agitate con una rosa che non sembra più rispondere al tecnico Capuano.Quello del Comunale di Arezzo di sabato sera sarà un incontro molto delicato per ambedue i tecnici.
“Ci siamo presi importanti responsabilità “ ha detto Marco Ferrari – Direttore Generale -alla presentazione di Bertotto.In queste 4 giornate la Pistoiese si gioca l’intera stagione.
Nelso Ricci il DS ha detto: “ Bertotto è profondo conoscitore della categoria ed è tecnico di prospettiva “
Bertotto ha invece ricordato come “l’approccio psicologico sia molto importante, il gruppo è sano e occorre rimboccarsi le maniche .Si deve avere la mente fredda ed il cuore caldo”
Anche lo scorso anno la Società arancione cambiò allenatore nel finale di stagione ma mancavano 10 giornate alla fine .Si passò dagli 1,125 punti a gara globali di Lucarelli ma con un solo punto nelle sue ultime 7 gare –motivo della sostituzione, al punto netto a gara nelle ultime 10 partite di Sottili che riuscì con 2 vittorie e 4 pareggi a portar fuori dalle sabbie mobili la Pistoiese. L’impresa per Bertotto sembra più delicata sia per lo scarso tempo a disposizione , sia per l’andamento più o meno costante nello scarso rendimento mostrato dagli arancioni nel corso dell’intera stagione. Comunque anche parecchi avversari hanno grossi problemi .Occorre tornare ai tre punti.La Pistoiese è in serie negativa da 6 giornate dove ha ottenuto solo 4 punti .Una vittoria spazzerebbe via tutte le nubi.