Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
QUESTO NAPOLI E' FORTE HA ENTUSIASMO ED HA GIA' TROVATO IL SOSTITUTO DI CAVANI HIGUAIN E' IL SUO PROFETA E BENITEZ IN PANCHINA HA PIU' ESPERIENZA DI MAZZARRI SARA' OSSO DURO PER TUTTI
Le stelle stasera sono da ammirare al San Paolo di Napoli ove i locali di Rafa Benitez sempre vincenti in campionato finora (3su3) incontrano il Borussia di Dortmund una delle pochissime squadre al mondo capaci di praticare un bel calcio.Anche i tedeschi di Klopp recenti vincitori della Supercoppa di Germania contro il Bayern campione di Germania e d’Europa (nella finale sconfissero proprio i giallo neri) ,vengono da 5 successi su 5 gare di campionato.
Sarà una grande sfida.
I primi 10’ sono di marca tedesca ma piano piano vengono fuori gli azzurri e già all’13’ Insigne per poco non segna con un tiro di destro che esce di poco. Manovra di più il Borussia che dimostra giocate mandate a memoria ed al 25’ tocca a Lewandowsky sprecare il vantaggio quando tira addosso a Reina.Il rimpallo è malamente sprecato da Reus che si vede il tiro alzato da Inler in angolo.
Grossa occasione,questa.
In questa prima parte di tempo gli ospiti hanno dimostrato una maggiore caratura ma come spesso è loro accaduto anche nella scorsa stagione a volte difettano di precisione sotto porta ed il Napoli ha i giusti movimenti per far male
28’ colpo di testa di Gonzalo Higuain e gol 1-0 con tanto di show di un vociante speaker a ripetere 6 volte il nome del nuovo idolo di Napoli.Su cross dalla sinistra di Zuniga il colpo di testa dell’ex madridista è molto angolato e non dà scampo al portiere Weidenfeller.
Si infuria Klopp forse pensando a qualcosa di irregolare e viene espulso dal campo dall’arbitro portoghese Proenca.
Al 34’ spreca malamente Reus davanti a Reina.Il N°11 era stato servito nello stretto da Lewandowski.Il Borussia cerca il gioco ma il Napoli è molto aggressivo ed in partita sospinto dal pubblico che aiuta molto.
Drammatico finale di tempo ( sportivamente parlando,ovviamente) per il Dortmund.Prima Higuain ancora lui, di testa per poco non inquadra la porta.Poi l’infortunio di Hummels che lo costringe alla resa( al suo posto entra Aubameyang con Bender che arretra in difesa),poi il patatrac difensivo con l’uscita fuori area e tocco di mano della palla da parte del portiere Weidenfeller preoccupato di fermare un contropiede napoletano. Lanciato era il solito Higuain.Il successivo tiro di Insigne a porta vuota finisce alto.
Espulsione del portiere e Borussia in 10 per tutta la ripresa.Il nuovo portiere à Langerak.
Un ottimo Napoli ha ( sembrerebbe) la gara in discesa. Il Borussia tenterà l’impossibile con un uomo in meno ma con tre punte. Il Napoli con calma cerca il gol che chiuderebbe la gara.Giocoforza deve esporsi il Dortmund e Higuain fa appieno il suo dovere.E’ una costante spina nel fianco per la difesa tedesca che ha nel neo entrato Langerak un portiere neppure troppo sicuro nelle respinte.
Al 16’ discesa veloce di Aubameyang ma tutto spreca Reus questa sera non al meglio con un tiraccio senza senso.
Al 21’ eccolo il gol che consegnerà la vittoria al Napoli.Una splendida punizione battuta da Lorenzo Insigne non dà scampo a Langerak.Sul 2-0 con un Napoli così concentrato crediamo che per il Dortmund non ci sia più niente da fare.
Anche se una traversa colpita dalla distanza da Aubameyang al 24’ potrebbe ridare fiato alle trombe tedesche. Al 31’ gran parata di Langerak che evita il terzo gol. Deviando una punizione di Mertens
Esce accolto da un’ovazione Higuain che ha ben giocato.Entra Pandev. I tedeschi si sa sono duri a morire e tentano fino in fondo di recuperare.Al 40’ una punizione battuta da Sahin termina di poco fuori mentre al 43’ una sfortunata deviazione in area da parte di Zuniga nonostante un intervento in extremis di Reina fa terminare la sfera oltre la riga bianca per il pericoloso 2-1.
Tutto avanti il Borussia ( in 10 per tutto il secondo tempo) e miracolo di Reina al 44’ quando devia in angolo una punizione di Reus che stava per batterlo alla sua destra.
Sarebbe stata una punizione per un Napoli che ha meritato i tre punti di fronte ad un Dortmund forte ma non all’altezza dei momenti migliori. Questo Napoli dirà la sua sia in Italia che in Europa.
A che punto,a che punto si deve arrivare…quando finirà questo periodo assurdo per il Milan? Il glorioso Milan dei Rocco,dei Sacchi che ha insegnato al mondo il calcio stellare che forse solo il Barcellona di Guardiola ha saputo ripetere,deve arrivare al primo appuntamento con la Champions 2013/2014 arraffata a Siena all’ultimo secondo e su calcio di rigore facendo infuriare Firenze tutta… si deve ritrovare in queste condizioni di formazione!! Assurdo.
Mezza squadra già infortunata,il figliol prodigo Kakà che si autosospende dallo stipendio ( sai che fatica!) e giù lacrimoni di nostalgia. Come fa una squadra come il Milan che è seconda solo al Real Madrid nelle Champions vinte a scendere in campo con Birsa e Constant tra i titolari ?
Chi è che fa la campagna acquisti? Cos’è questo canale privilegiato col Genoa? Mah!
Potrà anche vincere 5-0 contro il Celtic ma l’assurdo resta.
Il Milan ha prevalso nel finale per 2-0 dopo aver molto sofferto il possesso palla lento del Celtic ed anche in qualche occasione sfortunata per gli scozzesi ( traversa su punizione al 34’ della ripresa) E tre minuti dopo autorete scozzese su tiro dalla distanza di Zapata.Poi si sa gli scozzesi fuori casa non sono i tedeschi e mollano,è arrivato anche il raddoppio sugli esiti di una punizione di Balotelli che dopo aver colpito il palo con sfera che finiva Muntari per il raddoppio. Lo stesso Muntari al 5’ del primo tempo ed al 18’ della ripresa aveva sprecato moltissimo.
Insomma, un brodino importante ( anzi un thè ) per un Milan non ancora al meglio né potrebbe esserlo con 6 titolari fuori ed in attesa della gara di campionato col Napoli in programma per domenica
L’unico compito dei bianconeri stasera in quel di Copenhagen è quello,neppure poi nemmeno molto sottaciuto, di tornare a Torino con i tre punti ed iniziare così al meglio la nuova avventura in Champions League.
Il girone della Juventus non è dei più duri.Solo il Real Madrid appare più tosto e la qualificazione al turno successivo dovrà essere giocata,al peggio, contro il Galatasaray (squadra sempre scorbutica) ed i danesi del Copenhagen che hanno tra l’altro avuto in campionato un inizio assai stentato.
