Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
ROMEO E GIULIETTA DI PROKOF'EV UN GRANDE CLASSICO DEL BALLETTO
A TORRE DEL LAGO 11 agosto ore 21,15 Gran Teatro all’aperto Giacomo Puccini
L’Imperial Russian Ballet di Gediminas Taranda con i solisti Maria Sokolnikova e Alexsander Smolyaninov del Teatro Bolshoi saranno protagonisti a Torre del Lago in esclusiva per l’Italia, con lo spettacolo in cartellone al 56° Festival Puccini Si riconferma l’appuntamento con i grandi classici della danza che la Fondazione Festival Pucciniano inserisce nel cartellone 2010 del Festival Puccini, consapevole che il balletto, e il repertorio classico prima di tutto, è un’espressione artistica tra le più apprezzate e adatte ad essere rappresentate in un contesto magico come quello di Torre del Lago. È in programma per l’11 agosto Romeo e Giulietta, sulle celeberrime note di Sergej Sergeeviè Prokof'ev, uno spettacolo struggente che vede protagonisti, in esclusiva per l’Italia i danzatori dell’ Imperial Russian Ballet di Gediminas Taranda con i solisti Maria Sokolnikova e Alexsander Smolyaninov del Teatro Bolshoi. La compagnia è stata formata nel 1994 ed è composta da 40 danzatori provenienti dalle maggiori scuole di balletto della Russia. Il nome della compagnia si rifà ai grandi maestri della Scuola Russa di Balletto Classico e alla Famiglia Imperiale che contribuì enormemente allo sviluppo della cultura Russa. Il primo stile coreografico adottato dalla compagnia è quello classico, ma grazie alla versatilità che la contraddistingue si concede anche nella danza moderna e nelle novità coreografiche. Romeo e Giulietta è una tragedia di William Shakespeare tra le più famose e rappresentate, e una delle storie d'amore più popolari di ogni tempo e luogo. Sono stati creati molti adattamenti danzati della tragedia, il primo dei quali nel XVIII secolo. Il più conosciuto è il balletto in quattro atti Romeo e Giulietta musicato da Sergei Prokofiev su libretto di Sergei Radlov, Adrian Piotrovsky, Leonid Lavrovsky e Prokofiev stesso. La prima del balletto, che si doveva tenere al Teatro Kirov di Leningrado, fu rimandata fino all'11 gennaio 1940. Per una serie di curiosi contrattempi la prima avvenne quindi non in Unione Sovietica, bensì a Brno (nell'attuale Repubblica Ceca) il 30 dicembre 1938 con la coreografia di Ivo Váòa-Psota. Da allora il balletto è stato messo in scena da tutti i maggiori coreografi del mondo.
ULTIMA RECITA DI LA FANCIULLA DEL WEST IN CARTELLONE AL 56° FESTIVAL PUCCINI NELL’ALLESTIMENTO DEL CENTENARIO CON LE SCENE DI FRANCO ADAMI E LA REGIA DI KIRSTEN HARMS SABATO 7 AGOSTO ORE 21,15 GRAN TEATRO ALL’APERTO GIACOMO PUCCINI
Daniela Dessì appena insignita della cittadinanza onoraria dall’ Amministrazione Comunale della città di Viareggio interpreterà il ruolo di Minnie al fianco di Fabio Armiliato, compagno nella vita e sul palcoscenico, che sarà Dick Johnson. Ad interpretare Jack Rance il bravissimo Carlos Almaguer. Sul podio la bacchetta del Maestro Veronesi torna alla testa dell’Orchestra del Festival Puccini. Per l’ultima recita di La Fanciulla del West in programma al Festival Puccini, il ruolo di Minnie sarà interpretato una viareggina ad honorem. Dopo aver ricevuto unanimi consensi di pubblico e critica per le sue straordinarie interpretazioni nel Gran Teatro di Torre del Lago, e a seguito del successo che si è rinnovato anche per questa edizione del Festival Puccini, l’Amministrazione Comunale di Viareggio ha infatti deciso di conferire alla Signora Daniela Dessì la cittadinanza onoraria della Città dato l’alto valore artistico apportato al Festival torrelaghese contribuendo in modo determinante a promuovere la manifestazione in