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PISA: ESONERATO SEMPLICI, SQUADRA A DINO PAGLIARI.
Di Admin (del 21/02/2011 @ 13:23:20, in CALCIO PISA, linkato 2097 volte)

PISA, ESONERATO SEMPLICI, SQUADRA A DINO PAGLIARI.

SPOGLIATOIO SPACCATO. L'ANALISI DI UNA STAGIONE FINO A QUESTO PUNTO FALLIMENTARE

 da Pisa Michele Bufalino

PISA - Il ritorno da Taranto è stato burrascoso. Il Pisa ha dimostrato tutti i suoi limiti, ancora una volta. È arrivata anche la notizia dell'esonero di Semplici. Il Presidente Battini annuncia l'arrivo di Dino Pagliari, che già nel pomeriggio sarà presente agli allenamenti della prima squadra, e dovrebbe essere presentato domani. Ma potrà servire questo ennesimo cambio di rotta? Quali sono i veri problemi di questa squadra e di questa società? Proviamo ad analizzarli.

CUOGHI VS. SEMPLICI - Dati alla mano, i due Pisa targati Cuoghi e Semplici hanno mostrato gli stessi limiti tecnici, fisici e tattici. Nelle 15 partite di Cuoghi il Pisa ha vinto 2 volte in casa, con 4 pareggi e 2 sconfitte. In trasferta nessuna vittoria, a fronte di 5 pareggi e 2 sconfitte. Per un totale di 15 punti in 15 partite. Una media di 1 punto a partita. Sono 13 i gol fatti dal Pisa di Cuoghi contro 18 reti subite. Per una media totale di 0,8 gol segnati a partita e 1,2 gol subiti. Il Pisa di Semplici invece, nelle 9 partite disputate, ha collezionato 2 vittorie e 2 pareggi in casa, con 5 sconfitte di fila in trasferta. Una media di 0,8 punti a partita. Sono 11 i gol fatti, 15 quelli subiti, con una media che quindi è di 1,2 gol segnati a partita, e 1,6 gol subiti. Quello che si evince da qui è che il Pisa è andato sempre peggio. Allergica alle tattiche sia di Cuoghi che di Semplici, la squadra spesso ha dato impressione di essere disposta un po' a casaccio in campo, soprattutto a centrocampo, dove in alcune partite è sembrato di vedere i giocatori non sapere neanche quello che facevano. Strano poi che il Pisa, composto da una difesa più esperta piuttosto che da quella sbandierata ad inizio stagione, di calciatori under, abbia subito più gol nonostante apparisse una retroguardia più sicura di sé. È probabilmente colpa del centrocampo, che non ha saputo contenere i giocatori avversari, che spesso prendevano di infilata la difesa neroazzurra da tutte le parti. I dati dimostrano che il rendimento dei due Pisa è molto simile. E l'effetto cambio allenatore non ha funzionato. Il professor Nikolic, grande allenatore di Basket, diceva che il cambio di allenatore funziona 3 settimane, poi la squadra torna peggio di prima. L'effetto Semplici è durato ancora meno. Se le colpe dei due allenatori sono ripartite equamente, non si può dire lo stesso dei calciatori, che hanno maggiori colpe.

I GIOCATORI - Come già detto, i giocatori, si sono dimostrati allergici a qualsiasi schema. L'atteggiamento in campo è stato quasi sempre sbagliato, con la squadra che nell'80% delle partite disputate ha regalato sempre un tempo agli avversari. Criticabile l'atteggiamento di alcuni giocatori fuori del campo. A cominciare da Obodo, per il quale la società ha rivelato che il suo viaggio in Nigeria è avvenuto senza permesso. Il giocatore meriterebbe una multa, dato che è stato sorpreso, e anche questo non è piaciuto alla società, a caricare foto su Facebook con la data e l'ora del giorno della sconfitta del Pisa contro l'Atletico Roma. Una multa sarebbe il minimo. E che dire di Wellington, un giocatore che ha dimostrato tutta la sua scarsa professionalità non presentandosi mai agli allenamenti, tanto che la società è stata rimborsata per la spesa effettuata dal suo acquisto e ingaggio. Ma è un Pisa composto anche da calciatori ormai sulla via del tramonto, che avrebbero dovuto dimostrare il loro valore, ma complici i numerosi problemi fisici non sono mai stati in grado di essere di aiuto alla squadra. Stiamo parlando di Porro, con un anno di infortunio alle spalle, ancora in squadra. E che dire di Christian Amoroso, che ha passato più tempo fuori dal campo a curarsi piuttosto che in campo? Di lui non si può certo parlare solo di errata preparazione. Purtroppo il calciatore Amoroso ormai ha un fisico che genera una grande propensione agli infortuni. E così è anche per Passiglia, che negli ultimi 3 anni ha collezionato poche presenze, a fronte di tanti problemi fisici. Sfortunato invece Anania, che oltre all'infortunio, ha contratto la mononucleosi, e per lui la stagione è finita. Uno dei pochi che si salva è Marco Carparelli, che ieri non ha avuto peli sulla lingua durante le interviste del dopo partita: "Ci manca, ma non da parte di tutti, avere la mentalità giusta. Manca l'impegno negli allenamenti. Retrocedere sarebbe un fallimento, significherebbe la fine della mia carriera." Un intervento che mostra evidenti problemi di spogliatoio, ormai spaccato. Senza contare molti giocatori, che per i giorni di riposo previsti dal contratto si rifiutano di andare in ritiro.

LA SOCIETA' - Non si salva neanche la società, che quest'anno ha sbagliato tanto, nonostante il grande investimento fatto in estate per saltare una categoria. Prima di tutto si è sbagliato a ingaggiare giocatori in condizioni fisiche precarie, che non hanno quindi potuto dare la giusta esperienza e non sono potuti essere garanzia in campo. Molti tifosi poi criticano la società per il generale clima da "va tutto bene" fatto apparire spesso in conferenza stampa. Troppo spesso siamo stati abituati ad ascoltare da parte di allenatori, società e giocatori che le sconfitte sono maturate per sfortuna, o torti arbitrali. A parte Carparelli e Semplici, spesso Cuoghi e altri giocatori hanno dimostrato spesso fin troppa presunzione, giustificando sempre i propri errori. E infatti è mancato anche il pugno di ferro da parte della società, con giocatori che sono apparsi pubblicamente fin troppo coccolati, troppo spesso, e non solo dalla società. I cambi in corsa, invece di aiutare hanno portato molta confusione. La politica dei giovani, poi mutata, e una squadra che non è quasi mai entrata in campo con lo stesso undici titolare durante tutta la stagione, per colpa di cambi tattici, infortuni e le più disparate motivazioni.

CLASSIFICA - La classifica è funerea. Il Pisa appare al penultimo posto. Guardando la classifica al contrario troviamo: Cavese 19, Pisa e Barletta 23, Foligno 25, Gela, Ternana e Viareggio 26. La realtà, senza le penalizzazioni, con i risultati del campo, è ancora più nera: Pisa e Barletta 23, Cavese, Gela e Viareggio 26, Foligno e Cosenza 27, Ternana 28. Il campo dice che il Pisa è ultimo. Ci vuole una scossa vera, altrimenti sarà un altro fallimento calcistico per questa città, già disamorata come dimostra il calo degli spettatori dovuto anche alle restrizioni della legge.

Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV