Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Derby della Madonnina di Milano:
MILAN 1 INTER 0
De Jong al 20' del 2° tempo
Un derby povero povero che deve servire solo al Milan per alimentare quelle speranze tenui e penso anche “controvoglia accettate” da parte della Dirigenza per un sesto posto buono per l’Europa League cioè a dire per quella Coppa Europea sempre snobbata dai nostri “prestigiosi” club.
La concorrenza è forte e va dal Torino ( che la meriterebbe per il gioco espresso ) al Parma ed anche a Lazio e Verona. Il Milan poi negli ultimi derby spesso e volentieri ha perso per cui Seedorf sul cui futuro in rossonero non sarebbe da giocare neppure un centesimo,ha l’ultima occasione per in un sol colpo raddrizzare la classifica e tranquillizzare i tifosi con un successo di prestigio !?!
L’Inter di Mazzarri è in una stagione di transizione e viaggia 6 punti sopra i rossoneri ma mai ha incantato con quel suo gioco a strattoni fatto di amnesie difensive e furiose approssimazioni personali.
Vediamo le formazioni agli ordini di Bergonzi di Genova
Milan : Abbiati De Sciglio Rami Mexes Constant De Jong Montolivo Poli Kakà Taarabt Balotelli All.tore Seedorf
5 giocatori italiani in campo con un modulo 4-2-3-1
Inter : Handanovic Ranocchia Samuel Rolando Jonathan Hernanes Cambiasso Kovacic Nagatomo Palacio Icardi All.tore Mazzarri
1 giocatore italiano in campo con un modulo 3-5-2
Una gara tutta di buona volontà e finalmente i rossoneri sono riusciti a battere i neroazzurri! L’Inter era imbattuta negli ultimi 5 derby! Ora il bilancio generale dei derby della Madonnina disputati è il seguente: 170 gare con 61 vittorie dell’Inter 53 pareggi e 55 vittorie del Milan.
Ultimo derby vinto in casa dal Milan è stato quello dell’aprile del 2011
Ora un gol di testa dell’ olandese De Jong a seguito di calcio di punizione battuto con precisione da Balotelli ha dato ai rossoneri tre importanti punti in vista della volata per l’Europa Legaue.
Già nella prima parte della gara il Milan aveva attaccato con continuità e le migliori occasioni erano capitate sul piedi di Kakà capace al 37’ dal limite dell’area di effettuare una veloce girata con il destro ma la palla colpiva in pieno la traversa ad Handanovic fermo!
In pratica il portiere del Milan Abbiati non doveva effettuare alcuna importante parata.
Nel secondo tempo il Milan accentua la pressione e già con Mexes al 14° si rende pericoloso con una girata di testa che va a lato.
Poi il gol di De Jong già descritto con l’inzuccata vincente a due passi da Handanovic.In un gran grappolo di teste è spuntata quella giusta ed ha infilato in rete un pallone violento.Nulla poteva Handanovic.
Al 32’ un gol annullato a Pazzini da poco entrato al posto dell’applaudito Kakà,per un chiaro fuorigioco.
La migliore occasione l’Inter l’aevva proprio nei minuti di recupero quando l’argentino Milito l’eroe di Mourinho,il Principe del Bernal che così importanti gol ha dato ai neroazzurri ne sbagliava uno pesante ed in pratica dava l’addio ai neroazzurri.
Era solo in mezzo all’area rossonera lanciato da Hernanes ma il suo colpo di testa era da dimenticare.
Finisce il derby con l’ammonizione di Abbiati per perdita di tempo così salterà la penultima contro l’Atalanta.
Alla fine sembrava che il Milan avesse vinto la Champions invece di un modesto derby.
Comunque diciamo cosi:”continua il sogno rossonero per l’Europa League” e siamo tutti felici e contenti.Ironie a parte!
CORSA AI POSTI DI EUROPA LEAGUE 2 tra queste squadre
INTER 57 punti TORINO 55 punti MILAN E PARMA 54 punti LAZIO E VERONA 52 punti prima dello scontro diretto di domani Verona-Lazio
Il TORINO che è sesto in classifica sarebbe in Europa League se vincesse le ultime due gare con Parma e Fiorentina in virtù del vantaggio che vanta nella classifica avulsa .
Il calcio ne esce ancora umiliato:un’altra figuraccia in mondovisione,ed è quello che il paese si merita in assenza di leggi severe e rispettate circa la violenza pre ,durante e dopo le gare di calcio.
E poi ci prendono pure per “grulli” quando affermano che non c’è stata alcuna resa,alcuna trattativa con gli ultras in merito alla disputa o meno della finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.
Un bel coraggio ed una bella faccia tosta ci vogliono.Ci hanno preso per fessi ?
Quel capopolo ,quell’ultras del Napoli prima ha preteso il colloquio col capitano della sua squadra ( Hamsik ) poi ha dato “ il benestare” all’inizio gara.
Abbiamo fatto come paese in Mondivisione una figuretta penosa.
Una Coppa Italia umiliata e svergognata.
Uno Stadio Olimpico in pratica sequestrato dagli ultras ed il tutto di fronte ad importanti cariche dello Stato e del governo sportivo ( FIGC e CONI )
Ed anche sulla stampa ,poi, perché quella tendenza a dividere la “triste” vicenda su due piani?
Che tendenza è quella di alcuni giornali anche nazionali ,di separare i fatti precendenti la gara dall’avvenimento sportivo stesso,dalla partita?
Come dire: la violenza è fuori dalla stadio.Nello stadio poi si gioca l’avvenimento. La gara,ci sono gli atleti. Errore! Il marcio è nella cultura sportiva completamente assente.
I fattacci appartengono al pre al durante e spesso anche al dopo degli avvenimenti sportivi. E’ un unicum che all’estero ( vedi Inghilterra in particolare) sono riusciti ad estirpare,a debellare.
Grazie unicamente a leggi molto severe ed inflessibilmente applicate.Tutto il contrario che in Italia ove il buonismo imperante crea solo danni e non fa crescere la cultura sportiva e l’etica sportiva già da noi misere causa campanili diffusi.
Pare che anche l’ultras napoletano assurto agli onori delle cronache con quella sua foto alla moda dell’ultras Serbo della gara Italia-Serbia di Genova, fosse colpito da Daspo.A dimostrazione del fatto che i controlli non esistono.
E quelle bombe carta come sono entrate all’interno dello Stadio Olimpico ?
Intanto si prosegue con la Juventus già matematicamente Campione d’Italia per la 30ma volta ed con il derby di Milano ( in tono minore ) pronto al via.
Il Napoli vince per 3-1 la sua quinta Coppa Italia
Azioni principali della finale di Coppa Italia 2013/2014 da considerarsi “giocata per motivi di ordine pubblico” e quindi “fasulla”
11’ 1° tempo un contropiede del Napoli è finalizzato in gol da Lorenzo Insigne.Il lancio che l’ha servito al limite dell’area è stato di Hamsik.
14’ 1°tempo il Napoli sfiora il raddoppio con Gonzalo Higuain che servito da un cross di Callejon sfiora il palo alla destra di Neto.
16’ 1° tempo il Napoli raddoppia sempre con Insigne che raccoglie un passaggio da destra di Higuain che la difesa viola non intercetta e batte Neto per la seconda volta.
