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RIFLESSIONI : PISA E FIORENTINA: DUE SALTI DI CATEGORIA MOLTO DIVERSI
Di videonewstv (del 16/08/2010 @ 15:07:50, in CALCIO PISA, linkato 1700 volte)

ALCUNE RIFLESSIONI : PISA E FIORENTINA: DUE SALTI DI CATEGORIA MOLTO DIVERSI

Da Pisa Michele Bufalino

PISA - Due sole squadre nella storia del calcio italiano hanno potuto saltare una categoria dopo una promozione. E' accaduto alla nuova Florentia Viola, che vinse il campionato di Serie C2 nel 2003 e venne ripescata immediatamente in Serie B. Accade quest'anno per il Pisa, vincitore del Campionato Nazionale Dilettanti e ripescato in Serie C1. I due casi però sono molto diversi tra loro, vediamoli nel dettaglio.

 IL CASO FIORENTINA - La Fiorentina fallì nel 2002, un anno dopo la conquista della sua sesta Coppa Italia, dopo un disastroso campionato di Serie A. La nuova società beneficiò sin da subito di un "regalo" da parte della Federcalcio, che invece di iscrivere la squadra in Serie D, consentì ai viola l'iscrizione in Serie C2 per "meriti sportivi", di fatto un immediato ripescaggio tra i professionisti, un caso quasi unico nella storia del calcio italiano. A farne le spese fu la Cavese, che liberò un posto in C2, dopo la sua ingiusta retrocessione per illecito sportivo, dal quale fu assolta nel 2008. La squadra guidata dal capitano Di Livio e dal bomber Riganò conquistò la promozione in Serie C1 al primo colpo. L'estate del 2003 è ricordata come l'estate più torbida dal punto di vista calcistico-giudiziario degli ultimi 20 anni, a parte Calciopoli. Il Caso Catania decretò l'allargamento a 24 squadre della Serie B, con le quattro squadre retrocesse dai cadetti (a parte il Cosenza, fallito) graziate al termine delle vicissitudini giudiziarie del Catania. Due squadre dunque, dopo il fallimento del Cosenza, speravano nel ripescaggio, il Pisa e il Martina, appena sconfitti nelle finali Playoff di Serie C1. Un ripescaggio che sarebbe stato meritato per entrambe le compagini. Invece è arrivato l'ulteriore colpo a sorpresa. La Fiorentina viene nuovamente ripescata per "meriti sportivi" da vincitrice del campionato di Serie C2 direttamente in Serie B. Una circostanza incredibile. A nulla valsero le proteste del Pisa e del Martina. Il campionato di Serie B, allargato a 24 squadre, diede il via alla riforma dei campionati, con la Serie A raggiungibile attraverso 6 promozioni dalla Serie B e 4 retrocessioni dalla Serie A, in modo tale da formare una A a 20 squadre e una B a 22 squadre. Proprio la Fiorentina, in flessione di risultati fino a Dicembre 2003, fece una incredibile rimonta fino al sesto posto, promuovendo in soli 2 anni dalla C2 alla Serie A.

IL CASO PISA - Il 2009, l'anno del Centenario è ricordato come uno dei peggiori anni della storia del calcio pisano, a rivaleggiare solo con il fallimento del 1994. Luca Pomponi e Leonardo Covarelli hanno portato al fallimento sportivo del Pisa Calcio, società florida e in credito al termine della gestione Mian-Gentili. In poco meno di 4 anni, da 6 milioni di euro di credito si è passati a più di 20 milioni di euro di debiti. A farne le spese ancora gli appassionati, i tifosi, che avevano calorosamente seguito negli ultimi anni la squadra, con sacrifici non indifferenti e abbonamenti sulla fiducia. La nuova società AC Pisa 1909 creata dal sindaco Marco Filippeschi, acquistata soprattutto da Piero Camilli e Carlo Battini, in un anno, dopo essere ripartita dalla Serie D, ha conquistato la C2 con un campionato dominato grazie alle imprese di Marco Carparelli, trascinatore di una giovane squadra all'arrembaggio. Nel frattempo,un cataclisma calcistico si è abbattuto sulla neonata Lega Pro, (giovane lega di terza e quarta serie costruita da pochi anni) con il fallimento di oltre 20 squadre. Già nella stagione 2009-2010 si parlava di nuovi termini di ripescaggio. La nuova regolamentazione per il 2010-2011 prevede di dare ad ogni squadra un punteggio basato su percentuali dovute alla graduatoria in classifica dell'ultimo anno, la tradizione sportiva e la media di pubblico degli ultimi anni. A questo si aggiunge un costo di 1.200.000 euro per le domande di ripescaggio alla Prima Divisione e 600.000 per la Seconda divisione, spalmati in bonifici e fideiussioni varie. Il Pisa, al 25esimo posto in classifica di graduatoria non aveva nessuna speranza di essere ripescata in Lega Pro Prima divisione con la disponibilità di soli 8 posti, ma queste restrizioni e le richieste della lega circa i costi di "ripescaggio" hanno sfoltito in maniera netta la lista e solo 8 di queste 25 squadre hanno fatto domanda regolare, tra cui proprio il Pisa, cui non è stato regalato niente.

Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV