Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Quello che promette di positivo questa sfida è il fatto semplice semplice che un pareggio non servirebbe a nessuna delle due contendenti.
La Juventus appare inarrivabile ma gli altri posti alti della classifica sono a portata di piede.
Inizio veemente della gara con una Roma molto mobile in attacco ed anche ben sostenuta da un discreto pubblico.Inter che si difende non senza affanni puntando al contropiede.
Nella Roma c’è Totti assieme ad Osvaldo, Lamela e De Rossi mentre assente Milito al centro dell’attacco dei milanesi l’argentino Palacio con Guarin e Livaja agli esterni.
21’ gol della Roma su rigore.Il penalty concesso per fallo di Ranocchia su Bradley.Vi sono dubbi sulla decisione dell’arbitro, molti dubbi.Orsato forse si è fatto ingannare dal salto dell’americano che aveva anche colpito alla testa il difensore neroazzurro lanciatosi in una lunga scivolata.Comunque il rigore trasformato da Totti è stato tirato in maniera impeccabile ed imparabile.Totti è a soli 3 gol dalle 225 segnature di Nordhal mitico giocatore del Milan ed anche della Roma ( a fine carriera) degli anni 50.
Regisce l’Inter con Palacio, salva Castan.
La partita è assai godibile.
30’ ci prova dalla distanza e di sorpresa Osvaldo.Palla di poco alta.
31’ ci prova anche De Rossi con scarsa mira e fortuna
Le squadre si stanno allungando e si viaggia da una parte all’altra del campo mentre l’Inter comincia a fare incetta di angoli.Sappiamo che
la Roma di Zeman non ha nel suo dna una predisposizione giusta per difendersi ad oltranza.
Fortuna Roma al 36’ Palo dell’Inter. Tiro di Livaja che colpisce il palo alla destra di Goicoechea
37’ tiro di Osvaldo di pochissimo fuori. Gara vibrante.
Da un momento all’altro potrebbero esserci nuove segnature.
Un’uscita a vuoto del portiere romanista per poco non consente a Chivu di pareggiare,salvataggio sulla linea di Marquinhos.
Roma in confusione ed Inter che finisce il tempo costantemente in attacco.
Ed infatti il giusto pareggio arriva a 15’’ dal 46’ merito di una gran penetrazione di Guarin che di forza fa fuori tre difensori giallorossi arriva sul fondo campo ed effettua una retropassaggio teso facile preda di un Palacio lasciato solo a centro area.Gol imparabile e fine del tempo.Bella gara con
la Roma migliore dell’Inter per 20’ ma nettamente in soggezione nel finale.Potrebbe essere un bel secondo tempo.
Stessa musica pare anche nella ripresa.Velocità soprattutto.La Roma sfiora il vantaggio al 6’ con Osvaldo e Totti stoppati all’ultimo da un grande doppio intervento di Handanovic.
La potenza fisica di Juan Jesus e di Guarin stupisce davvero.L’Olimpico è tutto un canto e la partita è avvincente.
La Roma è imprecisa nel rilanciare l’azione soprattutto con Bradley i cui errori lasciano spazio a pericolose folate ora di Guarin ora di Palacio.
Si potrebbe anche dire che se
la Roma non passa in vantaggio tra breve potrebbe anche perderla questa gara…
Piano piano pare che gli ardori si spengano
Si arriva al 38 quando Handanovic salva l’Inter con un bell’interveto su tiro teso di Lamela.
E’ uscito Totti ,al suo posto Destro.mancano 5’ e
la Roma tenta il tutto per tutto.
Ma non ci sono più occasioni.Finisce 1-1 Giusto risultato per una gara molto bella.
Comunque giocano tutti per
la Juventus ….
C’è una buona opportunità per
la Juventus di staccare nuovamente in classifica
la Lazio che nel pomeriggio non è andata oltre un 2-2 a Palermo ed anche in prospettiva un Napoli che pur fortificato dai due punti restituitigli dalla Corte di Giustizia Federale ha pur sempre un duro confronto in quel di Firenze domani in assurdo orario pre pranzo.
Molte le assenze da una parte e dall’altra e giudicando i valori in campo che ne risentirà di più ?
E’ presumibile che una Udinese costretta a centellinare il suo uomo migliore –Di Natale- da anni in doppia cifra di marcatura ed anche a fare a meno per vari motivi,non ultima
la Coppa d’Africa di Badu,Benatia e Brkic possa risentirne maggiormente.
Anche a Conte ,però, mancano uomini di peso.Pirlo,Marchisio,Quagliarella,Asamoah.
Inizia forte
la Juventus che attacca con convinzione e continuità.Tiri di Lichsteiner,Giovinco e Vidal che al 13’ impegna severamente Padelli.
Udinese in confusione di idee e continuamente sotto pressione anche se Muriel si mette in luce con qualche personale sgroppata,ma senza Di Natale……
Mentre Guidolin fa cenni ai suoi di mantenere calma la situazione puntando ad addormentare la gara e magari nel secondo tempo tentare il colpaccio si annota una ingiusta ammonizione per Vidal ed un contropiede splendidamente condotta da Vucinic e Giaccherini il cui tiro è respinto con bravura da Padelli.