tutto il mondo. Torna nei panni di Dick Johnson Fabio Armiliato, uno dei tenori più importanti della scena lirica internazionale la cui particolare vocalità, il suo impressionante registro acuto, la sua innata musicalità e il suo amplio registro drammatico lo convertono in uno dei tenori favoriti del pubblico grazie anche al carisma che infonde ai suoi personaggi. Carlos Almaguer, applauditissimo nelle prime due recite, torna nei panni dello sceriffo Jack Rance. A completare il cast Luigi Roni Ashby, Giovanni Giuagliardo, Sonora, Cristiano Olivieri Nick, Marco Voleri Trin, Federico benedetti Sid, Massimiliano Valleggi Bello, Ernesto Petty Harry, Nicola Pamio Joe, Claudio Ottino Happy. Il Maestro Alberto Veronesi dirige l’Orchestra del Festival Puccini mentre il Coro è affidato a Stefano Visconti. I costumi di La Fanciulla del West sono firmati da Giovanna Fiorentini. Il week end pucciniano continua con Tosca in scena domenica 8 agosto.
UN RISARCIMENTO DOPO TANTI BOCCONI AMARI
Da Pisa, Michele Bufalino
Pisa riparte da dove era scomparsa, di nuovo, a 15 anni di distanza dal primo fallimento. Il Pisa e i pisani negli oltre 100 anni di storia calcistica ne hanno dovuti ingoiare tanti di bocconi amari.
RIPESCAGGIO - La prima gioia, è quella di questo ripescaggio, considerato come il primo risarcimento dopo molte vicissitudini negative dai tifosi, e vissuto con apprensione nonostante la quasi certezza di poter giocare di nuovo in terza serie. Il Pisa, si è dovuto “guadagnare”, come le altre squadre ripescate, questa categoria, complice un sistema forse troppo oneroso. E a proposito di Lega,si vocifera per l’anno prossimo di un rinnovo strutturale . Se il disegno dovesse essere di una riduzione a tre gironi di tutta la Serie C e l'allargamento a due gironi per la Serie B, ne vedremo davvero delle belle il prossimo anno. Ma quali sono i più importanti bocconi amari storici del calcio pisano? Riviviamone la storia, perchè è importante ricordare non solo il dolce, ma anche l'amaro, nella storia del proprio calcio. 2009 - L'anno del centenario, sparire al compimento di un secolo di storia. Sicuramente la pagina più dura da ricordare è quella più recente,con Pomponi e Covarelli, e con loro il consumarsi delle speranze di una società e una città. E' cos' scomparsa la passione di alcuni, che prima di molto tempo non riusciranno a sostenere la propria squadra come una volta. Già, è singolare che ad un anno di distanza sia Pisa a gioire. La soddisfazione moderata di una città che adesso ride sotto i baffi, perchè il Pisa adesso è una società sana, perchè Luca Pomponi adesso rischia seri problemi giudiziari, perchè la stessa sorte è toccata anche a Covarelli, col fallimento del Perugia. 2003 - Il ripescaggio della Fiorentina, per meriti sportivi, del 2003, lo ricordiamo tutti. Promossa dalla C2 fu l'unica squadra ripescata in B di tutta la Serie C, a scapito delle finaliste PlayOff Pisa e Martina Franca. Una situazione che nessuno dimenticherà mai, anche se è passato così tanto tempo e oggi Pisa può gioire per un ripescaggio, a giusta causa. 1994 - L'altro fallimento, quello del 1994, è leggermente diverso. Il Pisa sì, poteva anche salvarsi. Lo ricorda il Tirreno nel suo articolo del 14 Aprile 2007. La cancellazione del Pisa Sporting Club ad Agosto 1994 avvenne per un buco di 2 miliardi e 850 milioni di Lire, meno di un milone e mezzo di Euro. Una cifra che fa ridere in confronto ai debiti di centinaia di milioni di euro spalmati in venti o trent'anni da squadre più importanti, protette in alto. Romeo Anconetani venne abbandonato da tutti, secondo acuni anche da quegli amici, in Lega, che non esitarono a voltargli le spalle. 