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ECONOMIA: PRESENTE E FUTURO DEL LEASING. PARLA GIANFRANCO ANTOGNOLI
Di Admin (del 30/09/2011 @ 20:39:30, in ECONOMIA, linkato 2178 volte)

“L’ATTUALE ANDAMENTO CREDITIZIO CONNESSO AI FINANZIAMENTI CHE ACCOMPAGNANO GLI INVESTIMENTI PRODUTTIVI”

di Gianfranco Antognoli

...Le associazioni economiche di categoria ed i consorzi fidi insieme agli Enti pubblici locali possono, ognuno per le  diverse competenze e responsabilità favorire un possibile raccordo fra domanda e offerta di credito che oggi si presenta molto più difficile che in passato... 

Da ormai oltre due mesi assistiamo, come noto, a fenomeni di negatività sui mercati finanziari con ripercussioni pesanti sulla possibilità di erogazione da parte di tutte le banche, anche quelle di maggiori dimensioni soprattutto a causa del sistema Italia che “paga” un rischio paese molto maggiore di quello che indicherebbero i suoi fondamentali e l’economia reale del paese.

 Riepiloghiamo i dati più salienti:

 

1)    La mancanza di liquidità sui mercati internazionali e le spinte speculative contro l’Euro e i debiti sovrani di alcuni dei paesi membri più esposti alla crisi finanziaria hanno generato le difficoltà di funding per le Banche;

 2)    I titoli di Stato Italiani (specie a lungo-medio termine) hanno visto aumentare lo spread rispetto ai rendimenti dei titoli di altri paesi (specialmente la Germania) aumentando il costo per la provvista;

 3)    Il deprezzamento delle capitalizzazioni delle Borse mondiali ed europee con la borsa di Milano che non solo non fa eccezione ma si posiziona, nella sua altalenanza  nella parte più bassa della forchetta delle quotazioni azionarie hanno ulteriormente sacrificato il valore delle azioni delle Banche.

Tutto questo crea una situazione congiunturale negativa ed una volatilità dei mercati monetari che ha prodotto un rialzamento sensibile del livello del costo del denaro anche a causa del costo della raccolta (mediamente ben oltre 2 punti percentuale nell’ultimo mese) da Maggio ad oggi.

 La speranza era quella che nel frattempo le scelte importanti e le decisioni di politica economica e finanziaria (leggi manovra di governo approvate in tempi rapidi dal parlamento) riportassero nel nostro paese un clima di minor incertezza e riducessero quelle tensioni finanziarie che stanno da tempo caratterizzando il costo della provvista. Purtroppo il quadro complessivo non presenta  segni di stabile miglioramento e non tende a recuperare un livello di “normalità” precedente e questa nuova impennata della crisi.

 In questo contesto c’è un problema di riferimento delle risorse che il sistema creditizio è obbligato a “razionalizzare” e forse meglio a “razionare” con aumento conseguente del livello degli interessi passivi per le aziende in linea con i nuovi costi del funding specialmente a medio e lungo termine.

 In questo scenario occorre precisare che:

 ·        Prosegue la generale contrazione nella erogazione del credito sia per le imprese che per le famiglie dovuta alla persistente crisi di liquidità;

 ·        Si registra un tendenziale aumento delle sofferenze bancarie (dato Bankit);

 ·        Per i mutui e i leasing in particolare oltre alla tendenza generale al rialzo degli spread c’è un forte irrigidimento delle griglie di scoring per le concessioni creditizie.

Di fronte a questa situazione occorre affrontare il tema della liquidità e del ritorno economico degli investimenti programmati che necessitano di finanziamenti con sano realismo tenendo conto dell’ineludibile aumento degli oneri occorre poi un’azione intelligente di raccordo con le banche ancora disponibili sollecitando, per quanto possibile, un’utile competizione sul prezzo e sulle diverse tecnicalità di finanziamento scegliendo, come sempre, i prodotti più convenienti per l’azienda.

Le associazioni economiche di categoria ed i consorzi fidi insieme agli Enti pubblici locali possono, ognuno per le sue diverse competenze e responsabilità favorire un possibile raccordo fra domanda e offerta di credito che oggi si presenta molto più difficile che in passato. 