Juventus attesa da un mini tour de force e con probabile ricorso ad un mini turnover. Conte fa riposare Barzagli,inserisce Ogbonna e Peluso mentre in attacco assieme a Tevez c’è Quagliarella.
Al Parken di Copenaghen i bianchi locali ( che sono una vera e propria multinazionale del calcio con brasiliani,norvegesi,nigeriani,svedesi,islandesi e naturalmente danesi ) si affidano in avanti al talento di Nicolai Jorgensen uno spilungone di 1,90 x 87 Kg di appena 22 anni.
Arbitra il croato Bebek. Inizio senza troppi sussulti,si nota solo un gran correre da parte danese si arriva al 14’ con l’inaspettato vantaggio dei danesi che a seguito di calcio di punizione dalla tre quarti vanno in gol proprio con il loro attaccante principe Jorgensen lesto a ribadire in rete una palla malamente respinta da un gran numero di giocatori a due passi da Buffon. Abile e veloce Jorgensen ad inserirsi.
Sorpesa di Conte e reazione immediata da parte di Tevez che impegna Wiland il portiere danese che non trattiene arriva defilato Quagliarella che però tira addosso al portiere. Una grossa occasione la spreca poco dopo Pogba quando su calcio d’angolo causato da una grossa parata di Wiland su tiro di Chiellini,si trova la sfera a nemmeno un metro dalla porta ma il suo tiro è deviato ancora in angolo in modo fortunoso dal portiere. Occasionissima questa per il pari.
La Juventus spinge ed ottiene solo angoli mentre questo Copenaghen è meno scarso di quanto si pensasse soprattutto se manovra e non si difende soltanto.
Tevez con la sua rapidità d’azione sembra l’unico in grado di poter far danni in area danese ma dopo una bella azione con palla smarcante per Vidal quest’ultimo cicca quasi il pallone. Nel finale di tempo i danesi cercano di far melina con una serie interminabile di passaggi e non c’è più nulla da annotare se non un ammonizione a Mellberg il difensore svedese del Capenaghen che superato da Pogba l’aveva steso.Mellberg nazionale svedese 36 anni grande esperienza ed ex giocatore della Juventus nell’anno 2008/2009 anche con due reti in 27 gare.
Comunque Juventus parecchio sotto tono ed è certo che nell’intervallo Conte si farà sentire e sono probabili anche avvicendamenti. Colossale occasione per la Juventus sprecata da Tevez che lanciato da centrocampo da Pirlo si trova solissimo di fronte a Wiland ma il suo tiro finisce sulla gamba sinistra del portiere che miracolosamente si salva!
Ma il gol del pari è maturo ed arriva due minuti dopo con il solito Quagliarella lestissimo in area nel fulminare il portiere con un tiro a giro al volo sotto la traversa dopo un tiro cross di Peluso dalla sinistra.Bella esecuzione e gara riaperta. Soffrono la velocità di Peluso sulla fascia sinistra i danesi e rischiano ancora il gol al 13’ quando Lichsteiner ( ammonito per proteste poco prima ) sparacchia altissimo un bel pallone servitogli proprio da Peluso dopo intelligente velo di Tevez.
La difesa danese potrebbe cedere da un istante all’altro,ma ci vuole una Juventus più decisa e determinata. Spinge a tutta la Juventus e sfiora il gol con un violento tiro dalla distanza di Pirlo deviato da Wiland e soprattutto con una traversa di Quagliarella su girata di testa in area.I danesi sono calati fisicamente e subiscono.
Mini assedio rotto al 25’ quando un ben tiro di Jorgensen supera di pochissimo la traversa di Buffon. Cominciano ad essere troppe le occasioni sprecate dalla Juventus! Al 30’ un bel lancio di Pogba viene rifinito da Quagliarella per l’accorente Vidal il cui tiro finisce sull’accorrente portiere Wiland che salva ancora! Lo stesso Wiland è graziato da Pogba che di testa manda fuori di pochissimo,un minuto dopo.Sicuramente il portiere Wiland è il migliore in campo dei suoi assieme a Jorgensen che oltre al gol ha toccato pochi palloni ma fisicamente impegna molto la difesa bianconera.
Pogba sta crescendo molto,questo giocatore farà le fortune della Nazionale Francese e della Juventus.. Semmai è Vidal che appare un po’ sotto tono ma la Juventus ora vuole vincere questa gara.
Nel frattempo è entrata la “formica atomica” al posto di Quagliarella. E questa formica qualcosa di buono la combina perché i danesoni in difesa soffrono tremendamente la velocità dei piccoletti Tevez e Giovinco,ma reggono, reggono sino al recupero quando Tevez spreca ancora un gol a due passi dal portiere.
Ora è veramente finita e la Juventus con 6 occasionissime sprecate può ben dire di aver gettato la vittoria.E’ 1-1 tra Copenaghen e Juventus così come l’anno scorso con l’altra squadra danese dal nome impronunciabile.Juventus non ancora vera ma a parziale scusante degli errori va dato anche merito al portiere svedese di 32 anni Wiland di aver parato l’impossibile. Ora sotto con Milan e Napoli.Non prevedo rose e fiori.
Lo diciamo subito CHIARO E FORTE ! Noi non siamo per i cavalli di ritorno.Qualsiasi sia l’esito del ritorno di Kakà al Milan non ci interessa.Riteniamo che si tratti in questi casi ed il Milan pare abbonato a questi casi ( Gullit,Simone,Shevchenko,perfino Beckham) solo e soltanto di brillanti ( non si sa per chi.. ) operazioni di marketing.
Il fatto è questo e più volte l’abbiamo detto.Al Milan per un campionato di vertice e per correre in Europa senza uscire prima dei quarti occorrono buoni giocatori in difesa giocatori che attualmente non ci sono.Punto e basta. Allegri ha le sue idee e le porta giustamente avanti e crede di avere una squadra di vertice puntando su Robinho e Kakà oltre che sulla maturazione di Balotelli.Felice lui…vedremo.
Il sabato post Nazionale prevedeva anticipi importanti. Il pari pomeridiano tra Inter e Juventus ( 1-1) ha confermato da una parte il nuovo corso neroazzurro con il solito gioco di Mazzarri con difesa bloccata,corsie esterne super sfruttate e colpi di rimessa,dall’altra la solidità e la forza del centrocampo bianconero esaltato dai lanci di Pirlo e dalla fisicità di Pogba e di Vidal ormai sempre più cannoniere della squadra. Importante l’iniezione di autostima che il gol di Icardi appena entrato finirà per dare alla squadra anche se a dire il vero nel finale di gara la Juventus ha avuto un paio di grosse occasioni per portar via l’intera posta. Diciamo che la Juventus ha dimostrato ancora di avere nel suo dna la forza di non mollare mai anche se si stanno ripetendo ( nonostante Tevez molto attivo ) errori a ripetizione sotto porta.
Mazzarri, da parte sua ha già dato la sua impronta alla squadra.Lotta e combatte ed è probabile che lo farà per tutto il campionato non avendo l’Inter quest’anno nessun fastidio dalle Coppe Europee essendone esclusa.
Circa la gara del Milan a Torino che dire? Che Abbiati non ha granchè festeggiato le sue 300 gare in Serie A che Ventura non riesce a battere Allegri e che Kakà è stato uno dei più intraprendenti fino a che le forze l’hanno sorretto.Comunque la partita ha dimostrato ancora una volta che non serve a nulla avere contemporaneamente in campo Balotelli, Kakà e Robinho, poi Balotelli e Matri se poi becchi un gol ( il secondo ) come quello segnato da Cerci andatosene in perfetta solitudine dopo un lancio da centrocampo e vanamente inseguito dalla Banda del Buco che sarebbe la difesa rossonera.Avvilente per i milioni di tifosi rossoneri nel mondo.Avvilente e ripetitivo.Ormai da due anni.E non si vuol capire!
Già buttato il campionato? ( Cerci andava a velocità doppia rispetto a De Jong …)
Si sono quindi rivelate pesantissime le assenze difensive dei rossoneri causa infortuni ( Abate e De Sciglio ) mentre l’esordio stagionale di Zaccardo non ha portato benefici ( D’Ambrosio in occasione del primo gol del Torino al 3’ della ripresa l’ha superato facilmente,poi Abbiati ci ha messo del suo..)
Tra l’altro anche El Shaarawy si è infortunato ad un muscolo di una gamba e starà fuori anche nella gara di Champions contro il Celtic.
E Balotelli ? Alla mezz’ora della ripresa sul 2-0 per il Torino è riuscito a tirare un pallone del possibile 2-1 addosso a Padelli ( portiere granata) abile a stare in piedi fino all’ultimo. Poca la reazione dei rossoneri al doppio svantaggio ma un gol rocambolesco di Muntari al 42’ ha riaperto la gara quando tutto sembrava indicare nel Torino un giusto vincente.
Tiro di Muntari dalla distanza, Padelli respinge come può con la palla che torna a Muntari che in scivolata in mezzo a mille gambe e con Balotelli che poteva disturbare il portiere metteva con palla lenta lenta in rete.Proteste granata a non finire contro l’arbitro Massa reo di non aver valutato Balotelli in fuorigioco.Manca pochissimo alla fine ed uno spento Milan sembra crederci poco.Invece accade l’imprevedibile al terzo dei quattro minuti di recupero quando l’ottimo Poli ( merito suo anche l’azione del gol di Muntari ) appena entrato in area di rigore granata sulla destra viene affrontato da Pasquale che pur alzando le braccia e fermandosi in segno di non aver commesso alcun fallo,sbatte contro il rossonero( anzi è il rossonero che sbatte su di lui e va a terra)
Per l’arbitro è rigore.Lo stadio Olimpico di Torino è una bolgia anche perché a terra c’èra da tempo non soccorso un granata Larrondo ed i rossoneri non avevano messo la palla fuori.Insomma un finale incandescente. Il cronometro segna 96’04’’ di gioco quando Mario Balotelli con la solita freddezza e con la solita finta mette dentro il pallone del 2-2 e del suo 21° rigore consecutivo senza alcun errore.
Un finale di gara incredibile che lascia sbigottiti ed amareggiati i tifosi del Torino e soprattutto l’allenatore Ventura che evidentemente non riesce a battere Allegri. Il rigore è uno di quegli episodi da discutere. Da polemica infinita. Il Torino ha gettato al vento una vittoria che avrebbe meritato.Il Milan al di là della bravura di Balotelli sui calci di rigore ha dimostrato ancora una volta che attualmente è superiore il potere della Società rispetto al valore della squadra.Almeno per ora è così.
Pietrasanta (LU) _ Presentata la stagione di prosa 2013-2014 del Teatro Comunale di Pietrasanta
Alla presenza del Vice Sindaco di Pietrasanta Luca Mori, del Presidente della Fondazione La Versiliana Dianora Poletti, del Presidente di Fondazione Toscana Spettacolo Beatrice Magnolfi, del Direttore Artistico della Versiliana Luca Lazzareschi e del Direttore Generale della Fondazione La Versiliana Manrico Nicolai.
AL VIA LA NUOVA STAGIONE DEL TEATRO COMUNALE DI PIETRASANTA. GRANDI ARTISTI: ZINGARETTI, BARBARESCHI, MASSIMO RANIERI, NANCY BRILLI, GIUSEPPE PAMBIERI; E GRANDI AUTORI: IBSEN, PINTER, GOLDONI… Un cartellone frutto della collaborazione fra Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione La Versiliana e Comune di Pietrasanta Con la stagione teatrale 2013/2014, la collaborazione fra la Fondazione Toscana Spettacolo e la Fondazione La Versiliana, varata la scorsa estate, si rafforza e presenta il primo cartellone del Teatro Comunale di Pietrasanta, condiviso dal Comune di Pietrasanta. Una sinergia progettuale e organizzativa che ha trovato nel territorio una risposta forte e positiva, come testimoniano gli importanti risultati del progetto di formazione del pubblico, Pronti per Shakespeare!, proposto tra luglio e agosto scorsi in occasione del festival La Versiliana. Nell’ottica di una crescita del pubblico e di avvicinamento di nuovi spettatori allo spettacolo dal vivo, la stagione – impaginata da Luca Lazzareschi, insieme a FTS – è ricca di nomi prestigiosi e popolari – tra cui Luca Zingaretti, Luca Barbareschi, Massimo Ranieri, Giuseppe Pambieri, Nancy Brilli – di autori classici – Raffaele Viviani, Henrik Ibsen, Carlo Goldoni, Italo Svevo – e contemporanei, quali Natalia Ginburg, David Seidler, Ronald Harwood. Un cartellone composto da sette titoli in abbonamento che traducono la necessità di offrire una selezione fra le migliori proposte del panorama teatrale nazionale di questa stagione; spettacoli che proseguono nel solco della tradizione senza rinunciare al piacere di esprimersi attraverso i linguaggi della contemporaneità. Una miscela e una formula originale per un pubblico abituato alla diversificazione dell’offerta. La stagione si apre – giovedì 7 novembre (ore 21, come per tutti gli spettacoli) – con il tema dell’autonomia della cultura nei confronti della politica. Ne LA TORRE D’AVORIO il britannico Ronald Harwood (autore di Servo di scena e Oscar per la sceneggiatura de Il pianista di Polansky) si chiede se l’Arte può considerarsi libera dai condizionamenti del Potere e sottolinea come continuare ad esibirsi sotto un regime dittatoriale sottintende l’appoggio al sistema. Interpreti di eccezione di questo spettacolo-rebus sono Luca Zingaretti anche regista della pièce) e Massimo De Francovich, due attori ai massimi livelli del