Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
WORK IN PROGRESS, L'ORGANICO DI SERIE D STENTA A PRENDERE FORMA.
Di Edoardo Desideri
Fra ripescaggi, fallimenti ed ammissioni in soprannumero, il caos che regna in Lega Pro di rimbalzo si riflette anche sul mondo dei dilettanti.Fino a 5 giorni fa tutto sembrava procedere a 'gonfie vele' (si fa per dire): 15 sparizioni (5 dalla Prima Divisione, 10 dalla Seconda), bloccodei ripescaggi dalla D (fatta eccezione per il Rimini, vincitore deiPlay Off) e conseguente restrizione dei ranghi di professionismo
. Avremmo avuto 76 società iscritte alla Lega Pro, divise in 2 gironi di Prima a 18 squadre e 2 di Seconda da 20 squadre, e al contempo, grazie ad una diminuzione momentanea delle retrocessioni dalla ex C2 verso la serie D (4 anziché 9), si garantiva a quest'ultima il riassorbimento dell'esubero derivante dalle 5 squadre ammesse in soprannumero nella scorsa stagione. Così dalle 167 iscritte ai ranghi di partenza dello scorso campionato di Serie D si sarebbe tornati alle regolari 162,divise in 9 gironi da 18.
Si prospettava dunque una Prima Divisione dove il posto di Atletico Roma, Gela, Lucchese, Ravenna e Salernitana, sarebbe stato preso dalle retrocesse Avellino, Sud Tirol e Ternana, e da Prato e Pro Vercelli, non promosse dalla C2.
In Seconda la sparizione di Brindisi, Cavese,Cosenza, Matera, Canavese, Catanzaro, Crociati Noceto, Rodengo Saiano,Sangiovannese e Sanremese sarebbe stata compensata dalla riforma del torneo, che dai consueti tre gironi sarebbe passato ad una formula a due raggruppamenti da venti squadre, con il Rimini unica ripescata a completamento dell'organico.
Rimini che si era guadagnato la categoria,lo ricordiamo, vincendo i play off di serie D.
Per quanto concerne la massima divisione dilettantistica, invece, i 9 posti vacanti dovuti alle rinunce di Angri, Forza e Coraggio, Venafro,Chioggia, Pomezia, Sapri, Rovigo, Villacidrese e Sarzanese, sarebbero stati presi da altrettante società secondo la graduatoria stilata dalla lega: 4 retrocesse dalla D (Sestese, Villafranca, Sant'Antonio Abate e Carpenedolo) e 5 non promosse dall' Eccellenza (Cerea, Lascaris,Civitavecchia, Biancadrano e Fidenza).
Tutto a posto, allora...? Magari!
Questa situazione, apparentemente 'rosea' (si fa per dire...), si è recentemente destabilizzata dal momento che il ricorso presentato dalCatanzaro è stato accettato dal TNAS, con conseguente riammissione della compagine calabrese alla ex C2. Ma tale riammissione a questo punto sbarra di fatto la strada al Rimini, che pur essendosi guadagnato la categoria sul campo verrebbe condannato ad un altro anno fra i dilettanti.Dunque si apre la strada a tre ipotesi: o avremo una lega pro a 77 squadre, con un girone dispari di Seconda Divisione; o il Rimini sarà costretto a disputare un altro anno di serie D, condannando il Fidenza,nono in graduatoria, a restare in Eccellenza; oppure, previo ripensamento da parte di Macalli circa la formula a 76 squadre, avremo una Lega Pro ad 80 squadre, su due livelli divisi in altrettanti raggruppamenti da 20 squadre ciascuno.
In Prima divisione salirebbero anche Poggibonsi, Savona e Aquila, più forse il Monza o un'altra società che verrebbe ammessa pur non avendo presentato domanda di ripescaggio.In seconda, oltre al Rimini, verrebbero accolte altre 3 squadre nonpromosse, fra le quali sperano Caronnese, Turris, Nissa e Venezia. Ciò di rimbalzo spalancherebbe la porta della massima divisione dilettantistica, oltre alle 9 già citate, anche a Miglianico, Verbano e Opitergina. Resta poi da sciogliere il nodo circa le richieste di ammissione in soprannumero alla serie D da parte di società escluse dai professionisti. Ricordando che potrebbero (il condizionale è d'obbligo) sperare nella D soltanto le escluse dalla Prima Divisione, l'unica che sembra davvero far sul serio in questo senso è la Salernitana, per salvare la quale si sono smossi il presidente del Siena Mezzaroma e quello della Lazio Lotito.
Restano ancora in alto mare invece le situazioni di Ravenna, che continua a perseguire testardamente la strada dei ricorsi, e Gela, dove non sembrano esserci imprenditori interessatia costituire una nuova società. Nessuna notizia dall'Atletico Roma,mentre a Lucca, sfumata l'ipotesi Maestrelli, si spiana la via dell'Eccellenza (un po' come fu a Pistoia 2 anni fa) con una nuova società costituita dal sindaco e denominata FC Lucca 1905. Dei santi inparadiso però sembra averli il Cosenza che, pur dovendo di norma ripartire dall'Eccellenza, sembra palesare la certezza, oltre che lavolontà, di ricostituirsi in serie D. Staremo a vedere... Cosa si sceglierà di fare per ora resta un mistero, ed è facile immaginare che resterà tale fino al consiglio fissato per il 4 Agosto,ossia a poco più di due settimane dall'inizio della stagione ufficiale.
