Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Gli occhi del mondo sul Nicaragua.
Il mega progetto della Società HKND sulla costruzione del Gran Canal de Nicaragua va avanti nei tempi previsti.
Un progetto da oltre 50 miliardi di dollari che una volta in essere provocherà una rivoluzione nei traffici marittimi mondiali.
Gli studi relativi all’impatto ambientale di tale gigantesca opera stanno per essere ultimati e si susseguono nel paese le consultazioni per presentare i risultati ed ovviamente anche le raccomandazioni della società britannica ERM incaricata di effettuare i rilievi sul progetto presentato.
"Dopo la consultazione pubblica, tutti i documenti saranno condivisi con la nostra gente e con i media, a nome del nostro governo e della società HLND", ha detto Rosario Murillo Coordinatore del Consiglio di Comunicazione e Cittadinanza.
Saranno 6800 le famiglie interessate agli escavi ( circa 27.000 persone ) che potranno avere due opzioni come ha detto Bill Wild ( Consigliere principale del progetto ) .
O un risarcimento monetario oppure stabilirsi in uno degli 11 siti di delocalizzazione dove saranno costruite nuove comunità abitative.
Tutto questo nel corso della prima consultazione pubblica di Impatto Ambientale e Sociale del canale Interoceanico del Nicaragua che si è tenuta a Managua recentemente.
Wild ha anche detto che l’inizio dei lavori veri e propri avverrà tra circa 6 mesi nella zona di Puerto Brito nel dipartimento di Rivas.
Da parte sua Telemaco Talavera ,Presidente della Commissione del Gran Canal, ha proseguito i suoi incontri con imprenditori di vari paesi ( russi,peruviani,panamensi ) è ha riscontrato un grande interesse per un progetto che permetterà al Nicaragua di fare un gran salto nella riduzione della povertà oltre che a inserire il paese in ogni mercato in tutto il mondo.
Pasos del proyecto de un canal interoceánico Domingo 4 de Octubre 2015
|Prensa Latina Articolo di Lianet Arias Sosa
Corrispondente in Nicaragua per PRENSA LATINA Agenzia di Stampa Ufficiale di Cuba
Fasi del progetto del Canale Interoceanico Domenica 4 ottobre 2015 Prensa Latina
Il progetto di un Canale in Nicaragua, di cui ci si aspetta un impatto fondamentalmente positivo, continua ad andare avanti per la sua strada con passi che si possono definire responsabili e seri.
L’opera, che dovrebbe apportare grandi benefici a questo paese dell’ America Centrale, unirà gli oceani Atlantico e Pacifico, con un percorso di 276 chilometri, 105 dei quali attraverseranno il Lago Cocibolca anche conosciuto come il Gran Lago del Nicaragua.
Dal punto di vista economico, gli esperti prevedono che la costruzione del Canale, del valore di 50 miliardi di dollari, equivalente al doppio del prodotto interno lordo di questo paese, creerà circa 250.000 posti di lavoro, tra impiego diretto e indiretto.
I benefici del progetto, che prevede anche la costruzione di un aeroporto, diverse strade, una zona franca, complessi turistici e due porti, apporterà vantaggi anche a tutto il resto dell’ America Latina. La positività del Canale risulta evidente per l’intera zona geografica;
ma che succede con questioni essenziali come ad esempio quella sociale ed ambientale?
La risposta viene direttamente dallo Studio d’Impatto Ambientale e Sociale della via interoceánica, le cui conclusioni e raccomandazioni sono state esposte a diversi settori della società nicaraguense nella prima consultazione pubblica avvenuta sul documento.
In una recente conversazione con la Prensa Latina, il consulente principale della società cinese HKND Group, Bill Wild, ha fatto riferimento allo studio assicurando che la società Environmental Resources Management (ERM) ha sottolineato che la costruzione del canale è possibile.
Non abbiamo mai nascosto o negato che un'opera di questa portata possa avere anche effetti negativi, affermò lo specialista, ma ha sottolineato pure che l'indagine presentata al Governo nel maggio scorso, arriva alla conclusione che tale opera è realmente portatrice di un impatto chiaramente positivo.