teatro (e non solo) italiano. A seguire, venerdì 22 novembre, ancora una coppia di protagonisti della scena e del cinema nostrano – Luca Barbareschi e Filippo Dini – per uno spettacolo campione di incassi nella passata stagione: IL DISCORSO DEL RE di David Seidler (diventato un successo mondiale grazie al film di Tom Hoope e alla magnifica interpretazione di Colin Firth). La versione teatrale, firmata dallo stesso Barbareschi, è “un inno alla voce e all’importanza delle parole”; parte dai fatti storici per addentrarsi nel dramma personale, scandagliando l’aspetto psicofisico della disarticolazione verbale per raccontare l’Impero inglese alle soglie del conflitto. Mercoledì 11 dicembre fa tappa a Pietrasanta il viaggio di Massimo Ranieri (mattatore della scena italiana) e Maurizio Scaparro (regista tra i più sensibili del nostro teatro) tra le poesie, le parole e le note del teatro di Raffaele Viviani. VIVIANI VARIETÀ è l’omaggio al teatro napoletano attraverso una galleria di ritratti in musica che il drammaturgo e musicista partenopeo di inizio Novecento (meno noto ma non per questo meno geniale di Eduardo) ha disseminato nelle sue opere. Qui ha riunito nelle sale di terza classe del Duilio il popolo vitale e dolente degli scugnizzi, degli ambulanti, delle prostitute e della povera gente per farne i protagonisti e gli spettatori del varietà popolare. La seconda parte della stagione inizia, venerdì 17 gennaio, con il capolavoro ibseniano, HEDDA GABLER diretto da Antonio Calenda. Interprete di questo personaggio femminile, tra i più difficili perché ricco di infinite sfumature, è Manuela Mandracchia, attrice di talento che ci restituisce Il ritratto di una donna moderna disegnata da Ibsen nel 1890: gelida e altera, consapevole del proprio fascino eppure fragile nella sua intima frustrazione, nella sua incapacità di vivere serenamente la propria femminilità, ossessionata dal successo e da una deleteria intransigenza. Il regista Giuseppe Marini firma una trasposizione in chiave comica e brillante, a tratti burlona, di uno dei capolavori del teatro settecentesco italiano, LA LOCANDIERA di Carlo Goldoni, in scena martedì 4 febbraio con una inedita Nancy Brilli alias Mirandolina. Uno spettacolo incentrato sull’amore come conflitto tra i sessi: quello maschile passionale, istintivo e schietto; quello femminile subdolo, privo di affetto ed esperto conoscitore della finzione per soddisfare i propri desideri di rivalsa. LA COSCIENZA DI ZENO (celebre romanzo di Italo Svevo, uno dei capolavori assoluti della letteratura europea del Novecento) è un viaggio nei labirinti della mente e del cuore, alla luce della nascente scienza della psicanalisi per il sorprendente e (auto)ironico diario di una vita. La rilettura per la scena a cura di Tullio Kezich (critico cinematografico ma anche uomo di teatro) è stata scelta da Maurizio Scaparro che ne ha fatto uno spettacolo intrigante e raffinato anche grazie alla bravura di Giuseppe Pambieri. Al Teatro Comunale lunedì 17 febbraio. Chiude la stagione, venerdì 14 marzo, un’altra “chicca” del teatro del secolo da poco passato, TI HO SPOSATO PER ALLEGRIA di Natalia Ginzburg nella messinscena di Piero Maccarinelli per Chiara Francini, Emanuele Salce e Anita Bartolucci. Commedia del 1965 (scritta per Adriana Asti), divertente e leggera, almeno in apparenza, è incentrata sul rapporto tra Pietro, avvocato di famiglia borghese che ha ritenuto giunto il momento di sposarsi, e Giuliana, una giovane ragazza assai semplice e con alle spalle una vita un po’ sbandata. L’allegria di Giuliana si rivelerà l’elemento fondante del loro solido matrimonio. Per Informazioni Fondazione La Versiliana : biglietteria 0584.265735-265733 e-mail info@laversilianafestival.it
BUFFON RAGGIUNGE CANNAVARO IN VETTA ALLA CLASSIFICA DELLE PRESENZE NELLA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO : SONO 136
FABIO CANNAVARO: 136 PRESENZE IN NAZIONALE DI CUI 79 DA CAPITANO ( RECORD )
Prima gara il 24 gennaio 1996 Italia-Galles 3-0
Ultima gara il 24 giugno 2010 Slovacchia-Italia 3-2
Campione del Mondo nel 2006 e Pallone d’oro nel 2006
GIANLUIGI BUFFON: 136 PRESENZE IN NAZIONALE DI CUI 38 DA CAPITANO
Record di presenze per un portiere nella Nazionale Italiana
Prima gara il 29 ottobre 1997 Russia-Italia 1-1
Per l’IFFHS ( Istituto internazionale di storia e statistica del calcio ) Buffon è il miglior portiere al mondo degli ultimi 25 anni davanti a Iker Casillas e Edwin Van der Sar.
ITALIA BATTE REPUBBLICA CECA 2-1
BALOTELLI SBAGLIA MOLTO MA SEGNA IL RIGORE DECISIVO
Azzurri che soffrono molto gli attacchi dei Cechi ma che sprecano anche molto. Nazionale Italiana certamente non in un buon monento di forma ma qualificata in anticipo di due gare per i Mondiali 2014 brasiliani.
Italia,è la serata per staccare il pass per i Mondiali Brasiliani di calcio del 2014.Se l’Italia vince è in Brasile assieme alle già qualificate Brasile ( di diritto ) ,Giappone,Corea del Sud,Iran ed Australia. Ed Olanda ( stasera)
Prandelli ritrova Montolivo,Osvaldo e Balotelli al rientro dopo la squalifica mentre in difesa vi sono gli infortuni di Abate e di Antonelli per cui c’è necessità di impiegare De Rossi al centro ed ai lati Pasqual e Maggio. I Cechi hanno in vanti il solo Kozak.
Se Buffon –stasera al record di presenze assieme a Cannavaro con 136 maglie azzurre-sarà quello delle ultime esibizioni poche speranze per gli uomini guidati da Bilek.
Al 19’invece non può proprio nulla sul tiro al volo dello stesso Kozak,un destro che non gli dà scampo dopo un’azione di rimessa in velocità partita dalla metà campo avversaria.Un passaggio a Jiracek con fuga sulla sinistra e perfetto traversone in area,nemmeno troppo teso,su cui si proietta la punta Ceca che non dà scampo al portiere azzurro.
Prandelli allarga le braccia sconsolato. In precedenza solo una buona occasione per Balotelli al 12’ il cui destro in diagonale era stato deviato in angolo dal portiere Cech. Al 24’ dopo modifiche all’atteggiamento difensivo degli azzurri con l’innesto di Chiellini Mario Balotelli a due passi dalla porta Ceca controlla un cross dalla destra e spara sulla traversa!
Ed un minuto dopo si ripete grazie ad un erroraccio di presa da parte di Ceck ed ha un’altra enorme occasione ma la spreca in malo modo scheggiando un’altra volta la traversa.!
