Clicca per leggere: AUSTERITA’ ECCESSIVA E POCA SOLIDARIETA’ ! FANNO ANCORA DISCUTERE LE PAROLE DI JUNKER SULLA GRECIA COSA NE PENSERANNO IL 22% DI PERSONE IN POVERTA’ ASSOLUTA?
Allora non ci stiamo..e men che mai dovrebbero starci i greci coloro i quali ieri si dovrebbero essere sentiti presi per il culo dalle parole di Junker!
La crisi greca è iniziata nel 2009 dopo la rivelazione dei bilanci appositamente TRUCCATI per poter entrare nella zona euro ,crisi che ha provocato pesantissime conseguenze nella vita dei greci con tagli delle pensioni e licenziamenti anche di dipendenti pubblici,una crisi che durata almeno fino al 2015 e che è costata all’Europa diciamo un 250 miliardi di euro dati in prestito al paese. Una severità assoluta da parte europea ,una severità imposta, si disse dal pericolo che la crisi greca potesse contagiare l’intera europa un rigore che ieri con le parole di Junker è sembrato inadeguato,ingiusto. Il risultato di tale rigore quale è stato? Il PIL greco ha subito una diminuzione del 27% mentre il livello di greci che non è più in grado di pagarsi un mutuo o di soddisfare minime esigenze di acquisto è salito al 22% Lacrime di coccodrillo ha subito detto Di Maio dopo le parole di Junker Presidente della Commissione Europea.( USCENTE e di certo non rientrante…) Eccole: ( parole pronunciate in aula a Strasburgo durante la celebrazione ( un bel coraggio..n.d.r.) dei 20 anni dell’euro. “non siamo stati solidali a sufficienza con la Grecia e con i greci durante la crisi del debito….c’è stata austerità avventata ed abbiamo dato troppa importanza al Fondo monetario Internazionale “ed ancora: “ abbiamo avuto mancanza di solidarietà ed abbiamo anche coperto la Grecia di contumelie” Vorrei sapere che cosa di queste parole pensano i greci ridotti sul lastrico e con la pensione tagliata. Queste le parole della capodelegazione M5s al Parlamento della UE Sonia AGEA: “ Juncker, dall’alto del suo stipendio da nababbo di 27.000 euro al mese, non è credibile quando parla di austerità”, “La sua ipocrita autocritica è uno schiaffo agli oltre 100 milioni di poveri europei. La Commissione europea in questi anni ha imposto i vincoli di bilancio. Con la manovra del cambiamento abbiamo già cambiato registro: dopo le elezioni europee rimetteremo mano a Trattati e regolamenti europei che penalizzano lavoratori, disoccupati e imprese. Il cambiamento è vicino e partirà dal taglio degli stipendi dei Commissari europei”.
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