27’ 1° tempo la Fiorentina accorcia con Vargas splendidamente servito da Ilicic e con un sinistro al volo batte un Reina immobile tra i pali
45’ 1° tempo la Fiorentina si vede annullare il 2-2 segnato da Aquilani che era intervenuto in spaccata su una punizione di Ilicic per una posizione leggermente irregolare di fuorigioco.
27’ 2° tempo sventola di Fernandez della Fiorentina che Reina alza in angolo
28’ 2° tempo dopo un’assenza per infortunio di 5 mesi rientra in gara Giuseppe Rossi
29’ 2° tempo occasionissima sprecata dal neo entrato Pandev del Napoli su perfetto assist profondo di Insigne.
33’ 2° tempo Inler del Napoli viene espulso per doppia ammonizione
40’ 2° tempo incredibile occasione per il pareggio sprecata da Ilicic della Fiorentina.In due contro due aveva ricevuto una palla dalla sinistra da matri e la porta era spalancata.La palla esce di un nulla alla destra di Reina.
41’ 2° tempo questa volta è Matri che dal limite tira subito in girata ma la sfera esce di un metro.
Al 2’ del recupero il Napoli chiude la gara con Mertens che lanciato sulla sinistra da Callejon batte Neto imparabilmente
Il Napoli vince quindi la sua 5a Coppa Italia. In questo caso una finale giocata per necessità di ordine pubblico e priva di ogni valore sportivo vero chiunque la vincesse.
Quello che ha perso è lo SPORT !
Presentata a Marina di Pietrasanta la 35 edizione del Festival La Versiliana. Presenti il Sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi, il Sindaco di Forte dei Marmi Umberto Buratti, il Presidente della Fondazione La Versiliana Dianora Poletti, il direttore artistico Luca Lazzareschi, il direttore generale Manrico Nicolai e Sergio Maifredi, ideatore e regista del progetto “Odissea – Un racconto mediterraneo”. Una stagione epica per il Festival della Versiliana Marina di Pietrasanta (LU) Dal 15 luglio al 22 agosto il Festival La Versiliana apre le porte al pubblico per la sua 35 edizione. Tra assolute novità e proposte di grande appeal il Festival La Versiliana metterà in scena tra luglio e agosto 29 titoli per altrettante serate di grande spettacolo, frutto dell’attento lavoro della Fondazione La Versiliana presieduta da Dianora Poletti e del direttore artistico del Festival Luca Lazzareschi. Un cartellone intenso, prestigioso e variegato come nella più solida tradizione della Versiliana che conferma il Festival di Marina di Pietrasanta il polo di intrattenimento culturale più prestigioso della Versilia. Un programma di ampio respiro internazionale, che proporrà la consolidata formula con una proposta di spettacoli eterogenea, che spazia dalla prosa con prime nazionali d’autore alla danza, dal musical ai grandi comici, ai concerti dei grandi cantautori. Per la prima volta inoltre il Festival della Versiliana raddoppierà il proprio palcoscenico avvalendosi di una location d’eccezione, la rotonda del Pontile di Marina di Pietrasanta, dove sarà proposto un progetto di grande fascino: “Odissea - un racconto mediterraneo” “Una stagione ambiziosa e di grande qualità che pur in un momento di crisi, siamo lieti di poter presentare – dichiara con soddisfazione Dianora Poletti, presidente della Fondazione La Versiliana. Nel rispetto della tradizione del nostro Festival abbiamo scelto di coniugare nel cartellone spettacoli di impegno, ma anche di animo leggero, spettacoli che siamo certi raccoglieranno l’interesse e soddisferanno la curiosità degli spettatori, mantenendo sempre fede alla grande qualità che il pubblico esige. Tutto questo è possibile grazie al Comune di Pietrasanta e alla Banca della Versilia Lunigiana e Garfagnana, nostri soci fondatori che anche per questa edizione non hanno fatto mancare il proprio sostegno, così come il Comune di Forte dei Marmi e la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.” "Qualità e divertimento sono, come sempre, la cifra distintiva del cartellone del Festival - afferma il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi - il più importante polo di intrattenimento della Versilia, capace di coniugare le varie arti dello spettacolo guardando al panorama artistico nazionale ed internazionale. Intorno a noi vediamo realtà simili, esempi lodevoli, ma certamente altro è il carattere del vero ed unico Festival della Versiliana che ci consegna, anche per la stagione 2014, grazie alla direzione artistica di Luca Lazzereschi, un ricco ventaglio di proposte tra le ultimissime novità e la più solida tradizione. Un appuntamento con la cultura del divertimento assolutamente da non perdere". IL CARTELLONE DELLA PROSA: Novità assoluta della 35° edizione del Festival La Versiliana sarà certamente Odissea – un racconto mediterraneo, affascinante progetto di Sergio Maifredi che la Fondazione La Versiliana presenta avvalendosi per la prima volta di una location d’eccezione, la rotonda del Pontile di Marina di Pietrasanta. Una brillante intuizione quella di proporre gli spettacoli con la naturale scenografia del mare della Versilia, che si sposa alla perfezione con il tema del viaggio e del mare del poema epico di Omero e che permette alla Versiliana di raddoppiare così il suo palcoscenico. Sei racconti, sei grandi attori del teatro italiano, sei tappe scelte tra le più significative del viaggio narrato nel grande poema epico di Omero, che si alterneranno dal 15 luglio al 19 agosto. I sei racconti che tratteggeranno la tappa del viaggio di Odissea al Festival della Versiliana 2014 saranno infatti Odisseo e la gara dell’arco, affidato a Moni Ovadia il 15 luglio La discesa agli inferi con Davide Enia il 22 luglio, Odisseo e i Feaci con Giuseppe Cederna il 29 luglio La maga Circe con Paolo Rossi il 5 agosto La ninfa Calipso con Amanda Sandrelli il 12 agosto Odisseo e Penelope con Tullio Solenghi il 19 agosto Altro fiore all’occhiello sarà la PRIMA NAZIONALE di Dipartita Finale di cui Franco Branciaroli sarà autore, regista e interprete, che debutterà il 18 luglio al Teatro di Marina di Pietrasanta per l’apertura del Festival. Una prima assoluta di autore contemporaneo, con un supercast di attori dai 53 ai 94 anni che si prepara a guadagnare l’immortalità nella storia del teatro. Protagonisti saranno infatti Gianrico Tedeschi, Ugo Pagliai, Franco Branciaroli e Massimo Popolizio, annunciati - come da locandina – in “ordine anagrafico”. Un motivo di orgoglio per la Fondazione La Versiliana che conferma ancora una volta il proprio Festival come palcoscenico privilegiato per il debutto di grandi produzioni teatrali. Il 23 luglio il Festival presenta La Dodicesima notte di Shakespeare di e con Carlo Cecchi e con le musiche di Nicola Piovani, spettacolo che arriverà a pochi giorni dal suo debutto a Verona. In scena anche Il Bugiardo di Goldoni ( 27 luglio) proposto nella versione della Popular Shakespeare Company con Maurizio Lastrico e Michele di Mauro per la regia di Valerio Binasco; giovedì 31 luglio sarà la prima volta al Festival della Versiliana per I Legnanesi, il più celebre esempio di teatro italiano en travesti. La compagnia, che recita esclusivamente in dialetto legnanese è tra le più note nel panorama