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GIANNI SALVADORI: VIVAISMO A PISTOIA, PARLA L'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE TOSCANA.
Di Admin (del 26/01/2012 @ 16:02:30, in FLOROVIVAISMO, linkato 2215 volte)

GIANNI SALVADORI, ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE TOSCANA, IN QUESTA INTERVISTA  PARLA DELLE PROSPETTIVE DEL VIVAISMO PISTOIESE, DELLA POSIZIONE  DELL'EUROPA NEI CONFRONTI DI QUESTA RISORSA. E DEL SOSTEGNO DELLA REGIONE TOSCANA ALLE OPPORTUNITA' DI SVILUPPO DEL SETTORE, FONDAMENTALE NELL'ECONOMIA DELLA REGIONE. IN ARRIVO UNA LEGGE SULL'ATTIVITA' VIVAISTICA.

 

Gianni Salvadori, assessore all'agricoltura - Regione Toscana

 Assessore Salvadori, nell’intervista rilasciata a Videonewstv   nell’Aprile 2011  Lei  affermò: “  i vivaisti pistoiesi possono stare tranquilli, La Regione c’è”. Che cosa è stato fatto in questi mesi? Lei si aspettava di più dal rapporto florovivaismo pistoiese – Regione? 

 E’ in fase di avanzata discussione presso il Consiglio regionale una proposta di legge sull’attività vivaistica, che si configura come legge di settore organica  e sarà il  riferimento per le politiche di sostegno ed agevolazione all’attività vivaistica in Toscana. Ll’ottica è quella di un incremento della sostenibilità del vivaismo, della sua ulteriore qualificazione e della semplificazione dei procedimenti,  obiettivi indispensabili  per mantenere peso economico e funzioni a questo strategico settore della nostra agricoltura. La nuova legge sarà un  provvedimento di particolare rilievo, proprio  in considerazione  delle dimensioni, del peso economico e della dinamicità che assume l’attività vivaistica della nostra regione. A proposito di dinamicità va sottolineato come il  mondo vivaistico sia  tra i più attivi nell'attingere al PSR,il programma di sviluppo rurale,  soprattutto per quanto riguarda le misure innovative come la misura 124 (due progetti approvati) e i Progetti Integrati di Filiera (due progetti approvati), a dimostrazione della spinta verso l' innovazione e la capacità di aggregazione dei vivaisti.

Cooperativa il Balzo. Cosa ne pensa di questa  iniziativa tutta pistoiese  per il recupero degli scarti verdi, che dovrebbe essere operativa a breve?

L'interesse della Regione verso il tema del recupero degli scarti verdi è dimostrato dal sostegno finanziario che abbiamo dato  al proseguimento di un progetto sul vivaismo sostenibile (progetto VIS), pur  in un momento di pesanti tagli alla spesa pubblica nazionale,  che hanno avuto una inevitabile ripercussione su quella regionale. Il progetto VIS ha tra gli obiettivi prioritari quello di dare risposte in merito alla gestione di questi scarti e la cooperativa “Il Balzo” partecipa attivamente alla realizzazione del progetto stesso.

Il Cespevi  (Centro Sperimentale per il Florovivaismo). Una realtà importante  per Pistoia, realtà che recentemente  sta affrontando   alcune difficoltà economiche dovute  anche alla riduzione di finanziamenti regionali. Ritiene che il ruolo del Cespevi sia fondamentale?

Il Cespevi, per quanto sia una realtà spesso oggetto di precarietà societaria e finanziaria, con una segnata scarsità numerica in termini di risorse umane, rappresenta da decenni un punto di riferimento fondamentale per il vivaismo pistoiese. I finanziamenti regionali sono stati erogati a CESPEVI, sino a oggi, attraverso il cofinanziamento di progetti di ricerca, affidati attraverso bandi pubblici gestiti da ARSIA: il CESPEVI ha usufruito di questi cofinanziamenti come coordinatore di progetto (progetto IDRI, progetto VIS) o come partner (progetto Fronde recise, progetto PROBIORN, progetto ERBEVIVE e altri minori).

Vivaismo pistoiese , innovazione e competizione:  c’è  qualcosa da migliorare? Ci sono incentivi ?

Le fonti finanziarie a  cui i vivaisti possono attingere sono da individuare essenzialmente nelle varie misure del PSR, il programma di sviluppo rurale: quelle ad investimento come ad esempio la 121, la 123, la 311, volte a diverse finalità; ho già ricordato prima le misure che sostengono le attività di collaudo dell'innovazione, in particolare la 124 che, a partire dal prossimo bando regionale, potrà essere attivata solo all'interno di un Progetto Integrato di Filiera.

