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Clicca per leggere: ALTI LAI SI LEVANO UN PO’ OVUNQUE CONTRO IL CODICE MINNITI E CONTRO L’INVIO DI NAVI IN LIBIA CHE DISTURBANO I MANOVRATORI DELL’AFFARE
Di Admin (del 03/08/2017 @ 18:37:37, in Politica, linkato 568 volte)





La strategia Minniti per ora sembra tenere nonostante da più parti si levino alti lai di protesta.

Ora parla un’organizzazione ora un’altra.

Sembra quasi ripetersi quanto avvenne giorni fa con i giornali-quasi tutti- che a turno pubblicavano ora un capitlo ora l’altro del “libro di Renzi”

 Intanto le ONG che hanno firmato il codice voluto da Minniti ed appoggiato dalla UE sono salite a 4 .MOAS. SAVE THE CHILDREN,PROACTIVA OPEN ARMS e SEA-EYE



Tra quelle che presenziarono ai lavori al Viminale ed erano 8 ce ne sono quindi 4 che non hanno firmato:SOS MEDITERRANEE.MEDICI SENZA FRONTIERE,SEA-WATCH e JUGEND RETTER che ieri si è vista la nave sequestrata

. Ma torniamo alle proteste delle varie organizzazioni internazionali che si occupano della difesa dei diritti umani che sono più di quanto ci si aspetti.



 Comincia JUDITH SUNDERLAND direttrice per Europa e Asia centrale di HUMAN RIGHTS WATCH che dice: "Dopo anni passati a salvare vite in mare, l'Italia si sta preparando ad aiutare le forze libiche, note per detenere persone in condizioni tali da esporle a un concreto rischio di torture, violenze sessuali, e lavori forzati".



 Prosegue ELISA BACCIOTTI che dirige le campagne di Oxfarm Italia affermando: "La missione italiana facilitando le attività di rimpatrio non volontario in Libia operate direttamente dalla Guardia Costiera di questo paese, potrebbe avere l'effetto di riportare e bloccare un numero maggiore di migranti in un paese in cui i centri di detenzione sono paragonabili a veri e propri lager, nei quali le persone sono sistematicamente esposte a trattamenti inumani".




 Insiste sul tema anche AMNESTY INTERNATIONAL con la voce della Direttrice per l’Europa GAURI VAN GULIK che afferma: “Facilitare l’intercettamento e il ritorno in Libia di migranti e rifugiati significherà destinarli ai centri di detenzione del Paese dove quasi certamente saranno esposti al rischio di subire torture, stupri e anche di essere uccisi. Il voto di oggi potrebbe rendere le autorità italiane complici di quest’orrore”

                                                          
                                                                   

E poteva mancare dulcis in fundo la voce della verità,del bene assoluto cioè quella di LUIGI MANCONI
Senatore del PD “finché in Libia non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza minime per permettere a un governo legittimo di avere il controllo del territorio e alle organizzazioni internazionali la possibilità di assicurare condizioni di vita umane e dignitose ai profughi, qualsiasi strategia rischia di mettere a repentaglio i fondamenti del diritto internazionale“.

Dai Minniti, forza Gentiloni, stracciate il codice di comportamento,fate rientrare le navi in Italia ,ammettete di aver sbagliato.Sarete perdonati.

 Che le ONG riprendano pure a far affari a tutto spiano!