dialettale europeo e proporrà il suo ultimo spettacolo La vita è fatta a scale ... per una serata di risate senza sosta. Comicità e leggerezza quindi, che anche gli Oblivion riporteranno in scena, il 14 agosto con Othello, l’H è muta… Gli interpreti della irresistibile parodia “I promessi sposi in 10 minuti”, forte di tre milioni di visualizzazioni su youtube, demoliranno a colpi di ironia grottesca l’Othello di Verdi e quello di Shakespeare, cantando, recitando e dirigendosi con musiche tutte dal vivo e un soggetto unico, tra arie d’opera, canzoni pop, citazioni irriverenti e gag esilaranti. LA DANZA: con le più grandi compagnie italiane e straniere il Festival della Versiliana sarà ancora una volta il polo di riferimento del balletto e dell’arte in movimento: Si comincia il 19 luglio con Giselle, un grande classico interpretato dai giovanissimi danzatori della compagnia Junior Balletto di Toscana, il 25 luglio sarà la volta di COMIX, creazione di Emiliano Pellisari e No Gravity, ispirata al mondo dei cartoni animati e dei fumetti. Gesti atletici e comicità in una straordinaria simulazione di assenza di gravità che lasciano il pubblico a bocca aperta. Sabato 2 agosto sarà in scena la compagnia Aterballetto che proporrà due balletti: Don Q e Rain Dogs, il primo ispirato al capolavoro di Cervantes porta la firma di Eugenio Scigliano per le coreografie, mentre il secondo è coreografato da Johan Inger. Il 5 agosto la Compagnia spagnola di danza Miguel Angel Berna presenterà invece …bailando mi tierra! Mudejar in cui il virtuoso e sensuale re delle nacchere di Saragozza, promette di lasciare il pubblico con il fiato sospeso. Sensualità e tecnica anche per il Contemporary Tango di cui sarà protagonista l’ eccellente e affascinante Kledi Kadiu insieme al Balletto di Roma l’8 agosto. Il 16 agosto sarà protagonista ancora un grande ballerino, l’ucraino Ivan Putrov, ex etoile del Royal Ballet che nel gala Men in Motion esplorerà la bellezza della forma maschile in movimento. Grande danza internazionale anche il 12 agosto con gli AILEY II, compagnia newyorkese considerata l’esempio più rappresentativo delle nuove frontiere della danza, forza e agilità che si uniscono allo spirito e all’energia dei migliori talenti della giovane danza americana. Il 20 agosto segna invece il grande ritorno dei Trocks. Dopo il successo del 2012 Le Ballets Trockadero de Monte Carlo, i più noti “boys ballerinas” del mondo tornano al Festival della Versiliana per il più divertente spettacolo di danza che si sia mai visto. I CONCERTI: Tempio della danza, ma anche della grande musica italiana d’autore. L’edizione 2014 del Festival della Versiliana proporrà infatti grandi concerti. Sul palcoscenico immerso nella pineta si alterneranno Franco Battiato che oltre a proporre i suoi grandi successi acustici si presenterà con il progetto di musica elettronica sperimentale Joe Patti ( il 26 luglio), Angelo Branduardi che proporrà il 6 agosto il suo ultimo lavoro “Il rovo e la rosa- ballate d’amore e di morte”. Ma a cantare sul palco della Versiliana ci sarà anche, il 10 agosto, un’inedita Monica Guerritore, interprete delle canzoni musicate dal compositore Giovanni Nuti su testi di Alda Merini: uno spettacolo commovente di immagini, parole, danza, musica e passione. In cartellone anche Renzo Arbore, che tornerà il 13 agosto con la sua Orchestra Italiana, dopo il trionfo dell’edizione 2012 alla Versiliana, mentre il 22 agosto saliranno sul palco gli STADIO con il loro nuovo “Immagini del vostro amore” MUSICAL, ILLUSIONISMO E COMICITA’: l’estate è divertimento e magia. Il Festival della Versiliana torna quindi a proporre anche generi di intrattenimento spettacolare leggeri, divertenti e magici, ma sempre all’insegna della grande qualità. Nel ricco programma del Festival ci sarà infatti spazio per il più grande e amato di tutti i musical sul grande schermo “Cantando sotto la pioggia” (Singin’ in the rain). Due ore di piacere continuo, gioia contagiosa e di musiche famosissime che la Compagnia Corrado Abbati presenterà sabato 9 agosto. L’estate 2014 sarà anche all’insegna della magia, grazie alla presenza del re degli illusionisti Gaetano Triggiano, 37enne che partito da Pisa, sua città natale, ha fatto il giro del mondo con i suoi show. Triggiano, allievo di Arturo Brachetti proporrà il 18 agosto il suo nuovo one man show “Real Illusion” uno spettacolo puntato su velocità, colpi di scena ed effetti in grande stile. La comicità è affidata invece a showmen tra i più brillanti del panorama italiano: Angelo Pintus, ospite fisso della trasmissione Colorado, con le sue irresistibili 50 sfumature di Pintus il 3 agosto e Giuseppe Giacobazzi, comico di Zelig tra i più apprezzati, che sarà protagonista in Del mio meglio il 21 agosto. L’edizione 2014 del Festival della Versiliana segnerà però anche l’acclamato ritorno di un grande intrattenitore, l’istrionico mattatore del palcoscenico Enrico Brignano, che sarà di nuovo protagonista alla Versiliana il 17 agosto con il suo nuovo spettacolo. Biglietteria: i biglietti della 35 edizione del Festival La Versiliana saranno in vendita dal 15 maggio presso tutti i punti vendita Ticketone e a Pietrasanta, al Teatro Comunale, negli orari della programmazione cinematografica. Vendite online anche su www.ticketone.it. Info 0584 265757 I costi degli spettacoli restano sostanzialmente invariati rispetto allo scorso anno, mantenendo fede alla politica di contenimento dei prezzi. Sarà possibile sottoscrivere particolari formule di abbonamento per gli spettacoli “Odissea – un racconto mediterraneo” e gli abbonati della stagione di prosa del Teatro Comunale di Pietrasanta potranno beneficiare di abbonamenti scontati per gli spettacoli di prosa e danza. Fondazione La Versiliana Tel. 0584 265777 mob 349 8613496
FIORENTINA 6 Coppe Italia conquistate:
1939/40 1960/61 1965/66 1974/75 1995/96 2000/2001
NAPOLI 4 Coppe Italia conquistate:
1961/62 1975/76 1986/87 2011/2012
FINALE DI COPPA ITALIA 2013/2014 STADIO OLIMPICO DI ROMA
I TIFOSI ALL’OSPEDALE SONO 10 (uno grave)
Questo prima della partita iniziata dopo 45’ di conciliaboli tra funzionari di Polizia e della Questura con i vertici della FIGC e dei tifosi del Napoli e della Fiorentina.
Chiara la decisione della Questura:occorre giocare per forza! Altrimenti sarebbe ingestibile lo sfollamento dei 66.000 presenti
Ovvio come la gara abbia perso ogni significato sportivo.
I paragoni con le altre realtà calcistiche li potete fare voi. Fatto è che qui in Italia, nonostante non si faccia che blaterare di crisi,non ci facciamo mai mancare niente.
Anche gli spari di pistola prima di una gara di calcio.
6 colpi d’arma da fuoco a Roma e due tifosi ricoverati in codice rosso.Questo è accaduto nel pre gara di Fiorentina-Napoli nella zona dello stadio Olimpico di Roma.
Ci risiamo.Si gioca o non si gioca?Chi decide?
La Questura oppure i capi delle tifoserie?
Episodi gravissimi fuori ed anche dentro lo stadio.
I bollettini parlano di scontri per motivi non sportivi,non legati alle varie tifoserie quindi per motivi occasionali. Mah!