La risorsa verde in Toscana può essere considerata  una delle più importanti per l’economia regionale?

Che il vivaismo sia una risorsa fondamentale per la Toscana lo dimostrano non solo la risonanza nazionale e internazionale del comparto ma anche i numeri: su una superficie agricola utilizzata di appena 6500 ettari (sui 750.000 circa di SAU regionale) si produce circa il 30% della PLV agricola. Pistoia da sola rappresenta il più importante polo produttivo di piante da esterno in Italia e in Europa.

 

 

 

Una manifestazione importante per la provincia di Pistoia  sarà senz’altro Vestire il paesaggio 2013: ci si può aspettare un impegno da parte della Regione Toscana che vada oltre l’aspetto economico?

La manifestazione “Vestire il paesaggio” tenutasi nel luglio 2010 ed organizzata dalla Provincia di Pistoia si è caratterizzata per la duplice caratteristica di essere una vetrina per il grande pubblico del vivaismo pistoiese,  e al contempo occasione di iniziative di maggiore approfondimento tra gli esperti a livello mondiale delle differenti professionalità legate al tema del verde paesaggistico (agronomi, urbanisti, rappresentanti degli enti pubblici ecc.). Già nella passata edizione la Regione Toscana ha supportato la manifestazione sin dal suo nascere, facendo parte del comitato organizzatore e offrendo il suo apporto in termini di idee e di spunti innovativi soprattutto per quanto attiene al settore della ricerca, oltre che economicamente, con la concessione di uno specifico contributo. Ritengo che anche in futuro possa rinnovarsi un impegno rivolto alla prosecuzione di una importante occasione di incontro e promozione del vivaismo pistoiese e più in generale di tutta la Toscana.

Nel corso della Sua recente visita  dal Commissario europeo Dacian Ciolos Lei  ha  sottolineato tra l’altro

….. l'importanza della semplificazione, sostenendo che  ''E' importante, fin dalla fase dell'emanazione dei regolamenti  evitare sovrapposizioni, che ancora si registrano in diverse filiere, come quella vitivinicola, apistica e florovivaistica, che creano complicazioni nella fase attuativa''. ….Omissis….. assieme alla necessita' di un effettivo riequilibrio nella distribuzione delle risorse finanziarie, l'importanza degli investimenti innovativi e della cooperazione, sottolineando anche la necessita' di flessibilita' e di partecipazione dei governi regionali. ….omissis…. ''solo nell'ambito di ogni contesto puo' essere valutata l'innovativita' dell'eventuale investimento e la necessita' di favorire aggregazioni per superare eventuali punti di debolezza''….

 

 

 

In questa prospettiva, qual è l’attuale atteggiamento dell’Europa nei confronti della risorsa verde?

Le problematiche peculiari del florovivaismo sono state portate dall’Italia all’attenzione della Commissione Agricoltura della CE in una audizione nel maggio scorso, nel tentativo di evidenziare aspetti critici del settore da affrontare a livello comunitario. Non esistono a tutt’oggi Commissioni europee specifiche per il settore, tanto che i temi del florovivaismo sono affrontati in seno alla Commissione Ortofrutta. A livello nazionale la risorsa verde e il florovivaismo in generale sono state negli ultimi anni oggetto di nuove attenzioni da parte del Ministero delle Politiche Agricole, concretizzatesi nel finanziamento di numerosi progetti di ricerca, la realizzazione di alcune iniziative riguardanti la logistica, la qualità, i prodotti fitosanitari e, recentemente, nella messa a punto di un disegno di legge “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”  in fase di riesame al Senato. Quindi possiamo dire che  non manca l’attenzione a questo settore.  In questa direzione può essere di conforto  il fatto che uno dei punti fondamentali della nuova PAC dovrebbe essere rappresentato dall'incremento del 100%, in parole povere un raddoppio, dei finanziamenti diretti al sostegno della ricerca e dell'innovazione in agricoltura e non vi è motivo di dubitare che il mondo vivaistico, che già si è dimostrato il più attivo  a fronte della prima attivazione di una misura specifica per l'innovazione nel PSR, non riesca a presentare nuovamente progetti validi per accedere ai finanziamenti comunitari, sia per la ricerca e il collaudo che per l’ammodernamento delle strutture produttive.