1986 - La vicenda calcio scommesse coinvolge diverse squadre in Serie A. Tutto era cominciato Lunedì 14 aprile 1986 quando il Procuratore Marabotto firmò 12 ordini di cattura e una quarantina di comunicazioni giudiziarie per un giro di presunte partite truccate. Questi i provvedimenti presi in prima istanza. Coinvolte l'Udinese, retrocessa dalla A alla B, la Lazio, dalla B alla C1, il Perugia, dalla C1 alla C2 con 5 punti di penalizzazione. il Vicenza escluso dalla A e assegnato alla B, e altre penalizzazioni. Il Pisa venne dunque ripescato in Serie A con la gioia nel ritiro di Volterra. Gioia che durò poco, perchè ci fu un colpo di spugna .L'Udinese alla fine rimase in Serie A con 9 punti di penalizzazione, di fatto una condanna in B in un campionato a 2 punti per vittoria. Un provvedimento mirato a salvare l'Udinese di Zico, mentre il Vicenza restò tra le retrocesse in B. Il Pisa così non potè tornare in Serie A per la via dei ripescaggi, ma grazie a Piovanelli e compagni, quell'anno la promozione se la guadagnò sul campo. 1959 - Il Pisa Sporting Club venne denunciato dal Prato per avere tentato di comprare la gara della venticinquesima giornata di campionato contro i lanieri. La denuncia si trasformò in condanna, allorchè un fazzoletto, che si presumeva essere stato firmato dai dirigenti pisani, e con su scritto il tragico accordo, venne portato all'attenzione della Federazione. vennero dati 10 punti di penalizzazione la squadra rischiò addirittura di scendere di categoria. 1947 - Quell'anno viene considerato dai libri storici uno dei più grandi scandali calcistici mai visti. Palermo, Torrese, Scafatese e Nocerina, sembrarono fare di tutto per far promuovere i rosanero. Mentre nelle ultime giornate i palermitani ebbero vita facile, il Pisa venne minacciato e costretto alla resa contro la Torrese, i cui tifosi volevano picchiare i calciatori neroazzurri, e i cui giocatori malmenarono la formazione allenata da Migliorini. Un episodio di cui si trova notizia nelle edizioni locali della stampa agli archivi ed è riportato su numerosi libri storici. Il campionato finì con la vittoria del Palermo, a nulla servirono i ricorsi del presidente Picchiotti. 1921 - L'anno della finale del 1921. Lo ricordano tutti perchè il Pisa, finalista per lo scudetto, perse dal Pro Vercelli. Tante le cose che non tornarono in quella finale. Dal disputare la partita a due passi da Vercelli invece che a metà strada dalle due squadre, all'arbitraggio (giudicato scandaloso dalle cronache locali) nei confronti dei neroazzurri. Fu quello l'anno del battesimo del fuoco, dall'abbandono e della disillusione per un calcio già allora contaminato da situazioni rivedibili.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
Dall'Ufficio stampa USSI riceviamo e pubblichiamo:
Renzo Ulivieri (collega giornalista USSI Toscana), ex calciatore ed allenatore (fra le tante squadre che ha guidato) di Sampdoria, Cagliari, Vicenza, Bologna, Napoli, Parma, Torino e Reggina, e presidente dell’Associazione Italiana Allenatori di Calcio (AIAC), è stato nominato ieri dal Consiglio federale della FIGC anche Direttore della Scuola allenatori del Settore Tecnico della Federcalcio : carica nella quale subentra all’ex ct azzurro Azeglio Vicini. Nella stessa riunione di Consiglio la FIGC ha altresì nominato Roberto Baggio nuovo presidente del Settore Tecnico, Gianni Rivera presidente del Settore Giovanile-Scolastico e Arrigo Sacchi coordinatore delle Nazionali giovanili. A tutti loro i più fervidi auguri di buon lavoro da parte dell’USSI (UFF.STAMPA USSI)
Toccato il punto più basso,in tutti i sensi,per il Calcio Italiano pare sia aria e tempo di risalire la china.Sarà arduo,difficile,ma speriamo,possibile.