Sembra vi sia stato un agguato teso ai tifosi del Napoli da tifosi non della Fiorentina.Tre feriti da colpi di arma da fuoco ( due gravi ) ed anche un agente ferito dallo scoppio di un petardo.
Anche un passante è stato malmenato con violenza ed ha riportato fratture alle gambe e trauma cranico.
Al Ponte della Musica inoltre si sono fronteggiati gli ultrà di Fiorentina e di Napoli con lancio di petardi.Sono comparsi anche bastoni e due ultrà del Napoli sono rimasti feriti.
Questo il bollettino “di guerra” alle 21.12
Alle 21,13 la gara non è ancora iniziata.
Il giocatore del Napoli Hamsik è dovuto andare tra i propri tifosi per rassicurarli circa le condizioni del tifoso colpito.
La gara dovrebbe comunque iniziare a breve.
Un’altra brutta pagina per il calcio italiano.
Che tipo di partita sarà se prenderà il via? Una farsa? E se prenderà il via e poi dovessero giungere notizie brutte dall’ospedale che accadrebbe? La sospensione ?
E se non prendesse il via la gara che potrebbe accadere allo sfollare dei 66.000 presenti?
Il Premier Renzi e famiglia hanno la scorta e gli altri?
La Questura parla ufficialmente di fatti non causati da tifosi della Fiorentina.E parla anche del fatto che la gara “si debba giocare” a tutti i costi.Già, ma che valore sportivo potrà avere una partita che ha avuto un simile prologo ? Nessuno.
Incredibile! Pare che la curva del Napoli abbia detto si… si gioca!Dico, la curva del Napoli.Il Prefetto si adegua?
La Questura si adegua?
Ogni notizia che arriva continua a confermare il fatto che si assisterà ad una specie di “farsa”.
Pare che i tifosi abbiano deciso di seguire la gara in silenzio.
Abbiamo capito: sarà una gara fasulla solo per garantire l’ordine pubblico.
Una pena.
E francamente non sappiamo neppure se valga la pena di seguire questa gara “fasulla”
Facciamo così: siccome sarà una finale di Coppa Italia del tutto fasulla annoteremo solo le azioni principali.
Inno Nazionale al solito fischiato.
Si inizierà a giocare alle 21’45’’
Dirige Daniele Orsato.
Intanto il risultato UMANO prima del fischio d’inizio è questo : 10 tifosi feriti complessivamente nella fase prepartita!
Fiorentina: Neto Tomovic Savic Pasqual Rodriguez Vargas Joaquin Valero Pizarro Aquilani Ilicic All.tore Montella
Due soli italiani in rosa !
Assente per squalifica Quadrado
Napoli : Reina Ghoulam Albiol Henrique Fernandez Inler Hamsik Callejon Jorginho Higuain Insigne All.tore : Benitez
Un solo italiano in rosa!
Analisi di una sconfitta.
Da dire anzitutto come ad un critico “onesto intellettualmente” sia apparsa evidente la netta differenza in termini di qualità del gioco proposto, dalla Champions League rispetto alla sorella “minore” Europa League. Netta.Indiscutibile.
Juventus e Conte possono dire ciò che vogliono ma appena il nostro calcio si cimenta con l’Europa mostra segnali di insufficiente qualità.Ora siamo inferiori anche al calcio portoghese ed è tutto dire.
La Spagna ha portato in finale Champions due squadre ( Real Madrid e Atletico Madrid ) ed un’altra il Siviglia è in finale di Europa League. Un trionfo.L’altra finalista il Benfica è portoghese.Schiantate le forze tedesche ed inglesi.
La Juventus è arrivata alla fase finale con autonomia quasi al “lumicino”.
La squadra ha animo e grinta e 4 campioni di livello assoluto.Buffon,Pirlo,Pogba e Vidal sia pure con caratteristiche differenti e con Pogba destinato ad essere una vera stella di caratura mondiale.Poi due attaccanti e finalizzatori eccellenti come Tevez e Llorente talmente diversi nei gesti tecnici da risultare determinanti in molte occasioni.Il resto della rosa è fatto da combattenti alcuni con sufficiente tecnica altri solo onesti “pedatori”
Per l’Italia e per il nostro svalutato campionato tutto questo basta a super sufficienza ( tranne il caso Roma che come gioco appare migliore a quello bianconero ).Ma in Europa no.In Europa ci vogliono altri investimenti e forti interventi per tornare almeno tra i primi 8 club del continente.Ed attualmente e Conte lo sa bene, nessuna formazione italiana si può considerare a questa altezza.
Il fatto poi che si prevedesse la finale di Europa League proprio allo Juventus Stadium rappresenta un’amarezza ulteriore che sa quasi di beffa per i bianconeri.
In finale è arrivata la squadra che “venne maledetta” da Bela Guttman il suo allenatore dopo una vittoria internazionale.
Pare che abbia detto:”..non mi volete dare il premio vittoria ?....ed allora io vi dico :"..Da qui a cento anni nessuna squadra portoghese sarà due volte campione d’Europa e il Benfica senza di me non vincerà mai una Coppa dei Campioni.."
In effetti da quella profezia di anni ne sono passati tanti ed il Benfica HA PERSO 9 GARE DI FINALE Europeee e Mondiali!! Dico 9! Incredibile sortilegio!
( Anche se il Porto squadra portoghese di Champions ne ha vinte due.Ma lì c’èra Mourinho e con lui non ci sono sortilegi di sorta.)
Ora il Benfica è al decimo tentativo.
Vedremo.
1961/62 Finale in doppia gara di Coppa Intercontinentale contro i brasiliani del Santos. Due gare due sconfitte. 3-2 a Rio e 2-5 a Lisbona con la bellezze di 5 gol messi a segno da Pelè!
1962/1963 – finale di Coppa Campioni persa contro il Milan per 1-2. ( due gol di Altafini e Milan prima squadra italiana a vincere la Coppa dei Campioni.
1964/1965 – finale di Coppa Campioni persa per 1 a 0 contro l’Inter causa un gol di Jair nella gara disputata a Milano e con la palla che passò tra le gambe del portiere.Insomma un gollazo..
1967/1968 - finale di Coppa Campioni persa ai supplementari contro il Manchester United
1982/1983 – finale di Coppa Uefa persa contro la squadra belga dell’Anderlecht in doppia finale tra andata e ritorno.
1987/1988 – finale di Coppa Campioni, persa ai rigori contro gli olandesi del PSV Eindhoven.
1989/1990 – finale di Coppa Campioni persa contro il Milan.
2012/2013 – finale di Europa League , persa contro il Chelsea all’ultimo minuto.
UN' ITALIA SENZA POLITICA
EUROPA SI, EUROPA NO ,CORRUZIONE
Qual'è la politica dell’ITALIA ? E se non ci fosse una politica?
La politica è esercitare " l'arte " di governare senza fare sbagli, per un paese che sia giusto.
Tutti i giorni ascoltiamo dichiarazioni dei politici che servono solo a rafforzare la convinzione che manchi una politica dell’Italia. Esempio più classico è quello dell’euro. Da una parte abbiamo gli europeisti convinti ,che non riescono d'altra parte a convincere nessuno della bontà delle loro tesi. Tanto che sembrano spesso più attenti a non farsi schiacciare dagli euroscettici ,piuttosto che a tentare di schiacciarli con argomenti economici validi. Non riescono insomma a spiegare le ragioni profonde per cui dovremmo rimanere agganciati all’euro ; tanto meno a disegnare gli scenari se ne uscissimo.