Dallo Juventus Stadium ove si gioca la gara –al completo- si cominciano a sentire i primi fischi all’indirizzo di Balotelli che dopo i due erroracci commette un fallo a centrocampo su Suchy e viene ammonito dall’arbitro svedese Eriksson.
E ci risiamo con una gara un’ammonizone!
35’ perfetto passaggio di Pirlo,profondo in area per l’inzuccata di Balotelli che questa volta è precisa e potente ma troppo addosso al portiere Ceck che riesce a respingere.
E’ la dimostrazione che in difesa la Repubblica Ceca soffre parecchio e che Balotelli se si mantiene calmo da un momento all’altro potrebbe andare a segno.
Ricordiamo che in classifica nel Gruppo B l’Italia ha 17 punti e la Repubblica Ceca solo 9 Storicamente i confronti tra le due nazionali sono stati 31 con 10 vittorie per parte e 11 pareggi.La Repubblica Ceca ( ora) Cecoslovacchia ( prima, fino al 1992 ) non ha mai vinto in Italia.
Allo scadere al 45’ occasione per l’Italia .
E’ Candreva che tira di destro e Ceck mette in angolo.Ma non è finita perché al 2’ di recupero gli ospiti hanno l’occasionissima per il raddoppio e la sprecano sempre con Kozak il cui tiro di destro dopo una discesa e passaggio di Limbarsky termina di pochissimo fuori con il portiere Buffon fermo!
Al riposo vincono i Cechi ma l’Italia ha sprecato molto.Comunque la Repubblica Ceca attua un temibile contropiede e l’ex laziale Kozak ora attaccante dell’Aston Villa non è malaccio.
L’Italia torna in campo con De Rossi che torna a giostrare in mezzo al campo e solo dopo 40’’ ancora un tentativo dalla distanza di Balotelli deviato in angolo da Ceck.Ormai è un duello tra i due. Spinge l’Italia alla ricerca del pari e dà l’impressione di poter passare da un momento all’altro e i tifo dello Juventus Stadium si fa sentire.
Ed ecco il pari ad opera di Chiellini ( al 6’ )che di testa grazie ad un errore di Ceck su palla da calcio d’angolo battuto da Candreva ( non trova la sfera ) pareggia.Grave l’errore di un portiere così esperto.
Poi cambia tutto.Tre minuti dopo gol di Balotelli su calcio di rigore che lo stesso attaccante si è procurato con un’incursione in area ed intervento falloso da parte di Gebre Selassie.Al solito Balotelli è infallibile su calcio di rigore e spiazza Ceck che si lancia a sinistra con un pallone basso sulla destra.Balotelli è a 20 rigori su 20 !
Ora il biglietto per il Brasile è staccato e la gara è in discesa. Invece gli ospiti che non hanno più nulla da perdere creano qualche pericolosa occasione ad esempio al 20’ con un’azione Kolar-Kozac che non si concretizza al tiro di quest’ultimo per un soffio e due minuti dopo con il pericoloso e veloce Jiracek che si incunea in area e di sinistro impegna Buffon.
L’Italia cerca solo di mantenere il vantaggio ed invece dovrebbe chiudere la partita contro un avversario che appare chiaramente alla portata.
In queste ultime due partite a dir la verità non si è vista una grande Italia.Questa Nazionale dipende moltissimo dalla vena di Balotelli e dalla tenuta di qualche senatore.
Brutto infortunio ( un taglio ) per Pasqual colpito da una gomitata di Kozak che era saltato per colpire la sfera proveniente da un cross.Pasqual esce ed entra Ogbonna.
Poi Osvaldo e Candreva cercano di rendersi pericolosi e piano piano si va verso la fine.
Intanto esce Montolivo al suo posto Motta.L’arbitro Eriksson manda anzitempo negli spogliatoi il ceco Kolar alla seconda ammonizione dopo un fallo su Balotelli.
Ormai l’Italia tiene palla e tenta ancora con una fuga di Balotelli e tiro senza troppe pretese parato da Ceck. Ultimo brivido davanti a Buffon al 47’ quando il solito Kozak non riesce a dar forza ad una palla che stava scendendo proprio sui suoi piedi.Buffon para.
Una sofferenza finale che dimostra il non grande momento della Nazionale Italiana. Comunque finisce 2-1 e l’Italia è qualificata per Brasile 2014.
Anche l’Olanda ce l’ha fatta stasera.
Sabato 7 settembre 2013 - Lega Pro, Prima Divisione,
2a giornata Pisa - Frosinone 1-1
Pisa: Pugliesi, Pellegrini, Kosnic, Rozzio, Goldaniga, Favasuli, Napoli (41' s.t. Cia), Mingazzini (3' s.t. Sampietro), Arma, Giovinco, Martella (23' s.t. Lucarelli). All. Pagliari
Frosinone: Zappino, Frabotta, Blanchard, Bertoncini, Gucher, M. Ciofani, Frara, Soddimo, D. Ciofani, Curiale (44' s.t. Aurelio), Paganini (36' s.t. Altobelli). All. Stellone
Gol: 15' Arma, 26' Ciofani
Arbitro: Manuele Verdelli di Foligno.
Ass. Marco Chiocchi e Filippo Malacchi di Foligno
Ammoniti: Frara, Goldaniga, Frabotta, Blanchard, Rozzio
Espulso Soddimo
Note: 4742 spettatori, di cui 2924 paganti, 1818 abbonati per un incasso di 49000 euro.
Minuti di recupero: 2' p.t. / 6' s.t.
PISA - Il Pisa riparte all'Arena dopo la vittoria esterna di Barletta, tra sogni e speranze per un campionato di Lega Pro mai così difficile come quest'anno, grazie alle numerose e blasonate squadre che compongono il girone B di Prima Divisione. L'Arena si colora di nerazzurro per una prima serata che già vede uno scontro diretto contro il Frosinone. Iniziare bene la stagione vuol dire prendere fiducia dei propri mezzi.
PRIMO TEMPO - La squadra di Pagliari inizia subito con personalità, grazie a un tiro centrale di Arma al 3' facilmente neutralizzato da Zappino. I nerazzurri iniziano col piglio giusto e un gran ritmo di gioco, rendendosi pericolosi più volte. Al 6' Martella raccoglie una respinta della difesa sugli sviluppi di un calcio d'angolo e spara alto. Ancora pericolosi i nerazzurri, stavolta con Giovinco che al 13' calcia da 25 metri di poco alto sopra la traversa. Al 15' il Pisa passa grazie a un imperioso stacco di testa di Arma su cross di Pellegrini. Al 16' il Frosinone risponde con un tiro di Ciofani sottomisura di poco a lato. Al 26' Rozzio liscia un pallone, dando modo a Ciofani di realizzare la rete del pareggio: preoccupa in questa occasione la difesa del Pisa. Al 29' i nerazzurri provano a reagire grazie a un'ottima azione di contropiede in triangolazione veloce sull'asse Arma-Giovinco-Martella, con quest'ultimo anticipato sul più bello in area di rigore. La difesa nerazzurra inizia a mostrare i suoi limiti e il Frosinone si fa più spavaldo. I nerazzurri dalla mezz'ora in avanti riescono a pungere solo in contropiede. L'ultima azione del primo tempo è ad opera di Martella che scarta il portiere e calcia verso la porta, ma Bertoncini salva sulla linea impedendo la rete del Pisa. La prima frazione si conclude anche con un episodio negativo di Curiale, che ha colpito con una gomitata Goldaniga al volto, non visto dalla terna arbitrale, ma immortalato dalle telecamere.