In Federazione finalmente si è passati all’azione.
La data di mercoledi 4 Agosto 2010 sarà ricordata come una di quelle importanti.
Sono state ratificate decisioni già maturate in precedenza,probabilmente, subito dopo l’infausta spedizione Sud Africana della nostra Nazionale capace di farsi eliminare da Team di scarsa levatura e senza aver ottenuto neppure una vittoria.
Non scordiamo ,infine, la brutta ulteriore figura della Nazionale Under 19 agli Europei in terra di Francia,capace anch’essa di farsi eliminare dopo due sconfitte ed un pari.
Lo abbiamo già detto,occorre ripeterlo.Il calcio italiano è all’anno zero.
Basso il ranking della nazionale,bassa la considerazione della Federazione nelle stanze dell’Uefa,bassa la qualità del gioco offerto,pessima la vivibilità degli stadi.
Solo i Presidenti di A prosperano e sperperano danari come ha ricordato recentemente in una nostra intervista il Vice Presidente di Figc Macalli,mentre la B è all’orlo del collasso finanziario ed il mondo di Lega Pro dopo questi ultimi ripescaggi,di cui poi diremo,deve essere sfoltito.
Si diceva delle decisioni importanti prese dal consiglio Federale:
Si è partiti da nuove persone che andranno ad occupare delle scrivanie importanti nella speranza che non ci si limiti a scaldare la sedia in episodici appuntamenti.
Ecco le novità, dopo quella già nota di Prandelli alla guida della Nazionale maggiore, dopo le decisioni assunte nel precedente Consiglio Federale di affidare a Tavecchio la riforma dello Statuto,a Macalli la riforma dei Campionati e ad Albertini la guida del Team Italia.
Cambia la guida del settore Tecnico di Coverciano.Da Azeglio Vicini si passa a ROBERTO BAGGIO.La proposta del presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri è stata fatta propria dal Presidente della FIGC Abete
E’ stato anche stilato il nuovo Statuto del Settore Tecnico.
Cambia la guida del Settore Giovanile e Scolastico su proposta del Presidente Abete.Da Massimo Giacomini si passa a GIANNI RIVERA.
C’è poi una novità: per i prossimi due anni Arrigo Sacchi sarà il nuovo coordinatore tecnico della Nazionali giovanili dalla Under 21 alla Under 16
Non c’è male,come inizio.Il botto c’è stato. Il problema è uno solo.Come agiranno queste persone?Che potere avranno e se l’avranno come sembrerebbe lecito, l’useranno oppure occuperanno saltuariamente gli uffici di Coverciano?
Le prime dichiarazioni di due neo presidenti Baggio e Rivera sono lo specchio dell’anima.
Uno ha detto: Baggio: "sono contento,ruolo importante,tante cose di cui occuparsi al Settore Tecnico,c’è da divertirsi, valuterò bene." In pratica come se avesse detto: "non ho ancora capito che cosa dovrò fare."
L’altro:RIVERA: non verrò a scaldare una sedia, né a fare da comparsa.
E chi lo sosterrà nella sua immane impresa di risollevare,anzi, di riscrivere l’intero settore scolastico,così come bene è stato fatto ad esempio in Germania e se ne sono visti i frutti ai recenti Mondiali?
Aspettiamo a criticare.Intanto portiamo a casa questa ventata di novità.