Il predomino bianconero Juventino è netto e si susseguono i calci d’angolo nei quali in mischia sempre si fa vedere il francese Pogba stasera in campo con una improbabile cresta giallognola.
Al 42’ visto che non ci riusciva in mischia lo stesso Pogba si inventa un tiro al volo di destro da almeno 35 metri che imparabilmente trafigge alla sua destra Padelli.
E’ il meritato vantaggio per
la Juventus.
Nella ripresa vedremo se Guidolin ricorrerà a Di Natale e se vedremo la vera Udinese finora troppo timida e giustamente sotto.
Ripresa
Conte lascia fuori Giovinco, entra Matri.
Nei primi minuti l’Udinese sembra più viva e con due volte va al tiro col colombiano Muriel che nell’occasione non è molto coordinato.
Piano piano riprende tono
la Juventus mentre il neo entrato Di Natale per ora non incide.
Al 19’ Vidal tarda troppo il tiro e quando lo scaglia la sfera colpisce petto e braccio di Heurtaux .Il difensore udinese aveva il braccio contro il petto e l’arbitro lascia correre.
Al 21’ altro gran gol del francese Pogba.Un destro forte e preciso dai 30 metri precisissimo si insacca a fil di palo di un sorpreso Padelli.
Finora sono Giaccherini e Pogba i migliori nella Juventus che ormai ha la gara in mano.
Ed infatti al 26’ c’è gloria anche per il montenegrino Vucinic la cui girata in piena area di rigore beffa un incerto,per l’occasione,Padelli
Il 3-0 è pesante per l’Udinese ma assolutamente legittimo per
la Juventus.
Si fa vedere finalmente Di Natale con un tiro fuori di poco
Al 34’ c’è gloria anche per Matri lanciato a rete da Vucinic.
L’Udinese pare aver mollato e quanto meno non è in grado di reggere la costanza di rendimento in avanti della Juventus il cui centrocampo sovrasta nettamente quello dei friulani.
4-0 è una disfatta per Guidolin ed i suoi.
La gara ha dimostrato una netta differenza di valori in campo.Una Juventus finora senza vittorie nel 2013 schianta quindi l’Udinese che stasera proprio non poteva fare di più.
Di Admin (del 18/01/2013 @ 14:59:48, in AMBIENTE, linkato 1765 volte)
PISA : Il falco pescatore nel Lago di Massaciuccoli: un progetto del Parco mira a promuoverne la nidificazione.
Foto di Laura Bonanno
L’Ente Parco regionale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli avvierà nelle prossime settimane un progetto per favorire la nidificazione del falco pescatore (Pandion haliaetus), che sempre più a lungo permane nell’area del Lago di Massaciuccoli: a comunicare la notizia ai membri del Consiglio direttivo dell’organismo di gestione dell’area protetta, che garantirà la copertura finanziaria delle attività, è stato Antonio Perfetti, responsabile dell’ufficio conservazione. L’animale, protetto dalla Direttiva uccelli dell’Unione Europea, ha sofferto nel corso degli ultimi due secoli di una forte rarefazione dovuta soprattutto alla persecuzione diretta da parte dell’uomo in passato, e all’inquinamento delle acque successivamente: il suo ruolo di vertice nella catena alimentare lo porta infatti ad essere sensibile all’accumulo di inquinanti, che incidono tra l’altro sulla sua fertilità. Anche la progressiva semplificazione del paesaggio – ad esempio la scomparsa dei grandi alberi, utili per la nidificazione della specie – ha avuto un certo peso nel declino ultimo della popolazione. Da qualche anno, tuttavia, il falco pescatore è stato nuovamente reintrodotto nel Parco regionale della Maremma, che collabora in tale ambito proprio con il Parco di San Rossore e con il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano, con la costruzione di piattaforme sopraelevate in punti strategici del territorio, concreto ausilio a supporto di tale animale. Proprio in Maremma, infatti, per molti anni è stato sviluppato un importante progetto che ha previsto, oltre al posizionamento di tali strutture, l’installazione di grosse voliere, il prelievo di esemplari dalla Corsica – l’unica regione dove il falco pescatore ha iniziato a riprodursi con successo – e la loro successiva liberazione in natura: nel 2011 tali intensi sforzi hanno portato una coppia di falco pescatore a nidificare nuovamente, dopo oltre quarant’anni, sul suolo italiano, vicino alla foce del fiume Ombrone, in un’area palustre. Gli esperti del Parco di San Rossore, su segnalazione dei gruppi locali dediti alle attività di bird-watching, stanno monitorando da qualche tempo gli individui nelle zone umide del Parco tra San Rossore e Massaciuccoli; di recente il personale dell’Ente Parco, con i tecnici dell’area protetta della Maremma, i naturalisti della LIPU e Giampiero Sammuri – Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e già Presidente del Parco della Maremma – ha verificato la possibilità di garantire condizioni più favorevoli per la riproduzione del falco pescatore, effettuando alcuni primi interventi, poco dispendiosi dal punto di vista economico. Tra le operazioni più significative che dovrebbero essere concluse già quest’anno è appunto prevista la realizzazione di alcune piattaforme sopraelevate: il progetto dell’Ente Parco, oltre a fornire concrete possibilità in più alla nidificazione della coppia di falco pescatore già tenuta sotto controllo dagli esperti, potrebbe anche contribuire a valorizzare, sotto il profilo naturalistico, il Lago di Massaciuccoli, oltre a rappresentare un valido veicolo di divulgazione ambientale e di contatto con il mondo venatorio più sensibile al tema.
fonte : ufficio stampa Ente Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli.
Giocoforza che la Coppa Italia arrivata alle porte delle semifinali si riabiliti se non altro come emozioni in campo ( bella l’ultima mezz’ora di Inter-Bologna ) se non come partecipazione del pubblico sugli spalti.
Archiviata la soffertissima vittoria dell’Inter sul Bologna ( assolutamente immeritata sul piano del gioco , ma sulla qualità del gioco interista è inutile discettare-non c’è mai stata-) ci si appresta a seguire l’ultimo quarto di finale tra Fiorentina e Roma.
Potrebbe e dovrebbe essere interessante.Sono due squadre capaci di tutto-soprattutto la Roma- con i viola molto motivati dopo due sconfitte consecutive in campionato non del tutto meritate.
Pizarro risulta insostituibile nel centrocampo toscano,mentre la Roma si presenta al Franchi ( ma la gara doveva essere giocata a Roma…) in emergenza formazione.Fuori causa Totti.Osvaldo e Lamela oltre al portiere Stekelenburg.
Montella dà molta importanza allo scontro che,se superato, potrebbe consegnare alla Fiorentina un passaggio per l’Europa League.
Solo decente il primo tempo di questa ultima semifinale di Coppa Italia tra Fiorentina e Roma.
Romani migliori per circa 20’ e pericolosi a ripetizione don De Rossi e con una doppia occasione consecutiva di Florenzi e Pjanic e respinta del portiere Neto.
In questa prima fase
la Fiorentina che viene lo ricordiamo da due insuccessi consecutivi in campionato contro Pescara ed Udinese ,pare giocare in contropiede.
La gara è anche molto veloce a centrocampo con scambi ( spesso imprecisi) ripetuti e ravvicinati.
Il momento migliore della Roma termina tra il 29’ ed il 34’ quando una azione personale di Destro che va via a tre avversari per pochissimo non finisce in gol.Il tiro termina di un ulla alla destra del portiere viola.
Al 32’ ed al 34’ con due colpi di testa fuori di poco il primo di Piris ,il secondo di Marquinhos termina la spinta giallorossa.
Montella chiede ai suoi avanti ( Toni e Jovetic ) di disturbare l’impostazione difensiva in rilanci di azione dei giallorossi e
la Fiorentina verso il finale di tempo prende quota.
Nulla di trascendentale,però al 40’ su calcio di punizione per i viola (causa fallo su Jovetic) Aquilani ha la migliore occasione della gara.Il suo tiro viene deviato dalla traversa !
Si va al riposo su un giusto 0-0
Roma più brillante ma arruffona,Fiorentina non in un gran momento ma potenzialmente con più frecce in avanti.
Al 4’
la Roma si mangia un gol già fatto con Florenzi che poteva battere a rete indisturbato dopo una bella discesa di Destro causata da errato disimpegno della difesa viola.(Tomivic)All’ultimo tuffo Neto in un modo o nell’altro respinge.Che occasione! Occhio Roma! Chi troppo sbaglia…
La Roma triangola meglio ed anche dà più profondità all’azione.
18’ l’americano Bradley riesce a far infuriare ( si fa per dire…) Zeman non passando la sfera ai compagni ( erano ben 3 ) in una azione di contropiede che poteva essere finalizzata a rete.
Al 34’ gol annullato alla Roma.Fuorigioco millimetrico di De Rossi la cui incornata su calcio di punizione era finita dentro.Nessuna protesta.
Al 35’ clamoroso errore di Destro che di sinistro (?!!) sparacchia alla meno peggio un pallone che chiedeva solo di essere messo nel sacco.
Roma che spreca,spreca e rispreca.Per
la Fiorentina si avvicina la prima legge del calcio ? Chi sbaglia paga ? Vedremo. Le squadre sono stanche. Gli errori si moltiplicano.
Si vive sui nervi e la partita è anche piacevole.
84’ colpo di testa di Savic in attacco che viene smorzato dal compagno Rodriguez proprio davanti a Goicoechea.
Roma un po’ sulle gambe in questo finale.
92’ Valero per
la Fiorentina colpisce l’incrocio dei pali !
92’40’’ Destro,ancora lui,spreca il gol qualificazione !!
Si va a supplementari.
La Roma ha sprecato l’impossibile da sprecare e mi meraviglio che non abbia perso per la prima regola del calcio che dice: chi sbaglia paga.
In effetti
la Fiorentina non è stata fortunata nelle due occasioni avute : la traversa di Aquilani e l’incrocio dei pali di Valero.Comunque i viola non sono più quelli di inizio stagione.
Primo tempo supplementare:
All’8’ bella azione in velocità della Roma finalizzata in rete da Destro.Roma in vantaggio. Merito in gran parte di un passaggio smarcante in area viola da parte di Bradley che liberava al cross vincente Pjanic .Per Destro un gol pesante dopo errori altrettanto pesanti.
11’ ancora una pericolosa punizione di Aquilani deviata in angolo.
13’ clamoroso palo di Cuadrado il cui tiro al volo al limite dell’area giallorossa ( dopo leggerezza difensiva ) finisce in pieno sul palo e ritorna in campo. I viola tentano il tutto per tutto.I viola sono al terzo legno della serata
Secondo tempo supplementare:
al 6’ ancora Destro non al meglio fisicamente ( è stato toccato da Rodriguez) non riesce con un pallonetto a superare neto.Leggerezza.Destro è bravo ma sbaglia quasi quanto Robinho!!
al 12’ Taddei espulso per fallo su Valero
al 16’ doppia espulsione a carico di Cuadrado e di Dodò. La gara non è più una gara ma caccia all’uomo.Meglio sorvolare.
Vince
la Roma
e va in semifinale.
Brutto momento per
la Fiorentina
alla terza sconfitta consecutiva tra campionato e Coppa.
Ecco le squadre semifinaliste di Coppa Italia 2013
Juventus
Lazio
Inter
Roma
Di Admin (del 16/01/2013 @ 13:09:26, in AMBIENTE, linkato 1603 volte)
PISA :
Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli . Lotta al Matsucoccus nel Parco, il Consiglio approva la strategia per il 2013.
Il Consiglio direttivo del Parco ha approvato le linee guida per il 2013 per continuare a contrastare l’infestazione della cocciniglia corticicola del pino marittimo (più conosciuto col suo nome scientifico, Matsucoccus feytaudi), che da alcuni anni ha invaso, come in altri luoghi del territorio italiano e toscano, l’area protetta. Contro il parassita letale, che attacca solo il pino marittimo e il cui avanzamento è stato rallentato dall’Ente Parco nel corso degli ultimi anni per permettere la messa a dimora di piante autoctone, sono previsti nuovi interventi per cercare di guadagnare ulteriore tempo.
nella foto: trappole per la lotta al matsucoccus
A San Rossore, oltre ai tagli di bonifica fitosanitaria già programmati e sinora sempre eseguiti con puntualità, saranno effettuati nuovi interventi, obbligatori per legge per gli esemplari di pino marittimo colpiti dal Matsucoccus, sulla base dei rilievi visivi della piante sintomatiche effettuati dal personale del Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia (CRA-ABP, o ex Istituto di Zoologia Agraria di Firenze), convenzionato con l’Ente Parco per la gestione dell’emergenza. I maggiori introiti derivanti dalla vendita del legname saranno reimpiegati per intensificare opere di ricostituzione del bosco e per eseguire necessari monitoraggi di tipo naturalistico sull’impatto degli interventi. Al tempo stesso, anche per il 2013 proseguirà la lotta biotecnica a San Rossore e nelle altre aree del Parco verso le quali il Matsucoccus si sta orientando, ossia le pinete della zona più settentrionale, cercando peroÌ di modificare la strategia per tentare di aumentarne l’efficacia: oltre alla cattura diretta degli insetti, si proverà infatti ad allontanarli dalla pineta di marittimo attirandoli verso la fascia interna, ossia nella pineta di pino domestico, immune all’attacco dell’insetto. Gli interventi previsti sono necessari alla conservazione degli altri ambienti naturali del Parco e delle specie ad esso connesse: la ricostituzione di una fascia di protezione intende proteggere dagli effetti dell’aerosol marino la retrostante pineta di pino domestico, habitat prioritario non direttamente attaccabile dal Matsucoccus ma dagli insetti “generalisti”, che approfitterebbero anche dei pini marittimi per portarsi su alberi di specie diverse. Un po’ di storia sulla presenza del Matsucoccus feytaudi nel Parco La pineta di pino marittimo occupa nel Parco la prima porzione di litorale retrostante le dune consolidate; fu piantata in epoca storica, oltre due secoli fa, con il preciso scopo di proteggere i boschi retrostanti dai venti marini, importante ostacolo alla libera penetrazione degli aerosol marini che recano danno alle chiome sia dei pini domestici che delle latifoglie, più diffusi nella fascia immediatamente interna. Nelle pinete di Tombolo, appartenenti al Comune di Pisa e ricadenti sotto il vincolo ambientale del Parco, l’insetto fu trovato per la prima volta nel 2004 in una trappola posizionata dalla Regione Toscana nell’ambito del monitoraggio estensivo delle foreste, mentre subito dopo il Parco ha intensificato il monitoraggio ed iniziato, con il coordinamento scientifico del CRA-ABP, una campagna intensiva di cattura degli insetti. Catture così massicce hanno certamente tamponato l’attacco, che sarebbe stato altrimenti molto più esteso e rapido; ciononostante nelle pinete di Calambrone, dove l’insetto era presente già da tempo (la progressione dell’infestazione è da sud verso nord), molti pini si sono seccati assumendo il caratteristico colore rossastro e nel 2008 si è reso necessario procedere al loro taglio, anche perché due Decreti del 1996, uno nazionale ed uno regionale – il Decreto del Ministro delle risorse agricole, alimentari e forestali del 22.11.1996 “Lotta obbligatoria contro l’insetto fitomizio Matsucoccus feytaudi (Ducasse)” e il Decreto del Direttore generale dell’ARPAT n. 376 del 25/09/2007 “Prescrizioni applicative del DM 22/11/199” – obbligano qualunque proprietario boschivo ad intervenire celermente per il taglio delle piante di pino marittimo attaccate dal Matsucoccus, oltre a regolare il corretto allontanamento del legname. Le pinete secche infatti sono estremamente infiammabili; tagliando i pini secchi si favorisce inoltre la lecceta sottostante e quindi la ricostituzione della macchia tipica della costa mediterranea, ma gruppi di pino marittimo sani rimarranno comunque in piedi. Cosa è stato fatto finora a San Rossore? Nella Tenuta di San Rossore, diversamente da quanto avvenuto per l’area più meridionale dell’area protetta – per la quale, a causa del gran numero di questi insetti già presenti, il collasso della pineta è stato inesorabilmente rapido, vista l’impossibilità di programmare una strategia in grado di rallentare l’azione del parassita – l’Ente Parco eÌ sin da subito intervenuto contemporaneamente sui due ambiti già citati, col costante e prezioso supporto dagli esperti del Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia (CRA-ABP): sul fronte biotecnico ha avviato fin dal 2006 la cattura diretta degli insetti con trappole a ferormone (in tutta l’area protetta sono state posizionate oltre 3400 trappole), mentre su quello selvicolturale ha provveduto a tagliare i pini e successivamente rimboschito con leccio. In totale, sono già stati tagliati e rimboschiti circa 50 ettari di pineta, con un “investimento” di oltre 60.000 piantine di leccio già messe a dimora, adeguatamente protette dal morso dei daini. L’intervento biotecnico realizzato dal Parco per rallentare la devastante invasione biologica del Matsucoccus è stato effettuato senza l’utilizzo di un solo grammo di insetticidi o qualsivoglia sostanza nociva per l’ambiente, e rappresenta il più importante intervento di difesa fitosanitaria attuato nel nostro Paese in ambienti mediterranei inclusi in aree protette. Il comunicato stampa integrale, con una ulteriore scheda scientifica dedicata al Matsucoccus feytaudi, è disponibile anche in allegato o al link:
http://www.parcosanrossore.org/ente-parco/ufficio-stampa/comunicati-stampa/lotta-al-matsucoccus-nel-parco-il-consiglio-approva-la-strategia-per-il-2013
Signori milanisti convenite o no che non si può passare in sei mesi da Ibrahimovic e compagnia bella ad un attacco formato da El Shaarawy,Bojan,Niang? Bello:60 anni in tre.Giusto,ma per il Torneo Carnevale di Viareggio,però.
Non per una Società che punta al terzo posto ??!!
Si può capire la voglia di rinnovamento e la linea giovani per tornare grandi ma una squadra di blasone internazionale come il Milan ( la più titolata al mondo con il Boca Juniors ) non può passare dalle vette più alte a delle colline ancora in formazione.
Non è ammissibile anche tenendo conto dello sforzo fatto nella gara di Coppa Italia con la Juventus finita ai supplementari.
Una fresca,veloce e aggressiva Sampdoria nei primi 20 ‘ ha messo alla frusta il Milan questa volta salvato dal suo maturo guardiano di porta Abbiati bravo a respingere tiri dalla distanza di De Silvestri,Poli ed Estigarribia. In quest’ultima occasione l’azione derivante da un calcio di punizione quasi dal limite era stata permessa dopo una insulso e ripetitivo scambio in orizzontale a centrocampo e palla persa.Il motivo per cui il Milan cerchi sempre di fraseggiare in questa maniera non si comprende bene.Ordini di scuderia? Pochezza di idee? Scarsità di classe? Io propendo per quest’ultimo motivo…Quel Constant, quel Constant…
Il Milan deve cercare di mantenersi in grado di poter risalire la graduatoria ed ha bisogno di vincere.La giornata ha visto le sconfitte di Roma e Fiorentina e l’occasione è ghiotta per rifarsi sotto ma la squadra almeno nei primi 45’ anche dopo la fine della sfuriata doriana non è sembrata in grado di pungere.
Un’ottima iniziativa nel finale di Bojan che aveva alla sua sinistra due compagni è stata sprecata in un modo scellerato con un tiro alto di rara bruttezza.
Vedremo nella ripresa se Allegri oserà metter dentro un Robinho completamente fuori forma sia mentale ( era sicura di tornare in Brasile ) che fisica essendosi allenato poco o nulla dopo il suo rientro dal Brasile.