Gianfranco Antognoli Professore a contratto presso L’università di Pisa, facoltà di Economia e Commercio.

 

Sempre in tema di Leasing, Venerdi' a Stra (Venezia) si è svolto  il convegno nazionale sul Leasing organizzato da Delta Credito  a Villa Foscarini-Rossi, presenti tutte le società di Leasing in Italia.

Pezzo forte del convegno, una Tavola Rotonda sul Tema: “Impatto della riforma dei mediatori creditizi nel settore del Leasing - esperienze a confronto”. Uno dei relatori è stato Gianfranco Antognoli,che abbiamo ospitato più volte nel nostro sito in quanto Presidente di ATORN, l'Associazione Toscana per la Ricerca Neurologica. A Venezia Gianfranco Antognoli era presente nella Sua veste di  esperto di questioni economiche e bancarie, forte della Sua lunghissima esperienza in importanti banche italiane e, recentemente, Direttore di MPS Leasing & Factoring.

Da dove passa la ripresa economica: Quali soluzioni per superare la crisi? Il tema del Suo intervento, che riportiamo di seguito.

 nella foto: Gianfranco Antognoli

..... Siamo di fronte ad un bivio: si può scegliere tra la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilità dei conti pubblici o, viceversa, scivolare verso un declino economico sociale con conseguenze per tutti noi. Ciò impone scelte immediate. La buona tenuta dei conti pubblici è il punto di partenza sul quale costruire le prime e non rinviabili misure per favorire e incentivare la crescita. Anche la Regione Toscana deve fare il suo dovere. Le forze del lavoro e dell’impresa del nostro Paese, il risparmio delle famiglie, come l’export sui mercati mondiali anche in questi anni difficili, rappresentano altrettanti punti di forza su cui costruire. Spesa Pubblica: Occorrono Razionalizzazione ed equilibrio sociale. E’ di assoluta evidenza che questo obiettivo non può essere conseguito se non si avviano quelle riforme strutturali della spesa che sinora sono state rinviate. In questo contesto bisogna intervenire con decisione sui costi della politica e sugli apparati istituzionali. Si tratta di una misura che non ha valore soltanto simbolico, ma che può contribuire, attraverso l’eliminazione di duplicazioni organizzative e procedurali che pesano su cittadini e imprese, a migliorare l’assetto dello Stato e le sue performance. Delega Fiscale: E’ indispensabile dare impulso alla capacità competitiva delle imprese, in particolare riducendo il cuneo tra costo del lavoro e retribuzione netta. Nel quadro di una riforma fiscale, sono dunque indispensabili interventi che rendano più efficiente il sistema tributario e migliorino il rapporto tra amministrazione fiscale e contribuenti: rafforzando la certezza del diritto, garantendo regole fiscali semplici e stabili, applicabili in modo uniforme e conoscibili in via anticipata dai contribuenti. Cessioni del Patrimonio Pubblico:Per sostenere la credibilità e la competitività del sistema-Paese occorre un piano immediato di cessioni del patrimonio pubblico –mobiliare e immobiliare- per ottenere un rapido abbattimento dello stock di debito pubblico e ridurre l’enorme perimetro della manomorta pubblica sull’economia italiana. Liberalizzazioni e semplificazioni: E’ indispensabile per il ritorno alla crescita ridurre in maniera drastica l’eccesso di regolamentazione e procedere ad una energica liberalizzazione delle attività economiche. Infrastrutture, efficienza energetica: L’infrastrutturazione del nostro Paese vive ormai da troppi anni in una situazione di dannosa e inaccettabile incertezza, che impedisce la definizione e l’attuazione di un’efficace programmazione volta a sostenere lo sviluppo e la competitività. Occorre infine investire in ricerca nelle tecnologie per la sostenibilità e le fonti rinnovabili puntando su quelle più promettenti sotto il profilo dell’efficienza energetica e ambientale. Il sistema creditizio e il territorio. L’attività delle Banche per le imprese che investono è fondamentale. Occorre incentivare l’erogazione creditizia delle banche che fanno riferimento al territorio. Il sistema del credito, anche locale, deve tornare ad essere supporto dell’economia reale per favorire gli investimenti, l’occupazione e la ripresa. Per questo è necessaria la maggiore coesione possibile di tutte le risorse e di tutte le intelligenze....