Infine i ripescaggi e speriamo che sia stato per l’ultimo anno,per l’ultima volta.
Per un paio di solidi motivi.Il primo è quello che non è più sostenibile un numero così alto di squadre professionistiche,l’altro è legato al fatto che per essere ripescati occorrono centinaia di migliaia di euro reali da cacciare e di garanzia.Così operando non si fa altro che premiare chi ha maggiori risorse ed in pratica si compra il passaggio di categoria pur essendo in regola con il rispetto degli altri parametri richiesti.
Ci sono,quindi, città in festa come Trieste che torna in B e Pisa che di balzo approda in Prima Divisione.
Ma vediamo meglio:
Triestina non più in Prima Divisione ma torna in Serie B
In Lega Pro Prima divisione sono state ripescate: Paganese, Pavia, Siracusa, Barletta, Gela, Bassano, Nocerina e Pisa
In Lega Pro Seconda Divisione sono state ripescate: Bellaria, Matera, Carrarese, Carpi, Pro Belvedere, Pomezia, Latina, Casale, Trapani, Virtus Entella, Vigor Lamezia, Nuovo Campobasso, L’Aquila, Avellino, Renate e Sanremese.
VideoNewsTV
PISA: SI FESTEGGIA! E' RITORNO IN TERZA SERIE!
Da Pisa Michele Bufalino
I neroazzurri vengono ripescati in Lega Pro Prima Divisione
PISA - Era nell'aria già da diversi giorni, tutti ne parlavano ma nessuno si era pronunciato con sicurezza. News e rumors si sono rincorsi nella lunga e logorante attesa della fatidica data. Ora finalmente arriva l'ufficialità della Lega. Dopo un anno dalla scomparsa dei professionisti il Pisa si riprende quella categoria nella quale avrebbe dovuto giocare se la folle gestione Pomponi non avesse portato alla cancellazione dai campionati professionistici del Pisa Calcio. Ma ricostruiamo gli ultimi giorni di questo thriller volto ormai al termine.
23 LUGLIO - Arrivano alla Lega le domande di ripescaggio. Panico a Pisa. In un giorno dalle 3-4 domande presentate sono stati portati gli incartamenti di 9 squadre. Fortunatamente di queste un incartamento era palesemente incompleto, quello del Giulianova, contenente una "promessa firmata" da parte del Presidente per trovare la fideiussione in caso di proroga. Ma la proroga non è arrivata, la Lega l'ha concessa soltanto alle squadre che volevano presentare domanda per la Seconda divisione. Proroga che non è servita perchè c'è stata una riduzione nei tre gironi della Ex C2, che passano da tre gruppi da 18 squadre a due gruppi da 16 più uno da 17 team.
ALCUNE PERPLESSITA' -Dei team che hanno presentato richiesta, due squadre hanno fatto domanda pur con gravi problemi societari, quando fino a 24 ore prima della scadenza del termine era in dubbio addirittura la loro sopravvivenza. Stiamo parlando di Gela e Siracusa. La prima ha presentato domanda incompleta, ma misteriosamente è stata fatta rientrare tra le 8 squadre. Analogo caso per il Siracusa, dove altrettanto misteriosamente le banche hanno rilasciato le fideiussioni all'ultimo momento dopo avere nicchiato per giorni. Ricordiamo che sui quotidiani nazionali erano apparse strane indiscrezioni circa lettere e telefonate di politici siciliani in vista che chiedevano di aiutare alcune squadre. Resta da capire quali garanzie finanziarie avranno queste compagini e come faranno a sopravvivere in terza serie, dato che era già a rischio la sopravvivenza in quarta.
DOCUMENTAZIONE - La documentazione del Pisa è arrivata per prima agli uffici della Lega. Tutto è stato fatto nei tempi e nei modi giusti. Senza clamore, con pazienza e serietà da parte della nuova società neroazzurra. Una dimostrazione di grande professionalità, da parte di un team che in un anno è nato come squadra dilettantistica e sta già dimostrando di avere un'organizzazione addirittura superiore alla categoria nella quale giocherà quest'anno dopo il ripescaggio.