D’altro canto gli euroscettici riescono invece a spiegare la loro posizione sulla base di ciò che è passato , ma raramente riescono a convincere che uscirne sarebbe la totale salvezza. Il tema si complica ancora di più se si introduce un altro elemento di riflessione e precisamente: uscire dall’euro con azioni ben pilotate che ci lascino fortemente agganciati alla politica dell’Europa anche se fuori dall’Euro. Le due posizioni anche in termini elettorali a me pare che si equivalgano e quindi non meraviglia che finisca sul filo di lana o magari anche con distanze più significative.
A mio giudizio , molto dipende da una campagna elettorale fatta di “slogan” ma di poche ragioni che li sostengano. Da qui il sospetto che la politica di governo abbia comunque perso la sua battaglia , in quanto non è riuscita a spiegare le conseguenze positive del rimanere nell’area dell’euro.
Le astensioni dal voto faranno sicuramente la loro grande parte ( le ultime statistiche dicono che siamo intorno al 37% , al quale va aggiunto il 14 % di indecisi che potrebbero far mutare ancora di più il risultato). Con ciò arriviamo al 50% circa che decreta il fallimento della politica. Insomma siamo un Paese senza una politica largamente condivisa sull’Europa (positiva o negativa che sia). Questo è il vero dramma. In questi giorni si sono aggiunti altri temi non di poco conto e che completano il quadro della non politica.
Le vicende di corruzione dell’ EXPO ci hanno riportato non tanto, o solo, alla tangentopoli , ma ad un fenomeno peggiore che è quello di chiederci se ne siamo mai usciti.
Sembrerebbe di no e non solo. Addirittura alcuni personaggi coincidono , altri hanno appena passato la mano ma il fenomeno continua senza interruzioni. Anche qui significa che la lotta alla corruzione dal ’94 non ha fatto passi avanti. Nonostante il commissario per le opere dell’EXPO che ne è a capo ,succedono queste cose e non ne sa nulla. Quindi non era sufficiente ?Inoltre Il cittadino credo si chieda ( nonostante la corsa ai ripari da parte del Presidente del Consiglio) :l’Autorità ( anti-corruzione ) che già c’era , non avrebbe potuto vigilare anche prima sul più grande cantiere aperto in Italia? Evidentemente non può ; ma allora a che serve? Ovviamente tutto questo aldilà delle persone, in quanto non discuto la correttezza del magistrato Cantone , non ne avrei alcun motivo. Il punto è capire se abbiamo certezza che questi episodi non si ripetano. Io non ne sarei per nulla convinto , visto che continua a dilagare .
Evidentemente non abbiamo una politica che definisca bene ruoli , responsabilità e pene per debellare questo “cancro dalla società”. E qui il problema è tutto politico. Tutto politico perché appartiene alle forze politiche fare le leggi. Dettare gli strumenti per applicarle e sentirsene per prime destinatarie. In sintesi dare il buon esempio. Ma purtroppo non è così. Le strade della politica con quelle della speculazione, della malavita , spesso si intrecciano maledettamente fino a confondere anche i limiti . Certamente è importante tutto , sono importanti tutte le riforme .
E’ importante la riforma dello Stato Istituzione e lo Stato organizzazione . Ma non è importante un Senato di 100 o 150 Senatori (lo sarà) . E’ invece prioritario stabilire che deve essere un Senato di persone capaci ed oneste. Ed anche qui il problema è politico .Perché è la politica che deve dettare le regole in base alle quali si può o non si può accedere alle cariche pubbliche. Quel garantismo che ci perviene dalla Costituzione può andare bene per tutti , anzi è forse un segno di grande civiltà giuridica. La stesse regole non possono però valere per chi si candida ad una funzione elettiva o chi viene nominato a capo di un’azienda pubblica o di un pubblico servizio o chi presta comunque la propria opera per lo Stato. Non è una ingiustizia ne una disparità . Significa solo che uno Stato per accedere a certe funzioni esige delle qualità . Chi non le ha non può accedervi. Da qui si parte per le riforme. Altrimenti non è politica per i cittadini , ma interesse di parte della la politica che non li rappresenta.
Ecco perché ci manca una politica.
Ci manca una politica di scelte che sono pregiudiziali a qualsiasi riforma. Le riforme fatte per i cittadini sono queste , quelle fatte per i partiti possono prescindere da queste ma non possono avere lo stesso nome e la stessa dignità. “ Non è molto importante con quale sistema votare ma chi è importante chi votare e chi poter scegliere.” Poi ciò di cui si è parlato in questi giorni è solo una conseguenza ma non il male. Stipendi , giustizia retributiva , sprechi, privilegi sono il frutto delle scelte delle persone che si sono messe a monte e si dipanerebbero molto più semplicemente . La riforma non può essere il tetto alle retribuzioni, quella è solo etica ; non possono essere gli 80 € , che se gestiti bene non sono comunque politica ma giustizia distributiva.
Ma in questi giorni è tornato alla ribalta il problema dell’Immigrazione .
Non è più possibile gestirlo a seconda le sensibilità di ciascuno. Anche qui manca una politica di fondo. Non si può assistere alle discussioni tra pro o contro , tra Italia ed Europa . tra sicurezza e diritto, tra nazionalismi e populismi . Occorre darsi una politica per l’ Italia per l’Europa e per il mondo. Partendo da principi umanitari bisogna però decollare sul possibile , altrimenti rimangono solo morti nel mare della disperazione , principi universali e politiche di paese. La dicotomia è troppa. La politica deve colmarla con la ragionevolezza e spirito costruttivo per la soluzione . Solo così si costruiscono i cittadini del mondo. Non con le sparate di diritti fuori da ogni logica che portano solo alla indignazione. La politica è nuovamente sotto accusa . La politica come arte di governo complessivo, dal piccolo Paese al mondo intero. Altrimenti le organizzazioni Internazionali di qualunque tipo siano , rappresentano esse stesse un cattivo esempio di grandi progetti verso cui bisogna tendere e verso cui volgere le azioni , senza fughe in avanti né indietro.
Lascio per ultimo la vicenda di quello che appare come un complotto verso l’Italia , da parte dell’ Europa( o pezzi di essa) con l’auspicato aiuto dell’America.
Non sappiamo oggi quanto sia vero , né la sua portata , sappiamo che è grave solo che siamo costretti a parlarne. Noi siamo sempre stati favorevoli alla autodeterminazione dei popoli . Non possiamo esserlo a giorni alterni. Quindi comunque se ne sia parlato è grave. E’ grave il fatto , non l’entità . Ma anche qui senza pensare di dichiarare guerra al mondo sarà pure necessario definire una nostra politica ,nazionale, Europea , e contribuire a quella mondiale. Se non abbiamo idee sulla organizzazione mondiale e su quale equilibri si tiene , non possiamo avere idea nemmeno di come di come si governa una cittadina. Se la sovranità nazionale di ciascuno non si concilia con la cooperazione tra i popoli e con uno sviluppo che tenga conto di tutte le componenti e disegnare un modello possibile per gradi , sarà difficile vedere la globalizzazione dappertutto senza aver uniformato gradatamente le condizioni di partenza. La divisione internazionale della economia e del lavoro , sempre esistita , non si supera con la demagogia del tutto e subito; ma con la gradualità degli sforzi di ogni giorno per il suo superamento. Non deportando le persone , ma portando benessere dove non c’è. Di questi problemi mi aspettavo che la politica discutesse in questa campagna elettorale. Questa sarebbe stata veramente la svolta.