La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:
Verso un Protocollo tra Stampa Sportiva e Lega Calcio. Siddi (Fnsi) e Ferrajolo (Ussi) incontrano Maurizio Beretta (Lega) “Un protocollo di fair play e di reciproco rispetto, nella distinzione dei ruoli, per la Stampa Sportiva e il mondo del calcio di serie A. E’ l’ipotesi di lavoro dell’Unione Stampa Sportiva Italiana e della Fnsi avanzata alla Lega Calcio, anche per superare alcune situazioni di criticità emerse di recente, in una malintesa considerazione del diritto di cronaca, da taluno assimilato impropriamente al diritto di sfruttamento commerciale dell’immagine. Il delicato equilibrio raggiunto sulla materia per le partite ufficiali, attraverso regolamentazione AgCom, a giudizio delle organizzazioni dei giornalisti è il punto minimo delle garanzie di esercizio dell’attività di informazione critica per tutte le fasi della vicenda sportiva. Il diritto di cronaca, infatti, è essenziale ed è un bene, sempre. Anche per il calcio di serie A, mondo nel quale la pratica della cessione dei diritti sportivi televisivi provoca talvolta incomprensibili restrizioni all’esercizio dell’attività giornalistica. C’è bisogno di aggiustare il registro e di rendere, complessivamente, più fluido e sempre più qualificato il rapporto tra società di calcio e tutti i media, non solo le televisioni commerciali. E’ quanto hanno segnalato e chiesto, in un incontro tenutosi stamani, al Presidente della Lega Calcio della serie A, Maurizio Beretta, il Segretario Generale della Fnsi, Franco Siddi, e il Presidente dell’Unione Stampa Sportiva Italiana (Ussi), Luigi Ferrajolo. I problemi più recenti sono emersi per due/tre società di A e una di B riguardano accessi negati all’attività precampionato per alcuni giornalisti ritenuti “non amici” o addirittura “porta jella” e i divieti a fotoreporter specializzati, ritenendo il loro lavoro materia dei diritti di immagine già venduti in esclusiva, ivi comprese le attività precampionato. Il Presidente della Lega, Beretta, ha rilevato le differenze tra diritti collettivi televisivi di competenza e regolati dall’organismo che presiede in ossequio alle norme vigenti e la gestione dell’attività delle singole società, prospettando un tavolo di valutazione e di lavoro comune per il mese di settembre. Maurizio Beretta ha, infine, riconosciuto il rilievo e il valore dell’attività di informazione critica dei media e la specifica attività di qualificazione professionale della Stampa Sportiva e dell’Ussi in particolare, anche per la migliore considerazione del pubblico per gli eventi calcistici. I rappresentanti sindacali dei giornalisti, Siddi e Ferrajolo, hanno confermato la volontà di confronto e di dialogo nella chiarezza e ricordando che anche gli allenamenti e i ritiri sono materia di cronaca che nessun giornalista potrà rinunciare a trattare liberamente, in adesione alla propria deontologia e con il proprio punto di vista che non può basarsi su elementi preconfezionati”.
Riceviamo e pubblichiamo:
..." La DYNAMO CAMP ringrazia la US PISTOIESE 1921 per la donazione di 720,00 euro che è stata effettuata nei mesi scorsi per sostenere tutti i bambini che si rivolgono a questa struttura.
DYNAMO CAMP è un bellissimo progetto attraverso il quale i bambini vengono ospitati per un periodo di vacanza seguendo i principi della Terapia Ricreativa e lo fanno con l'aiuto dei medici, di staff specializzato e volontari selezionati e formati accuratamente. Come noto, la US PISTOIESE 1921 è sempre molto sensibile ai progetti benefici e in particolar modo quando coinvolgono i bambini e i ragazzi con gravi patologie. Presto la US PISTOIESE 1921 effettuerà una nuova donazione a cui parteciperanno dirigenti, giocatori e staff tecnico in modo da dare il proprio contributo per una causa così nobile come il benessere e la guarigione di bambini e ragazzi affetti da gravi malattie"...
Nota della Redazione:
Dynamo Camp ( in Toscana a San Marcello Pistoiese) fa parte dell'Association of Hole in The Wall Camps, un'associazione non- profit che in tutto il mondo promuove e gestisce campi estivi appositamente strutturati per bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche.
Ogni Camp è una realtà a sé stante che nasce dal sogno dell' attore Paul Newman, fondatore del primo Camp negli Stati Uniti nel 1988 e che è stato da allora la forza promotrice di queste esperienze terapeutiche per bambini e ragazzi malati.
Questi Camp sono ora presenti negli Stati Uniti, dove si trovano cinque strutture (Connecticut, New York State, North Carolina, California, Florida), in Gran Bretagna, in Irlanda ed in Francia; altri stanno per aprire in Colorado, Ohio, Israele e in Ungheria e programmi simili sono promossi dall' Associazione anche in Africa, Asia e in altre zone del mondo. In questi anni, più di 160.000 bambini e ragazzi hanno partecipato ai programmi dei vari Camp e, ogni anno più di 24.000 bambini e famiglie possono vivere esperienze di vero divertimento in tutto il mondo. Tutti i bambini e i ragazzi possono partecipare all' esperienza dei Camp gratuitamente, grazie a contributi generosi da parte di individui, società, fondazioni e altre organizzazioni.