OBIETTIVI - E' un giovane scapestrato questo Pisa, che non ha ancora compiuto un anno, ma ha le idee chiare. Il Patron Camilli sta mettendo su una squadra che potrebbe puntare già ai Playoff .Camilli cercherà con molta probabilità di sfruttare l'onda della doppia promozione, senza però forzare la mano, per poter decidere le mosse da fare con il suo Grosseto, con il quale il Pisa disputerà un'amichevole "in famiglia" il prossimo 8 Agosto.
Sorteggio Gironi: Pisa nel Gruppo B con Lucchese e Viareggio
Sorteggio Gironi: Pisa nel Gruppo B con Lucchese e Viareggio
PISA - Ci siamo, ecco la composizione dei gironi della Lega Pro Prima Divisione a poche ore dal Ripescaggio del Pisa. Il Consiglio Direttivo della Lega nella riunione del 4 Agosto 2010, preso atto delle società ammesse dal Consiglio Federale, ha provveduto alla composizione dei gironi dei Campionati di 1^ e 2^ Divisione per la Stagione Sportiva 2010/2011. I tre gironi di 2^ Divisione risultano così composti:
Girone A 17 squadre, Girone B 16 squadre, e Girone C 16 squadre.
GRUPPO B - Il Pisa è inserito nel Girone B: Andria Bat, Atletico Roma, Barletta, Benevento, Cavese, Cosenza, Foggia, Foligno, Gela, Juve Stabia, Lucchese, Nocerina, PISA, Siracusa, Taranto, Ternana, Viareggio, Virtus Lanciano. Ritroveremo dunque il Derby con la Lucchese, e affronteremo il Viareggio. Queste le squadre toscane inserite nel nostro girone.
COPPA ITALIA LEGA PRO - Il Consiglio Direttivo della Lega nella riunione del 4 Agosto 2010, preso atto delle società ammesse dal Consiglio Federale, ha provveduto alla composizione dei gironi della Coppa Italia Lega Pro 2010/2011 in programma dal 15 Agosto all' 8 Settembre 2010. Pertanto alla Fase Eliminatoria parteciperanno 58 squadre suddivise in 11 gironi di 5 squadre e 1 girone di tre squadre. Il Pisa giocherà contro Gavorrano, Poggibonsi, Sangiovannese e Prato.
Per completezza di informazione visionare i comunicati della Lega a questi indirizzi:
http://www.lega-pro.com/images/stories/pdf_comunicati/1011-62l.pdf
http://www.lega-pro.com/images/stories/pdf_comunicati/1011-61l.pdf
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
''Festival Puccini Off'', Paolo Conte in Concerto al Gran Teatro di Torre del lago
Lunedì 9 agosto alle 21,15 a Torre del Lago Puccini le inconfondibili note del jazz d’autore unite alla maestria e alla poesia dei testi nello spettacolo del celebre avvocato astigiano .
Le melodie seducenti di Paolo Conte protagoniste al 56° Festival Puccini Off di Torre del Lago. Paolo Conte salirà sul palco del Gran Teatro all’aperto Puccini lunedì 9 agosto (ore 21,15) per un concerto unico, all’insegna della canzone d’autore. Lo spettacolo, organizzato da Murciano Iniziative in collaborazione con la Fondazione Festival Pucciniano, proporrà le inconfondibili note del jazz d’autore unite alla maestria e alla poesia dei testi che hanno fatto la storia della musica italiana.