La Sampdoria di Delio Rossi ha velocità e combatte su ogni pallone anche se stasera i due gioielli Eder e Icardi almeno nel primo tempo si sono visti poco.
La ripresa si apre con una bella iniziativa di Niang deviata in angolo da Romero.
Poi una bella fiammata da una parte e dall’altra.Inizia il Milan che va vicinissimo al vantaggio con una discesa di Bojan traversone in area e su tiro in scivolata di El Shaarawy salvataggio proprio sulla linea di Romero.Subito dopo doppia occasione per la Samp prima con Estigarribia che esalta ancora Abbiati,poi con una iniziativa di Icardi il cui tiro esce di pochissimo
.La gara va a spengersi piano piano nonostante l’ingresso di Robinho al posto di El Shaarawy apparso in netto calo di condizione.Se non segna lui…il Milan soffre.
Come dimostrano gli ultimi 10 minuti con costanza offensiva rossonera senza frutto. In definitiva gara modesta e Milan nei limiti attuali che difficilmente lo potranno portare al di sopra di un modesto sesto-settimo posto finale.Insomma ci vuol altro.
Domenica 13 gennaio 2013 – Lega Pro, Prima Divisione, 17agiornata
Pisa – Andria 1-0
da Pisa Michele Bufalino
Pisa: Sepe, Sbraga, Pedrelli (34’ Colombini), Fondi, Carini, Sabato, Buscè (16’ Rizzo), Gatto (34’s.t.Barberis), Perez, Favasuli, Tulli. All. Pane.
Andria: Rossi, Tartaglia, Contessa, Larosa, Migliaccio,Zaffagnini, D’Errico (10’s.t. Loiodice), Giorgino,Maccan, Innocenti, Taormina. All. Cosco Gol: 25’s.t. Favasuli (rig.) Arbitro: Alessandro Caso di Verona Ammoniti: Pedrelli, Fondi, Maccan, Migliaccio Espulso Contessa per doppia ammonizione Note: 2802 spettatori di cui 1070 paganti . Minuti di recupero: 3’ p.t. / 3’ s.t.
PISA – Un Pisa che ha raccolto solo 2 punti in 5 partite e che ha lasciato per strada la testa della classifica, rischiando di uscire dalla zona playoff, affronta l’Andria con la voglia di ripartire e ritrovare la testa per essere di nuovo competitivo e tentare nuovamente l’assalto alle zone che contano.
PRIMO TEMPO – Uno dei primi tempi più noiosi e brutti della stagione si conclude solo con un paio di azioni da gol vere e proprie. La gara è condizionata dal maltempo, che rende pesante e scivoloso il campo. Le uniche occasioni degne di note sono quella di Tulli, al 2’, con un tiro abbastanza telefonato fuori misura, e quella di Pedrelli,all’8’ con una conclusione pericolosa, poi deviata in angolo dopo la parata di Rossi. Il Pisa è in apprensione soprattutto per Buscè, uscito fuori al 14’ per una botta al malleolo. Da lì in poi la gara si è incattivita e si è giocata soprattutto a centrocampo, davvero con pochi argomenti da una parte e dall’altra, e con due ammoniti per l’Andria: Migliaccio e Contessa.
SECONDO TEMPO – Cambia musica nella ripresa, con i nerazzurri subito all’attacco grazie a un’azione personale di Tulli, che dopo 15’’ va al tiro calciando alto. Il Pisa preme grazie a una serie di conclusioni di Fondi, Tulli e Favasuli, tutte fuori dello specchio della porta tra l’11’ e il 22’. La gara cambia grazie a un fallo in area di rigore da parte di Contessa, che, già ammonito, viene espulso. L’arbitro comanda la massima punizione e Favasuli trasforma il suo settimo rigore stagionale su sette calciati, portando a 8 il computo delle sue reti segnate. Da questo momento in poi l’Andria, che aveva fatto di tutto per rallentare il gioco del Pisa, cerca di trovare il pareggio senza fortuna, e grazie ai cambi di Pane, che fa entrare Colombini e Barberis, i nerazzurri portano a casa la partita. Il Pisa potrebbe anche raddoppiare in due occasioni con Perez al termine della gara, ma va bene così. Dopo 2 punti in 5 partite il Pisa esce dalla crisi come va di moda in questo periodo: di rigore.
Articolo di Michele Bufalino per VideoNewsTV
Perché ci occupiamo solo ora della Coppa Italia? Semplice. Perché
la Coppa Italia non è una cosa seria almeno fin quando non si arriva alle semifinali.
La Coppa Italia nonostante il gran spiegamento di dirette da parte della rai interessa pochissimo in primis le stesse Società che la vedono solo come una scocciatura ed anche agli spettatori che preferiscono starsene a casa.
Ovvio che quando il calendario sia pure ai quarti di finale propone un classico come Juventus-Milan sia doveroso occuparcene.