SECONDO TEMPO - La ripresa inizia con una nota dolente: Mingazzini, caduto in maniera scomposta, è costretto al rientro forzato negli spogliatoi. Al suo posto entra Sampietro. Al 7' il Pisa viene fermato tre volte sulla linea di porta con le conclusioni a botta sicura di Arma, Sampietro e Martella grazie ai due difensori centrali della squadra ciociara che si immolano letteralmente per impedire la rete nerazzurra. Al 9' Soddimo viene espulso per una gomitata nei confronti di Pellegrini, stavolta ravvisata dall'arbitro. Il Frosinone resta in dieci uomini. Al 14' il Pisa va nuovamente vicino al gol dopo un batti e ribatti in area di rigore. Stavolta è Favasuli dall'area piccola a calciare alto. Al 29' Blanchard si rende pericoloso su punizione, ma Pugliesi riesce a sventare nonostante qualche apprensione. Al 34' un altro buco del Pisa permette a Curiale di incunearsi all'interno della retroguardia nerazzurra. Pugliesi riesce a respingere come può di piede, evitando la rete ospite. Un minuto dopo è Giovinco ad andare vicino al gol con un tiro in corsa di poco alto. Al 40' Napoli prova a impegnare dai 25 metri Zappino, che è costretto a mettere in angolo. Al 42' Favasuli calcia di destro dalla distanza, ma la palla termina ampiamente a lato. Dopo una punizione di Giovinco, all'ultimo minuto di recupero, finisce quindi 1-1 la prima gara in casa del Pisa.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTv
Ritorna la Nazionale Italiana di calcio alla ricerca del passaporto definitivo per il Mondiale del Brasile 2014. Non manca molto e gli avversari di questi giorni non appartengono alla aristocrazia del calcio mondiale.
Trattasi di Bulgaria stasera a Palermo ( campo che porta bene alla Nazionale con 8 vittorie un pari ed una solo sconfitta nei 10 incontri disputati.la sconfitta nel 1994 con la Croazia ) poi Repubblica Ceca il 10 prossimo ( tra l’altro la Repubblica Ceca ed è una sopresa oggi è stata sconfitta in casa dall’Armenia per 2-1)
In questi giorni si è forse parlato di più della presunta volontà di Cesare Prandelli di mollare il timone della Nazionale al termine dei prossimi Mondiali e quindi si è scatenato il toto nomina per il successore. Uno degli argomenti decisivi per cui il posto di Ct non è in cima ai desideri degli allenatori sta tutto nel compenso percepito non di certo all’altezza dei top club.
Insomma il Ct degli azzurri si deve accontentare (???!!!) di un compenso sul milioni di euro lontanissimo dagli appannaggi dei club europei che vanno per la maggiore. Eppure gli interessati non mancherebbero in primis lo stesso Allegri.Ma il favorito se Prandelli mollerà pare essere Zaccheroni.Vedremo.
Intanto il portiere Buffon si appresta a a raggiungere il record di presenze in Nazionale di Fabio Cannavaro lo farà nella gara contro la Repubblica Ceca.136 presenze.
Prandelli mette in campo in avanti Gilardino,Candreva ed Insigne.Per il milanista El Shaarawy sarà ancora panchina.Il nostro CT è anche alle prese con assenze importanti come quelle dei milanisti squalificati Montolivo e Balotelli e di Osvaldo..Mentre Marchisio e Barzagli sono infortunati. A centrocampo torna Thiago Motta.
Molto mobile Gilardino ad inizio gara e subito pericoloso con una girata bloccata da Mihaylov.Poi un paio di tiri senza molta pericolosità dei bulgari con Nedelev , Manolev e Tonev. Si fa vedere Insigne al 25’ con un bel destro che il portiere bulgaro mette in angolo. La gara è abbastanza equilibrata anche se i bulgari non sembrano molto pericolosi in avanti.
Partita sbloccata per gli azzurri al 38’ quando un bel cross da fondo campo sulla sinistra da parte di Candreva viene schiacciato in rete da una perfetta inzuccata di Gilardino che a tu per tu con il portiere non poteva sbagliare.E ‘ la 19ma rete di Gilardino in Nazionale.
Si va al riposo sull’1-0 per l’Italia.
La musica sembra cambiare ad inizio ripresa quando i bulgari spingono a fondo.Ci vuole un miracolo di Buffon al 3’ per evitare il gol di Popov che era intervenuto su cross di Nedelev.
Pirlo lancia Insigne che di destro impegna Mihaylov.Intanto la Bulgaria rinforza l’attacco con l’ingresso di Iliev.I frutti si vedono perché l’Italia è schiacciata in area e tutta sulla difensiva.
Al 16’ ancora Buffon protagonista quando respinge sulla linea un colpo di testa del solito Popov su esiti di calcio d’angolo. Prandelli è preoccupato.Sul successivo angolo ancora Buffon respinge su Rangelov.Intanto esce Antonelli claudicante ed entra Astori.
Brutto momento per gli azzurri .
Al 18’ un tiro di fedele termina fuori di pochissimo. Esce Insigne ed entra Giaccherini al 19’ 24’ bella punizione di Pirlo con deviazione in angolo di Mihaylov. 29’ confusione in area bulgara e l’Italia dopo 20’ di sofferenza poteva chiudere la contesa. Gilardino si vede stoppare da Bodurov un pallone sulla linea dopo un’incomprensione con il portiere.
Ormai la Bulgaria spinge in forze e la difesa degli azzurri regge.Più volte anche il portiere bulgaro Mihaylov si porta in area azzurra e la migliore occasione per pareggiare capita proprio al termine del quarto minuto di recupero con un colpo di testa di Minev che va sull’esterno della rete vicino al palo alla sinistra di Buffon che ha il merito di aver evitato almeno un paio di gol.
Pisa , San Rossore: per Gianfranco Venturi, Presidente della Commissione Ambiente, territorio di eccellenza e volano di sviluppo.
