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Clicca per leggere:LA LAZIO SBANCA FIRENZE E SI CONFERMA LA BESTIA NERA DEI VIOLA CHE FALLISCONO L'ENNESIMO ESAME DA GRANDE
Di Admin (del 09/01/2016 @ 23:16:16, in Calcio Serie A, linkato 743 volte)
  
                                                             



FIORENTINA    LAZIO     1-3


 FIORENTINA:
Tatarusanu Alonso Astori Rodriguez Roncaglia Valero Fernandez Vecino Badelj Balszcykowski Kalinic All.tore: Sousa

 LAZIO:
Berisha Konko Mauricio Radu Hoedt Parolo Milinkovic-Savic Candreva Biglia Keita Djaordjevic All.tore: Pioli

Arbitro: Rizzoli

Keita (L) al 46' del 1° tempo MILINKOVIC-SAVIC (L) al 47' del 2° tempo RONCAGLIA (F) al 48' del 2° tempo ANDERSON (L) al 51' del 2° tempo

Ci deve pur essere un motivo se la Lazio fa sempre fuori la Fiorentina....questo è quello che è successo negli ultimi due campionati ed anche oggi nell'ultima giornata del girone di andata.


La Lazio ha vinto con chiarezza e merito a Firenze per 3-1.
 La Lazio aveva vinto a Firenze anche nel campionato 2013/2014 per 1-0 e nel campionato scorso per 2-0.
Si tratta quindi della terza vittoria consecutiva a Firenze dei laziali capaci anche all'Olimpico di uno 0-0 due anni fa e di un sonoro 4-0 lo scorso anno. Quindi il gol della Fiorentina di oggi,quello del momentaneo 1-2 di Roncaglia ( frutto di una papera del portiere Berisha) è stato l'unico segnato ai biancocelesti di fronte ai 10 subiti !
Veramente una bestia nera la Lazio per la Fiorentina.



D'altra parte ci si deve stupire della classifica modesta della squadra di Pioli che è contestata quando gioca all'Olimpico perchè la Lazio ha indubbiamente molti elementi di classe in organico ed attua un tipo di gioco che mette in difficoltà squadre come la Fiorentina di Montella e quella di Sousa soprattutto se giocano a bassi ritmi.

 Molti giocatori anche oggi dietro la linea della palla,difesa un pochino confusionaria ma ogni volta che c'èra l'intenzione di attaccare per i viola erano guai.
Inguardabile Matri nel finale quando di fronte a Tatarusanu lo graziava con un tiretto da principiante ma gli sforzi dei viola di arrivare al pareggio lasciavano giocoforza molto spazio al contropiede manovrato di Pioli.
Ed avendo in quella mansione giocatori del calibro di Parolo,Candreva ed Anderson era più facile che il divario i termini di gol aumentasse invece che diminuire.E così è stato.

La Fiorentina è questa.Se scende il ritmo nel palleggio e se c'è poca profondità anche Kalinic non può rendersi utile.Insomma i timori della coperta corta soprattutto con gare ravvicinate si stanno avverando appieno.



La viola termina il girone di andata a quota 38 punti in 19 gare.Però già con 5 sconfitte sul groppone che sono tante per chi ambisce allo scudetto e sarà quindi necessario intervenire sul mercato.

Nella Lazio ha fatto una grande gara quel Milinkovic-Savic che doveva vestire la maglia viola in estate e che stasera ha sbagliato un gol facile,ne ha segnato uno decisivo ed ha così risposto polemicamente ai fischi che gli sono piovuti dalle gradinate del Franchi.

 Per la Lazio un importante vittoria nel giorno del 116° anniversario dalla sua fondazione.

 Per i viola è stato Rossi entrato nel finale a risultare uno dei più pericolosi.Berisha si è opposto brillantemente ad una sua conclusione qualche secondo dopo il suo ingresso in campo.

 I viola hanno perduto le gare contro le torinesi e contro le romane ed anche a Napoli.Tra le grandi hanno battuto l'Inter a San Siro per 4-1, poi un mezzo passo falso in casa un 2-2 contro l'ottimo Empoli ed un pari contro l'ottimo Sassuolo.Tutte le altre sono state vinte.

Non a caso contro squadre che giocano un calcio innovativo Empoli, Sassuolo e Napoli sono arrivati solo 2 punti su 9 a disposizione e le sconfitte contro le romane fanno parte anche di una tradizione sfavorevole ai viola da alcuni anni oltre che al valore di alcuni elementi in rosa a Roma e Lazio come visto.

Infine la sconfitta a Torino contro la Juventus in rimonta poteva anche essere messa in conto.

 Nulla di irreparabile la sconfitta di oggi contro la Lazio ma è un ulteriore ben preciso segnale per la dirigenza.
La squadra ha perso brillantezza.