Avrei voluto sentire con un po’ di coraggio dove e come l’Italia vuole riformarsi e che cosa ritiene prioritario e come e dove l’Italia si colloca con la propria politica nell’ambito della scelta europea e di scenari ancora più ampi. Posso quindi solo essere ulteriormente deluso. La speranza è solo quindi un’alternativa a questa mancanza di politica.
Ottavio Nulli Pero
http://nuova-politica.webnode.it/
Juventus Stadium di Torino:
Semifinale di ritorno Europa League tra JUVENTUS e BENFICA ( andata 1-2 )
Lo sappiamo,lo sappiamo. Conte conta ( scusate il brutto gioco di parole ) sul dodicesimo uomo che è rappresentato dall’acustica dello Juventus Stadium alimentata dai 35 mila tifosi bianconeri.( il resto della capienza è per i portoghesi..)
Squalificato nel Benfica André Gomes ed assente per infortunio Silvio. Nella Juventus rientra Arturo Vidal.
Un dato statistico importante: la Juventus quando in campo europeo ha perso la gara di andata per 2-1 in 4 occasioni su 5 è riuscita a qualificarsi.
Due volte in Coppa Uefa ed in una di queste proprio contro il Benfica ( vincendo 3-0 a Torino ) due volte in Coppa campioni/Champions. L’unica volta in cui i bianconeri non ce l’hanno fatta è nella Champions 2004/2005 quando, sconfitti per 2-1 a Liverpool non andarono oltre lo zero zero a Torino.
JUVENTUS 0 BENFICA 0
(Aggregate: 1-2)
IL BENFICA IN 9 UOMINI REGGE L'URTO BIANCONERO IN UN FINALE AL CARDIOPALMA!.
Juventus: 3-5-2 Buffon Ceceres Bonucci Chiellini Lichsteiner Asamoah Pirlo Vidal Pogba Llorente Tevez Allenatore: Conte
Benfica: 4-2-3-1 Oblak Siqueira Luisao Garay Pereira Perez Amorin Gaitan Markovic Rodrigo Lima Allenatore: Jorge Jesus
Arbitro: Mark Clattenburg ( Inghilterra )
Si inizia con Maradona in tribuna invitato personalmente da Tevez. Attacca subito il Benfica che ricordiamolo ha sempre vinto in trasferta finora.Anche se questa è la prima volta che gioca la gara in trasferta al ritorno.
Al 2’ è Rodrigo che tira e Lichsteiner salva Buffon! Risponde la Juventus con un gran tiro di Pirlo che Oblak portiere del Benfica alza in angolo. Molto mobile il Benfica in attacco ed anche veloce.Per ora la gara è gestita dagli ospiti.
Scambio Pirlo-Vidal con tiro di poco alto di quest’ultimo al 20’ La gara dice poco per ora ed anche il famoso urlo dello Juventus Stadium è assai debole…
I Portoghesi controllano la partita con una condotta sicura e con una difesa alta.E’ la Juventus che deve fare la gara
Intanto è Pogba che si mette in luce con colpi di tacco e palleggi da autentico campione anche se per ora fini a se stessi.24’ ottima combinazione LLorente Tevez con una semirovesciata di quest’ultimo che finisce alta.Stanno crescendo pian piano i bianconeri.E’ Lichsteiner che va via veloce e tira centrale senza impensierire Oblak
Acquista campo la Juventus alla quale serve un solo gol per andare in finale in questo stesso stadio! 35’ chance per Vidal che di testa colpisce a spiovere con palla che esce di poco a lato.Poi il cileno chiede al pubblico una maggiore partecipazione.Più intensità di tifo.
41’ tiro di Pirlo da notevole distanza che Oblak osserva uscire alla propria destra. 43’ Bonucci di testa a seguito di calcio di punizione battuto nei pressi dell’angolo di sinistra.La palla esce non di molto.
Al primo minuto del recupero ( 2’ concessi ) la migliore occasione per la Juventus per passare in vantaggio! Tocca ad Arturo Vidal schiacciare in area di testa un pallone servitogli da Asamoah.La palla picchia sul terreno si alza e sta per infilarsi nella porta portoghese.Arriva il testone pelato di Luisao che respinge!Poteva essere il gol per la finale.
Al riposo si va sullo zero a zero di partenza.Non crediamo che i portoghesi possano reggere al previsto assalto bianconero.Vedremo le direttive di Jorge Jesus ai suoi.Attaccare con giudizio o barricate alla Mourinho?Per quanto si è visto i lusitano paiono più adatti alla manovra,a costruire
Nella Juventus buono il rientro di Vidal,ottimo a sprazzi Pogba ed anche Pirlo.Fuori gara per ora appare Llorente.
Al 5’ della ripresa la palla qualificazione passa per i piedi di Rodrigo che dal dischetto del rigore e da solo su una palla respinta dalla difesa bianconera sparacchia alto sulla traversa di Buffon! La migliore occasione della gara per i portoghesi che francamente sembrano assai inferiori come classe individuale.
Intanto inizia a piovere a Torino.
Ammonito Rodrigo per un intervento a contatto di Buffon al termine di un contropiede 3 contro 3 condotto dal Benfica. 17’ una punizione di Andrea Pirlo viene sventata da un bell’intervento di Oblak. Ammonito anche Perez nel Benfica per fallo su Tevez. L’arbitro inglese ha però salvato per un paio di volte dal cartellino giallo il bianconero Asamoah.
Lo Juventus Stadium appare in attesa di esplodere da un momento all’altro.Per ora è tiepido.I bianconeri in un modo o nell’altro sono sempre passati…hanno molte armi…
19’ alla fine Asamoah viene ammonito da Clattenburg. 20’ i bianconeri protestano per un possibile tocco di mano in area da parte di Markovic che era saltato assieme a Llorente.
21’ targhetta rossa per Enzo Perez per fallo su Vidal! Seconda ammonizione. Evento che può essere decisivo.Benfica in 10!
Esce Rodrigo ed entra Almeida. 26’ Conte fa entrare la “formica atomica” e fa uscire il difensore Bonucci.Tenta tutto il possibile.Si passa al 4-3-3 Mancano ora 15’ alla fine ed il Benfica sarebbe in finale. Altro cambio nei portoghesi.Entra Salvio ed esce Gaitan. Rinforza gli ormeggi Jorge Jesus… Fuori anche Llorente e Vidal dentro Osvaldo e Marchisio.Finiti i cambi. Marchisio spesso è riuscito a risolvere situazioni difficili,vedremo.
Ed è proprio lui che mette una bella palla in area per Lichsteiner che non riesce ad agganciare la palla.Ricordiamo che a Torino dall’inizio della ripresa piove e la palla sfugge via bagnata. Posizione irregolare di Pogba quando il francese serve Osvaldo che mette in rete.. il fuorigioco era netto.
Bella discesa di Markovic a contatto con Chiellini cade in area ma perché sfinito così come appare senza più forze Lichsteiner. Ormai si gioca sulle residue forze che non sono molte ed il Benfica è in 10.
Ultimo cambio lusitano.Esce lo sfinito Markovic entra Sulejmani. A due minuti dalla fine del tempo regolamentare vengono espulsi Markovic che era appena uscito e Vucinic che era in panchina.I due si erano beccati evidentemente al momento dell’uscita del giocatore del Benfica.