Prevendite sui circuiti Ticketone e Boxol e presso le biglietteria Teatro G. Puccini Via delle Torbiere -Torre del Lago Puccini e Tutto-Eventi Viale Regina Margherita, 1 a Viareggio. Infoline: 0584 359322 ticketoffice@puccinifestival.itQuesto indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. I prezzi dei biglietti compresa prevendita - 1° settore € 74,50 - 2° settore € 57,50 - 3° settore € 46,00 - 4° settore € 37,50
PISTOIA, IL LARGO AL PASSO DELLA COLLINA INTITOLATO ALL'INGEGNER CARLO CHITI:
L'OCCASIONE HA VISTO ANCHE UN RADUNO DI AUTO D'EPOCA, ALCUNE PROGETTATE DALLO STESSO ING. CHITI.
NELLE FOTO, IL LUOGO, LA LOCANDINA DELL'EVENTO E GLI AUTORI DEL LIBRO"UNA STRADA UNA CORSA UN INGEGNERE" VALLERO FAGIOLI E LUIGI PULCINI MENTRE FIRMANO LA LORO OPERA.
Comunicato stampa 3/2010
Dopo il Decreto Romani, un'altra mannaia sta per abbattersi sul net ?
DELIBERE AGCOM :A RISCHIO LE MICRO WEB TV
Norme stringenti previste dall’Agcom minacciano la sopravvivenza di oltre 350 realtà. Per l'avv. Scorza: «Un ciclone di costi e burocrazia si abbatterebbe sulle micro web tv». Colletti (FEMI): «Preoccupazione per i tentativi di regolamentare e tassare le micro tv» Roma, 22 luglio 2010 - Nei giorni scorsi l’Agcom, dando seguito al percorso stabilito dal decreto Romani, ha emanato due delibere, la n. 258/10/CONS e la n. 259/10/CONS, con le quali ha avviato le consultazioni su due schemi di regolamento concernenti la prestazione di servizi di media audiovisivi lineari o radiofonici su altri mezzi di comunicazione elettronica e la fornitura di servizi di media audiovisivi a richiesta. “Conviene dire subito – scrive nel suo blog l’avvocato Guido Scorza, esperto in diritto delle nuove tecnologie - che gli schemi di regolamento allegati alle delibere, se approvati nell’attuale formulazione, trasformerebbero la Rete italiana in una grande TV e gli unici in grado di fare informazione ed intrattenimento online sarebbero proprio i Signori della TV. Un ciclone di costi e burocrazia si abbatterebbe sul mondo delle micro web tv italiane e la sensazione è che solo poche potrebbero sopravvivere”. Se i nuovi regolamenti delineati dovessero entrare in vigore, le web tv si troverebbero, infatti, costrette a richiedere all’Agcom due apposite autorizzazioni: una per trasmettere in modalità streaming ed una per trasmettere in modalità on demand, al costo di 3.000 € cadauna. A ciò si aggiungerebbero una serie di documenti e normative che graverebbero le web tv di ulteriori costi e complessità di gestione. In caso di inottemperanza le due delibere prevedono sanzioni molto precise. Tali normative metterebbero in serio pericolo una realtà sociale, delineatasi negli anni in Italia e rappresentata da una serie di micro web tv che in rete operano, spesso ancora senza modelli di business strutturati, ma in un'ottica di sperimentazione e al solo fine di informare e valorizzare i propri territori. “La FEMI – afferma Giampaolo Colletti, presidente della federazione delle micro web tv - guarda con molta preoccupazione i tentativi di regolamentare e tassare in modo arbitrario e pretestuoso il sistema informativo digitale rappresentato dal giornalismo partecipativo dal basso e non esclude di passare a forme di mobilitazione “a rete unificata”. Questi micro canali creati da cittadini videomaker per passione rappresentano nella loro unicità il tessuto informativo iperlocalizzato italiano e svolgono un ruolo di primaria importanza e un servizio di pubblica utilità, colmando un vuoto informativo. L'entry level dettato anche dall'abbattimento dei costi del digitale ha favorito in questi mesi una crescita a tre cifre e una professionalizzazione delle italianissime web tv. Il rischio che questo schema di regolamento pone è la chiusura, in un terreno come quello del net dove la democrazia partecipativa informativa dovrebbe essere tutelata”.