Un primo tempo discreto quello tra Juventus e Milan di fronte a spalti,questa volta,gremiti. Molte assenze e turn-over più o meno obbligato. Juventus con Marchisio ( infortunato ) Buffon,Pogba , Pirlo e De Ceglie in panchina.. Nel Milan fuori Constant ed Abbiati con tridente in avanti ( Emanuelson.El Shaarawy,Pazzini )
Molto veloce l’avvio con Milan spigliato e pericoloso al tiro dalla distanza con Ambrosini che costringe all’angolo Storari.
Al 6° Milan in vantaggio grazie ad un bel gol di precisione di El Shaharwy a seguito di profonda fuga di Boateng e retropassaggio arretrato con velo di Pazzini per l’accorrente “faraone”.
Al primo affondo bianconero al solito la difesa milanista per poco non si fa beffare da Matri pericoloso di testa.Il Milan sembra soffrire la velocità delle ripartenze bianconere soprattutto da parte di Giaccherini e di Giovinco.Meglio i rossoneri in fase propositiva anche se approntano l’azione con troppi passaggi laterali rallentadola.
I rossoneri subiscono il pari al 12’ quando la “formica atomica” Giovinco batte imparabilmente Amelia su calcio di punizione dal limite assegnato per fallo di Acerbi non chiarissimo. Molto evidente al solito i difetti di posizionamento della barriera e l’impreparazione del portiere nella circostanza.
Dopo il 25° la gara diventa equilibrata e più lenta,quindi meno bella.
Come già detto Juventus più pericolosa quando si propone in velocità e Milan con un Pazzini in avanti pressochè nullo che non riesce più a pungere.
Al 6 della ripresa ancora Giovinco ha una buona possibilità .Il Milan è calato e
la Juventus è più costante in avanti anche se farraginosa.
Al 19mo un grave pericolo per il Milan.Semplicemente esce Giovinco ed entra in campo Vucinic che storicamente è abituato a mazziare i rossoneri.Lo faceva nella Roma e lo ha già fatto nella Juventus.
La Juventus spinge molto ed entra anche Pirlo.Nel Milan in questo secondo tempo calato assai è ottima la prova del giovane De Sciglio che si propone anche in attacco ma la manovra complessiva è incerta lenta ed involuta.
Allegri perseguendo nella linea societaria rivolta ai giovani fa entrare nel finale anche Bojan e Njang cui capita una buona occasione proprio nel finale.
Permanendo l’1-1 si va ai supplementari così come lo scorso anno.
Al 5° del primo tempo supplementare ecco il vantaggio bianconero.E chi segna il gool del 2-1 ? Ovvio, la bestia nera del Milan il Montenegrino Vucinic ed in contropiede! Conferma che il Milan soffre la velocità delle ripartenze bianconere.Rapidissimo capovolgimento di fronte con pallone da Giaccherini a Vucinic e gol..
Il Milan nonostante sia stato autore di una buona gara perde perché inferiore nella velocità di esecuzione ed anche per una certa qual mancanza di idee in fase offensiva.
Niente di trascendentale
la Juventus che non attraversa certo un gran momento ma quel pizzico di cattiveria agonistica in più l’ha mostrata.
Generoso il forcing del Milan ed al 110’ proprio sui piedi di Njang c’è una grossa chanche,ma il tiro del giovane rossonero è debole debole.
Al 112’ un miracolo di riflessi da parte di Amelia evita il terzo gol deviando di piede un tiro di Isla.
Al 118° infine un tiro a botta sicura di Traoré viene deviato d’istinto da Storari.E’ l’ultima occasione per il Milan di andare ai rigori.
Finisce quindi allo Juventus Stadium con la vittoria della Juventus per 2-1 questa sfida di quarti di finale di Coppa Italia.Saranno Juventus e Lazio ad affondarsi in una delle due semifinali.
Giusta la vittoria della Juventus? Qualcosina in più i bianconeri l’hanno fatta.Sono stati più pericolosi in avanti.Non si possono confrontare le esperienze in campo di Vucinic con quelle di Njang o di Bojan….tutto qui.
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Di Admin (del 07/01/2013 @ 22:37:23, in calcio, linkato 1207 volte)
da: Mirrorfootball.co.uk
Cerimonia a Zurigo:
certamente non nel suo migliore anno ( come trofei conquistati ) Lionel Messi ha vinto il suo consecutivo 4° PALLONE D’ORO entrando così nella leggenda del calcio.
Inutile stare a discutere se si tratti o meno del miglior giocatore da sempre nel mondo.
Quando si parla di grandissimi vi sono opinioni personali che prevalgono.
Ho personalmente visto giocare sia dal vivo che in tv diversi grandissimi giocatori: Pelè,Sivori,Rivera,Beckenbauer,Gerd Muller,Bobby Charlton,Eusebio,Di Stefano,Ronaldo, Cruijff,Van Basten, Maradona,Platini,Messi,Cristiano Ronaldo…La mia opinione non cambia.Il più grande e completo è stato Alfredo Di Stefano del Real Madrid.
Certo è che a 25 anni per Messi avere già in bacheca 4 palloni d’oro è straordinario soprattutto considerando la possibile durata della sua carriera.