Infortunato in area di rigore portoghese Garay che pare sanguinare dal naso.. Il Benfica è in 9! Finale drammatico dal punto di vista sportivo.Garay esce dal campo! 6’ di recupero!!
Tiro di Tevez parato al centro dei pali!Mancano 2’ alla fine!
Silenzio drammatico nello stadio che ospiterà la finale!Ammonito Salvio per fallo di mano! Punizione per Pirlo,mancano 45 secondi!! Punizione respinta dalla barriera.
Al 98’02’’ Jorge Jesus corre a braccia larghe e felice verso il centro campo.IL BENFICA E’ IN FINALE DI EUROPA LEAGUE PER IL SECONDO ANNO CONSECUTIVO !! LA JUVENTUS HA PERSO LA GRANDIOSA UNICA IRRIPETIBILE POSSIBILITA’ DI VINCERE LA COPPA NEL PROPRIO STADIO!!!
Con questo risultato che possiamo considerare equo prendendo in esame la gara di andata e quella di stasera così come Conte non smette mai di ricordare avremo una parte d’Italia,diciamo il 30-35% ( tifosi bianconeri ) afflitta e triste e l’altra parte ,un buon 35-40% felice come da campanile.Il resto della popolazione ( un bel 25% ) è contento lo stesso fregandosene del calcio e forse fa anche bene…..
LA FINALISSIMA SARA’ TRA IL SIVIGLIA ED IL BENFICA
Il Siviglia pur perdendo 3-1 a Valencia è passato grazie al gol in trasferta dopo aver vinto per 2-0 la gara d’andata.
SEMIFINALE DI CHAMPIONS LEAGUE
Gara di ritorno tra CHELSEA ED ATLETICO DI MADRID Andata 0-0
Stadio Stamford Bridge di Londra
Ci auguriamo che sia una partita di calcio e non una gara tra chi il calcio lo distrugge ( catenaccio alla Mourinho) e chi il calcio lo concepisce con mentalità cinica (calcio utilitaristico ed anche a volte cattivo di Simeone ) Di certo di spettacolo ,speriamo di sbagliarci, se ne vedrà poco.
Se saremo smentiti sarà positivo.
Chelsea: ( 4-5-1 ) Schwarzer Ivanovic A.Cole David Luiz Cahill Terry Azpilicueta Ramires Hazard Willian Torres Allenatore : Mourinho
Atletico di Madrid: Courtois Godin Filipe Luis Juanfran Miranda Mario Suarez Tiago Koke Arda Turan A.Lopez Diego Costa. Allenatore: Diego Pablo Simeone
Arbitro: Rizzoli (Italia)
CHELSEA 1 ATLETICO MADRID 3
Torres al 36' 1° tempo Lopez al 44' 1° tempo Diego Costa su rigore al 15' 2° tempo Arda Turan al 27' 2° tempo
(Aggregate:Chelsea 1-Atletico Madrid 3 )
Nell’Atletico manca il capitano Gabi per squalifica. Mentre Mourinho non potrà utilizzare Lampard e Obi Mikel che sono squalificati. Dubbi sulla presenza degli infortunati Hazard,Eto’o, Terry e Cech.
I diffidati sono: nel Chelsea Willian e David Luiz nell’Atletico di Madrid Adrian Insua , Koke e Juanfran
Teniamo conto che l’Atletico di Madrid è l’unica squadra imbattuta in Champions.
Al 4’ scarso un tiro dal limite dell’area defilato sulla sinistra da parte di Koke fa battere la sfera sulla traversa e poi sul palo alla destra della porta difesa da Schwarzer che in un modo o nell’altro rimedia! Sarebbe stato un gol pesantissimo!
Gara molto combattuta e per ora equilibrata. 14’ pericolosa punizione battuta dai 20 metri da parte di Willian con palla che supera di poco la traversa.Il fallo era stato Koke in fase di ripiegamento.
Si gioca con buona velocità e per ora è interessante vedere come da una parte ( Chelsea ) si metta in luce con ripetute volate palla al piede El Nino Torres e dall’altra ( Atletico Madrid ) tenti di fare lo stesso Diego Costa. Questo anche se per ora le iniziative non hanno sbocco nel gol.
Comincia a spingere forte il Chelsea conquistando calci d’angolo sempre battuti da Willian.Ed è ovvio che la mischia in area spagnola con tutti i saltatori inglesi accorsi in massa sia furiosa.Come si capisce la gara è un combattimento con pochi tiri.
Ammonito Cahill per fallo su Diego Costa che era partito in velocità.Alla mezz’ora.
Per ora la gara è piacevole. 36’ Chelsea in vantaggio ! Grazie ad un’azione di classe del solito Willian che in pratica con un suo movimento,detta il passaggio sulla destra,recupera la sfera e fa fuori due difensori spagnoli cadendo a terra,la palla resta nei pressi è recuperata da Azpilicueta e crossata bassa in area ove El Nino Torres con una girata bassa precisa mette dentro.Questa volta è una bella giocata e questo Torres è sempre un gran bel giocatore!
Per ora a Lisbona andrebbe il Chelsea.Al Madrid manca un gol,un solo gol.
44’ furia spagnola in campo! 1-1 grazie ad un bel gol di Adrian Lopez che sfrutta una girata in area fatta quasi dalla linea di fondo del N°20 Juanfran ed anche un liscio clamoroso del capitano del Chelsea Terry che sfiora soltanto la sfera..La palla è colpita bene ed è imparabile per Schwarzer. Ora in finale sarebbe l’Atletico di Madrid.Per Simeone è molto importante aver recuperato prima della fine del tempo.
Per ora il pari è giusto e la partita è piacevole
Al 2’ della ripresa mezzo miracolo del portiere del Chelsea che alza in angolo una botta a colpo sicuro da parte di Arda Turan trovatosi a tu per tu con la porta inglese dopo inconsueto non controllo delle difesa blu su palla filtrante.
Spinge la squadra di Simeone che non ha campionissimi ma è un “conjunto” vero con uomini che si aiutano l’un l’altro e corrono,corrono. E squadra portata all’iniziativa.Non sono primi in classifica della Liga, a caso!
Al 7’ incursione del Chelsea con una bella inzuccata di Terry sulla quale risponde alla grande Courtois! Buona occasione. Cambio per Mourinho.Entra Samuel Eto’o al posto di Cole.
Al 15’ la svolta decisiva. DIEGO COSTA dopo un minuto trascorso ( e giallo beccato ) per cercare di mettere al giusto posto il pallone da battere per un calcio di rigore causato da un intervento falloso su di lui proprio dal neo entrato Eto’o e trasformato con grande precisione e freddezza con una sventola alta appena sotto la traversa.Può essere il gol per la finale di Lisbona contro il Real Madrid! Atteggiamento giusto da parte di Simeone nel secondo tempo.Ha cominciato attaccando forte della spinta avuta dal pareggio proprio nel finale del primo tempo come avevamo già detto
18’ palo del Chelsea su calcio di punizione battuto da Willian con colpo di testa di Luiz portatosi in attacco.! Fortunato nell’occasione Courtois!
Ora lo Stamford Bridge è una bolgia.Il Chelsea deve segnare due gol per passare.
21’ esce Lopez nell’Atletico ed entra Raul Garcia. 22’ esce anche Torres ed al suo posto Ba.
27’ la corsa nervosa e felice di Simeone significa FINALISSIMA DI LISBONA . L’ATLETICO DI MADRID DA IMBATTUTO E’ IN FINALE CON I CUGINI DEL REAL MADRID. Si,perche la sua squadra è in vantaggio per 3-1 ! Ha segnato Arda Turan !