Facendo riferimento al totale delle persone negativamente interessate dalla futura costruzione del progetto, Wild ha detto che circa 6.800 famiglie (un 27.000 persone) dovranno essere spostate e di queste solo 25 sono le famiglie indigene. La parte di popolazione soggetta al trasferinto riceverà un compenso económico, oppure nuove case dotate di condizioni abitative migliori di quelle precedenti, ha detto il consulente principale, il quale ha anche ribadito che si tratta di un impegno preso dalla HKND Group.
Inoltre ha ricordato che una delle ragioni per cui è stato scelto il percorso interoceánico attuale (il numero 4) e non un’altro, è che in questo c’è una minore concentrazione di popolazione. Inoltre, dopo un confronto rigoroso dei sei principali percorsi alternativi presi in considerazione in base agli studi fatti, quello scelto è considerato l'unico ad avere il potenziale per attenuare o compensare gli impatti negativi e rispettare adeguatamente le norme internazionali.
PROBLEMA AMBIENTALE CHIAVE Per quanto riguarda le problematiche ambientali, un’altra questione chiave del progetto, segnalata dagli specialisti, è che senza la costruzione del Canale, il crescente tasso di degrado delle foreste in queste zone porterà certamente alla perdita della gran parte di queste entro un periodo tra i 10 e i 15 anni . Tuttavia, HKND Group sostiene che con la costruzione del Canale le popolazioni avranno migliori condizioni economiche e non ci sarà più bisogno di deforestare per puntare ad un'agricoltura di pura e povera sussistenza.
Ad Est la maggior parte delle foreste sono quasi scomparse, ciononostante la mappa delle riserve ecologiche in quella zona è impressionante, però solo sulla carta, affermò Wild, perchè l’unica foresta rimasta intatta è quella dell’Indio Maiz, che non è stata toccata dalle attività dell’uomo. Nell'ambito delle azioni a favore del paese, ha spiegato, si impedirà l’invasione umana in Indio Maiz e Punta Gorda "facendo sí che il Canale funzioni come una vera e propia barriera di tali riserve," e inoltre la società finanzierà progetti di riforestazione, tra gli altri posti, anche nel cosiddetto corridoio biologico. La società intende inoltre realizzare azioni per il recupero delle zone umide a San Miguelito, nel dipartimento meridionale di Rio San Juan.
A proposito del Cocibolca, visto che è un elemento cruciale, HKND Group ha detto che è pienamente consapevole dei problemi del lago e della preoccupazione della gente in quanto all’ impatto ambientale sullo stesso, ma ritiene di poter gestire con successo tali problemi e i conseguenti rischi.
Tra le misure per mitigare i danni ambientali, si evidenzia il fatto che non si useranno le acque del Lago, ma sarà costruito un nuovo serbatoio -il Lago di Atlanta-, che servirà come una bacino idrico del Canale Interoceanico.
Sui timori di salinizzazione e sedimentazione, il vice presidente esecutivo della società cinese, Kwok Wai Pang, durante la prima consultazione pubblica ha detto che l’acqua del Lago non corre pericolo proprio perché il progetto ha preso in considerazione tali problemi. Ha detto anche che quando la colossale opera sarà costruita, potrà contribuire persino a invertire il danno già causato al Cocibolca dalle attività umane. Dopo aver realizzato lo studio ambientale ed evidenziato tutte le misure raccomandate, siamo molto soddisfatti, ha detto Wild alla Prensa Latina, ricordando che ERM ha dichiarato nel documento che se il progetto farà proprie tutte queste problematiche, si otterranno certamente risultati positivi.
Il Governo del Nicaragua nel frattempo ha sottolineato che le fasi del progetto vanno avanti. “Vogliamo sottolineare la responsabilità e la serietà con cui si sviluppano tutte le fasi del progetto, per cominciare cosí a dare inizio ai lavori di costruzione del Gran Canale in base ai tempi ragionevolemente stabiliti”, ha recentemente affermato la coordinatrice del Consiglio di Comunicazione Cittadino, Rosario Murillo.
Prima che il progetto del Canale interoceánico sarà definitivo, ci saranno altri studi, come quelli sui sedimenti e batimetrie del Cocibolca, la ricerca archeologica, rilievi topografici e la valutazione del rischio geotecnico e sismico. Le analisi continuano, ma con la certezza -secondo i risultati degli Studi d’Impatto Ambientali e Sociale- che il progetto del Canale Interoceanico offre potenziali benefici per l'ambiente e la gente di questa nazione centroamericana.