Simona Salvi, ufficio stampa FEMI – Altratv.tv
RIPESCAGGIO: PISA A UN PASSO, Ma c'è il Thriller politico dell'ultim'ora
da Pisa Michele Bufalino
PISA - Sembra quasi fatta per il ripescaggio. In società è tutto pronto. La documentazione è stata fatta, le richieste economiche della Lega per permettere alla società neroazzurra di effettuare il doppio salto sono state esaudite.
MERCATO - Il mercato è attualmente bloccato in casa neroazzurra, influenzato dal nuovo tormentone dell'estate. Gli unici acquisti sono quelli di Pugliesi e Reccolani e le conferme di alcuni giocatori quali Marco Carparelli, da pochi giorni diventato padre, poi Ton, Doveri, Lanni e Ilari su tutti. L'indiscrezione, e non ci voleva neanche tanto a immaginarlo, è questa: tutto fermo in attesa del ripescaggio. Il Presidente Battini lo ha definito "Obiettivo primario", si punta tutto sul ritorno del Pisa in Lega Pro, prima divisione. Minguzzi non sta certamente a guardare. Oltre alle trattative per Scampini, giovane 19enne scuola Milan, pare che ci siano già diversi giocatori "bloccati" in un senso o in un altro, in attesa di sapere la categoria nella quale il prossimo anno giocherà il Pisa.
POSTI DISPONIBILI - Sono otto i posti disponibili per i ripescaggi in prima divisione. Le possibili ripescate potrebbero essere Paganese, Pavia, San Marino, Barletta, Gela, Nocerina e Pisa. Da capire se altre squadre davanti ai neroazzurri potranno esaudire le richieste economiche della lega. In lizza dunque ci sarebbero anche Catanzaro e Giulianova, ma è quasi impossibile che presenteranno richiesta. Non presenteranno richiesta anche Melfi e Bassano. Punti interrogativi su Brindisi, Fano, Sangiovannese e Prato. Il 23 Luglio sapremo con certezza chi avrà presentato domanda e chi no.
THRILLER- Ieri un trafiletto sul quotidiano "La Gazzetta dello Sport" ha messo in allarme la società neroazzurra. Una lettera aperta è arrivata in questi giorni in Lega, firmata da politici di spessore (che attraversano le zone ) il cui mandato elettorale spazia da Trieste fino in Sicilia, (ma abbiamo saputo che la presenza massiccia di politici firmatari che hanno aderito alla lettera provengono dalla zona sicula). La Gazzetta riporta che"Nella lettera si chiede ad Abete di rivedere le modalità di ripescaggio, abolendo il "doppio versamento" che appare come un fattore vessatorio. Una squadra dovrebbe poter iscriversi versando un'unica quota. Altri "contributi" risulterebbero incomprensibili e finirebbero col favorire solo il piu forte economicamente e non il piu meritevole.
REAZIONI - Certamente non si può rimanere indifferenti a un documento politico di questa portata. La volontà è chiara, cercare di convincere la Lega a cambiare le regole in corsa, una cosa che, anche se teoricamente potrebbe essere giusta, a nostro parere )non è giusta dal punto di vista della coerenza . Difficile cambiare le regole in corsa, specialmente se mancano cinque giorni al termine delle presentazioni delle richieste. Sicuramente le richieste sono onerose, ma bisogna assumersi le proprie responsabilità sul proprio operato. Un cambio di regole in corsa porterebbe a battaglie legali, ne siamo sicuri, che trascinerebbero il calcio della Lega Pro in una situazione difficilmente gestibile, con ricorsi, anche tanti, e soprattutto corsi e ricorsi storici di battaglie legali come ricordiamo nelle ultime "estati extracalcistiche". Questo sembra l'unico ostacolo che divide il Pisa dal possibile ritorno in Lega Pro. Non resta che aspettare il 23, la data fatidica che ci dirà quante squadre avranno presentato richiesta per la prima divisione.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
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