Salvaguardia, tutela, fruizione delle risorse i cardini attorno ai quali ruota la strategia di valorizzazione del Parco regionale compreso tra le province di Pisa e Lucca. La commissione Ambiente in visita alle aree dell'azienda agrozootecnica, alla Sterpaia, Piaggerta, Torre Riccardi, Villa del Gombo Un “bilancio” e una “impostazione positiva”. “L’attuale gestione del Parco regionale Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli ci sta convincendo”. Così il presidente della commissione Ambiente Gianfranco Venturi (Pd) al termine della visita di oggi, mercoledì 04 settembre, nella Tenuta di San Rossore ed in particolare ai terreni dedicati alle attività agrozootecniche, alla Sterpaia, Piaggerta, Torre Riccardi, Villa del Gombo. Una visita voluta per capire quali sono gli “obiettivi e le strategie di questa amministrazione” in particolare in termini di “valorizzazione del Parco” che, ha ricordato Venturi, “vive di risorse pubbliche ma anche di importanti risorse proprie”. “Il presidente del Parco ci ha illustrato le intenzioni in termini di salvaguardia di un territorio così vasto e così ricco di cultura. Progetti e iniziative, come quella del Route nazionale dell’Agesci, che dal 7 al 10 agosto 2014 porterà nella tenuta un campo fisso di oltre trentamila scout, che cercano un collegamento importante anche con il turismo sostenibile”. “Senza nulla togliere alla valorizzazione e alla salvaguardia ambientale – ha concluso Venturi - il Parco deve essere una risorsa per il suo territorio e la Toscana tutta”. Coniugare i due obiettivi “tutela e sviluppo”, per il vicepresidente della commissione Andrea Agresti (PdL) è “possibile. Ci si deve riuscire. Questo è un Parco che ha potenzialità altissime che ancora non hanno trovato una giusta dimensione”. “Da tanto se ne parla” ha continuato Agresti sottolineando come in passato “ci sia stata una gestione più attenta al bene che alla sua valorizzazione”. “L’attuale presidente ha avanzato progetti e proposte che vanno in questo senso. Staremo a vedere”. “Siamo molto contenti che la commissione del Consiglio regionale sia venuta a visitare una Tenuta di eccellenza come quella di San Rossore” ha detto il presidente del Parco Fabrizio Manfredi. “Credo che l’incontro sia servito a comprendere importanza e potenzialità di un territorio che si estende per circa 23mila ettari”. “Il nostro intento – ha chiarito - è quello di una sua valorizzazione partendo dalla salvaguardia agganciata alla conoscenza e alla fruizione piena da parte della popolazione locale, ma anche come volano di sviluppo complessivo si in termini di qualificazione che di promozione turistica”. “Ci sono delle realtà – ha spiegato il direttore dell’Ente Andrea Gennai – in cui è possibile conciliare attività economiche come la zootecnia con quelle di conservazione e sviluppo soprattutto del settore turistico”. “Su queste realtà stiamo lavorando per incrementare quello fatto fino ad oggi e acquisire una dimensione nazionale con ambizioni europee”. Nel corso della visita sono stati toccati temi relativi alla fruizione turistica di San Rossore, alla gestione delle risorse forestali e immobiliari. Ad accompagnare il presidente e il vicepresidente nella visita, il portavoce dell’opposizione Stefania Fuscagni e i commissari Marta Gazzarri (Idv), Paolo Marcheschi (FdI), Giovanni Ardelio Pellegrinotti (Pd).
fonte : Ufficio stampa Ente parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli
Mentre gli anticipi del sabato hanno confermato come l’avversaria principe della Juventus potrebbe essere il Napoli di Benitez vediamo stasera come risponderanno le altre aspiranti alle prime posizioni su tutte Fiorentina ed Inter.
Di certo hanno fatto impressione i 4 gol di Hamsik in due gare così come la continuità nei risultati della Juventus capace di rifilare 8 gol alla Lazio in appena 15 gg ed in due sole gare.
La forza del centrocampo juventino è straripante ( Pogba-Vidal-Lichsteiner ) e davanti la continuità a rete del neo arrivato Tevez utilissima.
Desta comunque impressione il fatto che la Lazio ( ottima dal centrocampo in avanti ) abbia mostrato una difesa del tutto insufficiente per le aspirazioni dei romani.
Beccare tre gol in fotocopia da lanci in profondità della difesa avversaria è un difetto che non può appartenere ad una squadra di vertice.
E brava anche la Roma che si è sbarazzata per 3-0 di quel Verona che aveva battuto il Milan nel gioco e nella corsa.
Ed a proposito di Milan: comincia oggi il campionato del Milan ha detto Allegri. E come se avesse detto : tutte le energie erano per l’eliminazione del PSV..e capirai…! Mentre l’amministratore delegato Galliani è a Madrid a trattare per il ritorno di Kakà ,magari a metà con il Los Angeles Galaxy visto che i danari sono pochi e l’ingaggio dell’ex molto alto ( 10 milioni netti ,ingaggio che oltre ad essere improponibile per il bilancio rossonero scatenerebbe anche se dimezzato le richieste di adeguamento di altri rossoneri-vedi Balotelli)
Francamente crediamo poco a questa operazione che sa molto di sport-marketing cioè a dire la deviazione sconcia del vero sport! Kakà ha già dato e poco altro aggiungerebbe di luce alle stelle.
7’ comincia bene i Milan al gol con Robinho dopo cross basso dalla destra di Balotelli non toccato da Poli e Muntari con palla comoda per il brasiliano che con precisione batte Agazzi e per poco non si ripete due minuti più tardi sempre su passaggio di Balotelli.Robinho che torna al gol dopo molto tempo,15 turni.
E’ il 23mo gol di Robinho col Milan in campionato su 87 gare.
Quindi psicologicamente e materialmente il Milan ora potrà giostrare al meglio.Vediamo. Piano piano il Cagliari cerca di riprendersi dopo il gol ed i rischi corsi ma alla mezz’ora dopo un’azione combinata Robinho-Balotelli ( i due sembrano integrarsi al meglio ) e gran tiro di quest’ultimo con risposta alla grande di Agazzi ma con sfera non trattenuta arriva Mexes che si era portato in avanti e segna il 2-.0 comodo comodo. Nemmeno un minuto dopo il Cagliari accorcia con un gran tiro di Sau dai 25 metri con palla che non dà scampo ad Abbiati.Ci risiamo ?
Balotelli cade in area ma forse accentua troppo il contatto con Ariaudo e il Sig.Russo l’arbitro lascia correre ed ancora Balotelli su punizione violenta come sempre al 41’ co palla fuori di poco.Al riposo sul 2-1 che non lascia del tutto tranquilli i rossoneri apparsi in leggero progresso soprattutto vista l’ottima intesa tra Robinho e Balotelli.Di certo la difesa che Allegri ha disposto alta non lascia tranquilli nonostante la non grande pericolosità,almeno per ora di Pinilla.
Al 5’ della ripresa la difesa del Milan vede i sorci verdi dopo discesa di Sau e passaggio a Conti che serve Ekdal, poi il controllo della sfera mancato da Nainggolan a due passi da Abbiati ! Il Cagliari ha sprecato il pari, ma ci crede e Lopez al 15’ fa entrare il pericoloso ( per la difesa milanista in particolare..) Ibarbo.
Meno male per i rossoneri che la 16’ ci pensa il solito Balotelli ( 13 gol in 15 gare di campionato ) a rassenerare S.Siro ed a spegnere i sogni di rimonta degli isolani che erano entrati in campo nella ripresa molto motivati.
Cross di Abate e respinta imprecisa di Ariaudo ad evitare intervento di Poli ma la sfera finisce sul destro di Balotelli che con tutta probabilità chiude la gara.