Personalmente avrei preferito una vittoria di Iniesta il formidabile centrocampista del Barcellona e della Nazionale Spagnola Campione del Mondo e d’Europa ma lo sappiamo i votanti preferiscono i goleador e di fronte ai numeri stratosferici di Messi arrivato nel 2012 a 91 reti segnate nella stagione c’è poco da fare
.Sono numeri che stupiscono soprattutto i votanti dei paesi più sperduti nel mondo.Nella giuria infatti vi sono 208 giornalisti e 208 tra allenatori e capitani delle squadre nazionali di calcio.
Comunque nulla da dire il pallone d’oro è in eccellenti mani.
Diciamo che a Messi manca un’unica vittoria.Quella della sua Nazionale Argentina di cui è il capitano nel campionato del Mondo.Sarà quella del 2014 l’occasione giusta per far piombare nel dramma ( così come accadde nel lontano 1950 ) un popolo intero,quello Brasiliano ?
CADE LO JUVENTUS STADIUM !
Che cosa ha detto di importante dal punto di vista calcistico ( Serie A ) la giornata dell’Epifania,che tutte le feste porta via? Anzitutto ha portato via l’imbattibilità ( già per il 2013 ) dello Juventus Stadium anche se credo si tratti di un vero e proprio scocciante ( per gli Juventini ) episodio.
La Sampdoria è già stata corsara anche in casa del Milan ad inizio campionato e lo è stata (con guida tecnica cambiata Rossi al posto di Ferrara) anche quest’oggi a Torino e giocando addirittura buona parte della gara in inferiorità numerica.Una doppietta dell’argentino Mauro Icardi 20 anni,ha dato ai blucherchiati tre punti pesanti.
Guida del campionato ben salda a fine girone di andata per la Juventus appena avvicinata da una Lazio che ha fatto dell’Olimpico il suo fortino raccogli punti.Potrà una Lazio che ha in Mauri un ispiratore non sempre continuo ed in Klose il suo finalizzatore un po’ attempato ma sempre validissimo lottare per lo scudetto fino alla fine ? Non lo crediamo,francamente.
Ed il resto della compagnia? In caduta libera appare l’Inter sconfitta duramente ad Udine.Dopo la vittoria in casa Juventus la squadra di Stramaccioni ha perso colpi su colpi.Ed a Udine è caduta sotto i colpi del solito indistruttibile Di Natale ( due reti e media altissima in proporzione alle gare giocate) abile più di Palacio nel finalizzare i contropiede.
L’Inter non ha centrocampo, preferisce saltarlo a piè pari e nonostante le buone prove di Cassano è destinata prima o poi ad essere trafitta in assenza di una altissima e difficile finalizzazione in gol dei contropiede portati.
Ha destato nella giornata scalpore anche la sconfitta interna della Fiorentina di fronte ad un Pescara che con questi 3 punti d’oro concretizza speranze di salvezza.I viola sono capitati in una di quella giornate ove nonostante le molte occasioni la palla non ne vuol sapere di entrare in rete.Capita.Una dura battuta d’arresto nella settimana in cui tra i tifosi era aumentata l’euforia avendo la Società definito l’acquisto di Giuseppe Rossi il talento ex Villareal fermo da tempo per un doppio infortunio al ginocchio destro da cui ( hanno detto i medici ) dovrebbe essere guarito.Un azzardo spedere cifre importanti su un giocatore così pesentemente infortunato? Può darsi.Vedremo tra un mesetto o due se Montella avrà trovato il suo finalizzatore.
La gara tra Napoli e Roma ha confermato la bravura di Cavani ( 3 gol per lui e 91 complessivi con la maglia del Napoli ) e la conferma della inconsistenza difensiva della squadra di Zeman.
Si può dare spettacolo e giocare offensivi ma se se beccano due-tre gol a gara non si può andare da nessuna parte.Il Napoli ha il suo Matador ( ed un portiere acrobata e fortunello ) e può aspirare ai primi posti della classifica nonostante i due punti di penalizzazione.
E dulcis in fundo veniamo al Milan che è alla ricerca,come dice Allegri, di un filotto di risultati per arrivare al massimo obiettivo possibile,anche a detta di Berlusconi,il terzo posto.Sofferta la vittoria contro il Siena e francamente quei 5 minuti finali con i toscani( ultimi in classifica )che spingevano a pieno organico alla ricerca del pari,fanno riflettere
.In difesa la squadra soffre molto,subisce sempre gol evitabili e ha una manovra prevedibile.Partito Pato è rimasto ( purtroppo ) Robinho ( figurarsi come sarà contento ed è pure fuori forma..) ed anche Boateng esprime propositi di lasciare l’Italia dopo gli squallidi buuuu di Busto Arsizio.
Insomma non ci sono le condizioni ideali per una rimonta d’altri tempi e tra breve la Juventus in Coppa Italia ed addirittura il Barcellona in Champions.Il lignaggio della Società dovrebbe far pensare che tutto quanto di buono si ha in corpo lo si esprime di fronte ai grandi ed in effetti il Milan da sempre così si è comportato.C’è da augurarsi che prosegua altrimenti la stagione sarebbe tutta da buttare.In attesa del via al progetto giovani.
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