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PISTOIESE, UN'ALTRA RIVOLUZIONE: VIA BIRINDELLI E GIANNINI.DOMANI IL NUOVO ALLENATORE.
Di Admin (del 31/10/2011 @ 20:56:50, in calcio pistoiese, linkato 1708 volte)

 

Da Pistoia EDOARDO DESIDERI:  

Che fosse un'annata difficile lo si era capito già da diverse giornate, certo è che la (ormai ex) 'corazzata' Pistoiese in questo primo quarto di campionato ha navigato a vista, in balia delle onde fra un nubifragio e l'altro, senza riuscire a trovare una soluzione convincente per risollevarsi. L'ultima notizia, comunicata verso l'ora di pranzo agli organi di stampa, ed ufficializzata subito attraverso le pagine del sito dell'US Pistoiese 1921, riguarda la rottura del rapporto con Alessandro Birindelli, tecnico che aveva sostituito a sua volta il dimissionario Riccardo Agostiniani dalla quarta giornata. Assieme a lui se ne va anche l'allenatore in seconda, Luca Giannini, voluto fortemente dall'ex terzino di Empoli e Juventus, e che ha lavorato così a Pistoia per poco più di un mese

 Dopo diversi risultati negativi (su tutti il pareggio interno col Forcoli, oltre alle due sconfitte a Sesto Fiorentino e in casa con la Bagnolese) suona strano che l'esonero arrivi proprio dopo una prova battezzata da tutti come 'convincente' in casa del Mezzolara, sebbene alla fine gli arancioni abbiano riportato un misero punticino dall'Emilia. E non crediamo sia affatto demagogico pensare che su tale decisione abbia influito, e non poco, l'arrivo del nuovo DG Paolo Giovannini, dato che già dopo la sconfitta interna ad opera della Bagnolese le immancabili voci di corridoio avevano già cominciato a far circolare alcuni nomi: primi fra tutti quelli di Giancarlo Favarin e di Paolo Indiani.

 Entrambi i tecnici hanno infatti lavorato, e vinto, in più circostanze a fianco del nuovo Direttore Generale arancione: Favarin, classe 1958, ha compiuto con Giovannini lo storico salto nei professionisti al timone del Castelnuovo Garfagnana, vincendo la D nel 1999 e guidando successivamente la formazione giallo-blu ad un terzo e un ottavo posto nell'allora C2; dopo alcune esperienze meno esaltanti a Carrara, Fano, Olbia, Latina e Terni, (in cui ha collezionato in tutto 3 esoneri) il tecnico pisano è stato richiamato da Giovannini per risollevare le sorti del calcio lucchese, dopo il fallimento dell'allora Libertas nel 2008. Favarin ha così guidato i rossoneri ad un avvincente doppio salto fino alla Prima Divisione, per essere poi sostituito a campionato in corso proprio dall'altro nome sul taccuino:

Paolo Indiani. La collaborazione fra Indiani e Giovannini, invece, comincia a Massa nel 2003, e anche qui si parla immediatamente di doppio salto, con la formazione bianconera che grazie a due primi posti consecutivi arriva a disputare la C1 nel 2005. E' più lunga l'esperienza da allenatore di Paolo Indiani rispetto a quella del collega Favarin, dato che il cinquantasettenne tecnico valdelsano ha cominciato ad allenare prima dei trent'anni, conquistando due promozioni dall'Eccellenza con Castelfiorentino e Certaldo sul finire degli anni '80, ed allenando per quasi tutti gli anni '90 in serie D, con all'attivo due primi posti alla guida di Rondinella (1998-99) e Poggibonsi. Proprio in qualità di tecnico dei giallorossi Indiani approda fra i professionisti nel 2001, venendo però esonerato. Nel 2003 avviene l'incontro con Giovannini a Massa dove vince per la terza volta il campionato di D, bissando il successo anche in C2; da allora la sua carriera è fatta quasi solo di professionismo, con alterne forune, fra Grosseto, Lucca, San Giovanni Valdarno, Crotone e Foligno, con una curiosa doppia parentesi a Perugia, quando per due volte non arriva nemmeno a cominciare il campionato. Nel 2009 viene chiamato dal Pisa, costretto a ripartire dalla D, ma viene sostituito a campionato in corso da Cuoghi; quindi nel 2010 Giovannini lo richiama a sé, per sostituire Favarin a Lucca e, fra le mille difficoltà che guideranno i 'cugini' rossoneri ad un nuovo fallimento, riesce ugualmente a conquistare un dignitoso settimo posto in Prima Divisione.

 Anche se appare meno probabile, resta comunque in auge, infine, la candidatura dell'ex bandiera Andrea Bellini, che oltre ad aver speso l'intera carriera vestendo la maglia arancione, proprio a Pistoia ha mosso i primi passi da allenatore, passando poi sulla panchina del Prato dove, pur perdendo la finale dei play-off contro la Carrarese, è riuscito a far approdare la squadra laniera alla Prima Divisione grazie al ripescaggio al termine della scorsa stagione.

 Oltre a questo, sarà interessante sapere se l'allontanamento di Birindelli sia da considerarsi netto e definitivo o se, come molti si augurano, l'ormai ex allenatore tornerà semplicemente a ricoprire il ruolo di uomo immagine del nascituro settore giovanile, per il quale era stato ingaggiato dal presidente Ferrari in estate. La soluzione Birindelli, apparsa sul momento transitoria, aveva invece cominciato a sembrare definitiva dal momento dell'arrivo di Giannini in funzione di vice, e sebbene i risultati non fossero affatto migliorati, molti pensavano che l'assetto sarebbe stato mantenuto per evitare ulteriori stravolgimenti. Tuttavia le colpe di Birindelli sono poche, visto che peggior battesimo non poteva capitare ad un esordiente assoluto, chiamato a sbrogliare la situazione incomprensibile che attanaglia lo spogliatoio arancione.

 Non ci resta dunque che attendere la conferenza stampa indetta per domani pomeriggio alle 14.00 dove prevedibilmente verranno sciolti tutti i dubbi, e sapremo finalmente chi è la figura a cui verrà affidato il compito non semplice di raddrizzare la stagione della Pistoiese, e al contempo di cominciare a lavorare in funzione della prossima annata, tenendo conto della promessa fatta in maniera abbastanza chiara da Paolo Giovannini di “Serie C nel 2013”.