Al 21’ il pubblico rossonero vede nuovamente in campo quel Matri ( al posto di Robinho ) che già aveva calcato questo prato nel lontano torneo 2002-2003 ( una sola presenza )
Al 29’ un brutto errore di Zapata in disimpegno dà la possibilità ad Ekdal di servire Sau che se ne va verso Abbiati e lo grazia ancora una volta. Matri si rende pericoloso di testa su crosso di Abate.Esce Sau che ha fatto una buona gara ma non è stato lucido di fronte ad Abbiati ed in pratica la gara dei sardi termina al 38’ quando Ibarbo a chiusura di una triangolazione con Nenè calcia alto da buona posizione.
In definitiva il Milan vince la gara che doveva vincere non senza qualche black-out in fase difensiva ma la qualità generale della squadra è nettamente superiore a quella del Cagliari soprattutto in avanti. Allegri muove la classifica ed inizia l’inseguimento alle prime della classe che a dire il vero sono numerose ( Juventus-Fiorentina-Napoli-Inter-Roma ) in attesa di notizie da Madrid ( Kakà) o da Mosca (Honda)
Allora è Allegri che non vuole un difensore! E’ lui !
Stanti le dichiarazioni di Galliani pare proprio di sì.Incredibile.Bene!
In caso di successi avrà vinto lui ed alla grande,in caso molto più probabile di insuccessi si sarà capito tutto. Se Allegri ritiene che la difesa del Milan sia all’altezza del compito affidatogli ( come minimo un terzo posto in campionato per tornare in Champions ) temiamo si sbagli ed alla grande,anche.
Miracoli a corrente alternata di Abbiati a parte,il resto della compagnia è da vera banda del buco ed ormai da un anno.Ed in questa maniera la pensano in tanti compreso i tifosi della curva sud.
L’allenatore del Milan è lui ed anche ben pagato e se lui ritiene di aver bisogno di un attaccante vista l’incertezza sui tempi di recupero di Pazzini e vista l’anomala prima punta che risponde al nome di Balotelli, è stato subito accontentato con l’arrivo dalla Juventus dell’ex Matri già allenato da Allegri a Cagliari.
Occorre adeguarsi e la Società si è adeguata ai suoi voleri.
Inoltre improvvisamente è stato ceduto Boateng ( a proposito grazie ai suoi due gol al PSV ha il merito di aver contribuito per 2/3 all’ingresso dei 30 milioni destinati alla Società per la partecipazione alla fase a gironi cui aggiungere i 12 milioni pagati dalla sua nuova squadra lo Schalke 04…quindi si può dire che almeno a qualcosa sia servito e non se ne sentirà di certo la mancanza).
Probabile l’arrivo di Honda a gennaio poco probabile il ritorno di Kakà.
Vedremo i risultati
BAYERN MUNCHEN VINCE MERITATAMENTE
LA SUPERCOPPA EUROPEA AI CALCI DI RIGORE PER 5-4 RISULTATO COMPLESSIVO 7-6
Interessante la finale di Supercoppa di Praga tra Bayern Monaco e Chelsea dei “rivali” Guardiola e Mourinho.
Interessante per valutare la forza di due delle 5-6 squadre al top in Europa.( Le altre sono Barcellona,Borussia Dortmund ,Manchester United e City )
Colpisce subito il Chelsea con un gol dell’unica punta “El Nino Torres” lesto a sferrare un violento destro vincente da centro area raccogliendo un cross di Schurrle, poi pian piano il Bayern comincia a macinar gioco ed al 22’ sfiora il pari con un tiro di Ribery che Cech devia in angolo.Ribery ci prova in continuazione gasato anche dal recentissimo riconoscimento .Il francese ha infatti vinto il Premio Uefa come miglior giocatore Europeo della stagione 2012/2013 superando i soliti Messi e Cristiano Ronaldo.
La manovra tedesca è continua ed asfissiante con incursioni di Ribery e Robben ampiamente facilitate dai movimenti di Mandzukic e di Muller.
Talmente frenetico il francese da beccarsi anche un’ammonizione al 23’
Chelsea più che dignitoso,compatto e pericoloso nelle ripartenze così come ha ricordato alla vigilia lo stesso Guardiola lanciando una frecciata a Mourinho. Occhio ho detto ai miei il Chelsea quando riparte in contropiede è letale.Mai perder palla contro le squadre guidate da Mourinho.( ne sa qualcosa lo stesso Bayern ricordando Milito )
Al 2’ della ripresa Ribery riesce nella sua impresa e con un destro da fuori area su passaggio di Kroos riesce di giustezza a battere Cech. 1-1 e gara riapertissima.
63’ butta via il vantaggio il Chelsea quando Oscar si fa incantare da Neuer e non riesce a superarlo comunque ora è un buon momento per gli inglesi che spingono molto.
La gara è molto piacevole ed intensa.Esce Muller ed entra nel Bayern il neo acquisto proveniente dal Dortmund, Goetze.Si confermano due squadroni sicuramente per il momento non alla portata delle nostre.
Molte occasioni ma nessun altro gol fino alla fine.All’inizio dei supplementari classica azione inglese con lancio dalla metà campo sul filo del fuorigioco e palla a Hazard che fa tutto da solo,procede,va in area,dribbla e tira una sventola che Neuer non riesce a parare.Comunque ingenuo anche Boateng.Il lancio è stato di David Luiz.
Ora è complicato per il Bayern che ha speso molto.La migliore occasione per pareggiare da parte del Bayern è per Mandzukic il cui colpo di testa violento da centro area è respinto miracolosamente da Cech!
E proprio Cech assurgerà nel proseguio dei supplementari ad eroe dei suoi.Tutto dietro il Chelsea a difendere tutto spinta il Bayern che acciuffa e giustamente il pari e quindi i rigori proprio all’ultimo secondo del 121’ minuto di gioco con Martinez lesto a metter dentro l’ennesimo cross delle fasce.
Ma ormai era assedio e conoscendo la forza del Bayern ed il suo continuo martellare in forze era evidente che non potessero bastare i miracoli di Cech assieme a Ribery il migliore in campo. Al 118’ una parata fenomenale di Cech aveva impedito a Ribery il pareggio a seguito di calcio di punizione.
Finisce
la Supercoppa alla lotteria dei rigori ma il Bayern ha mostrato maggiore qualità ed ha tirato in porta il doppio degli inglesi come sempre arcigni in difesa se è vero come è vero che ben 6 giocatori sono stati ammoniti ed uno espulso.
La lotteria dei rigori ha avuto questo andamento:
Alaba gol 1-0
David Luiz gol 1-1
Kroos gol 2-1
Oscar gol 2-2
Muller gol 3-2
Lampard gol 3-3
Ribery gol 4-3
Cole palo e gol 4-4
Shaqiri gol 5-4
LUKAKU PARATO 5-4
BAYERN MUNCHEN VINCE MERITATAMENTE
LA SUPERCOPPA EUROPEA AI CALCI DI RIGORE PER 5-4 RISULTATO COMPLESSIVO 7-6
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