Tiago mette un pallone in area per Juanfran che serve Turan il cui colpo di testa colpisce la traversa.Interviene di nuovo Arda Turan e segna con la porta spalancata. Non è la prima volta che vediamo azioni aeree da una parte all’altra dell’area ,condotte con schemi precisi e studiati in allenamento.Ora il Chelsea per vincere dovrebbe fare 3 gol e per quanto visto finora è altamente improbabile.
Diciamo che questo Atletico ha caratteristiche molto diverse dal Real ed ha qualità inferiore ma produce gioco continuativo e dinamico.Non sarà facile per Ancelotti.
Nell’occasione del terzo gol si è infortunato Diego Costa che al 31’ deve uscire
.Al suo posto Sosa.Esce anche Willian ed entra Schurrle. Al 38’ ultimo cambio Atletico con Rodriguez al posto di Arda Turan. Ormai in pratica si gioca solo per onore di firma tra i canti dei moltissimi spagnoli presenti a Stamford Bridge.
Rizzoli concede addirittura 5’ di recupero nei quali da notare un bel tiro di Hazard che Courtois respinge col piede,poi arriva Terry il cui tiro è alto.
Dopo 40 anni l’Atletico di Madrid è in finale di Champions! Era il 15 maggio 1974 quando la finale tra Bayern Monaco ed Atletico Madrid disputata a Bruxelles terminò 1-1 dopo i supplementari.La finale venne ripetuta due giorni dopo ed il Bayern vinse per 4-0, sempre a Bruxelles. Allenatore di quell’Atletico era l’argentino Lorenzo. Ora Simeone.
Vincere sul campo di Stamford Bridge non è semplice né da tutti. Solo due squadre ci sono riuscite in passato.Mourinho ha sempre fatto del suo stadio un vero fortino che in campionato è caduto dopo anni proprio la scorsa settimana. In un totale di 117 gare interne con Mourinho in panchina le sconfitte sono state solo 4.Con il Sunderland in campionato e 3 in Champions contro Barcellona ,Basilea e stasera contro l’Atletico Madrid.
Sarà la seconda finale tutta spagnola della storia della Champions dopo quella del 20 maggio del 2000 a Parigi tra Real Madrid e Valencia vinta dai madrileni per 3-0
Il Chelsea esce quindi dalla Champions alla sua 136 gara nella competizione e con 69 vittorie 38 pareggi e 29 sconfitte, quest’ultima fatale.
Da parte sua l’Atletico di Madrid è alla sua 77 gara di Champions con 40 vittorie 20 pareggi e 17 sconfitte.
La “botta” è stata troppo violenta. Una rivoluzione.
Ci riferiamo al risultato globale di Real Madrid- Bayern Monaco 5-0
Come è stato possibile che la squadra Campione d’Europa e del Mondo in carica abbia potuto subire una simile disfatta? Non può essere soltanto merito del “pacioso” Ancelotti.No. I motivi sono molteplici.
Da un mese, un mese e mezzo circa si era visto come il Bayern Monaco non fosse più quello visto negli ultimi anni.Sacadimento di brillantezza,scarsa velocità propositiva senza mai dare la sensazione di robustezza difensiva.
Poi Guardiola profondamente turbato dalla perdita del”fratello” di tante battaglie vinte, Tito Villanova. Guardiola era inebetito in panchina e non ha mutato assetto tattico insistendo con quella “torre “centrale Mandzukic apparsa ieri sera totalmente inutile.
Il 4/3/3 di Ancelotti con una difesa che spesso assumeva la fisionomia di due linee a 4 uomini molto vicine tra di loro con l’apertura o di Modric o di Di Maria per le scorribande di Bale e di Cristiano Ronaldo era fatto apposta per mettere in crisi l’intera tattica di Guardiola.
Non il catenaccio sfrontato utilizzato spesso da Mourinho con tanto di perdite di tempo smaccate per farti saltare i nervi, ma una tattica lucida ,appagante proprio perché le azioni di rimessa venivano condotte da uomini adatti allo spettacolo:Bale e Cristiano Ronaldo.
Un solo esempio su tutti per capire ove è nato il fallimento del Bayern e il trionfo del Real Madrid.Al 30’ quando una insistita ed inutile azione di Ribery alla ricerca di penetrare in area spagnola veniva stoppata .Da lì una veloce ripartenza conclusasi da Ronaldo nella rete del tracollo tedesco.
Era la fotografia della gara.E Guardiola non ha saputo porvi rimedio.
Comunque abbiamo assistito ad una gara storica.Di quelle che restano nella memoria per decenni.
Una gara spartiacque anche per il futuro del Bayern Monaco e di Guardiola già attaccato dai dirigenti del club per la ripetitività e monotonia di quel possesso palla fine a se stesso che non può avere gli stessi risultati del Barcellona ,a lungo andare, sia perché gli avversari prendono le contromisure sia perché là davanti non c’è un Messi in piena forma ma un “normale” giocatore che risponde al nome di Mandzukic.( dalla prossima stagione ci sarà Levandowski)
Questa batosta non può non lasciare il segno.I tedeschi perfezionisti e raziocinanti come reagiranno ? Rivoluzione? Negli uomini o nella tattica ? Sarà interessante vederlo.
Di certo quel Bayern di ieri sera non risponde al nome del vero Bayern.Al di là della forza indubbia dei madridisti.
Comunque mi chiedo come possano elementi come Pepe,Ramos,Carvajal di colpo essere diventati imperforabili.In altre gare avevano dimostrato diverse pecche
Qui indubbiamente c’è stata la mano del tecnico Ancelotti che ha letteralmente annullato quelli che io ho sempre chiamato “gli apriscatole” di Guardiola vale a dire Ribery e Robben apparsi nei due confronti come l’ombra di loro stessi.La cerniera difensiva ed i raddoppi assillanti di marcatura.
Circa i due gol di testa a poca distanza uno dall’altro di Sergio Ramos essi appartengono all’imponderabile del calcio che si può anche chiamare “ culo” oppure dabbenaggine tedesca in fase difensiva.
Come preferite voi.
Nota finale: ora ,dopo questo trionfo avremo una rincorsa generale a salire sul carro di Ancelotti?Dopo le “vedove” di Mourinho avremo i “fans” dell’ultima ora per il “masticatore” Carletto? Di sicuro!
Pep Guardiola Frankfurter Allgemeine Zeitung
STAMPA TEDESCA:
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FRANKFURTE ALLGEMEINE ZEITUNG:
Sport Die Selbstanklage des Supertrainers 30.04.2014 • Pep Guardiola übernimmt die Verantwortung für die bittere 0:4-Niederlage gegen Real Madrid. Als Verlierer des Trainerduells mit Carlo Ancelotti weiß er, dass er noch lernen muss
L'auto-accusa di Supertrainer 2014/04/30 • Pep Guardiola si assume la responsabilità per l'amaro 0-4 sconfitta al Real Madrid. Come perdente del duello con l'allenatore Carlo Ancelotti sa che deve ancora imparare.
DER SPIEGEL
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sulla sconfitta Bayern: "La più grande lezione della storia" La stampa internazionale ha salutato la performance del Real Madrid. Soprattutto allenatore Carlo Ancelotti è inondato con lode. I bavaresi, però, sono stati "tagliati a dimensioni normali", dopo la sconfitta in casa.
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